Molto brevemente, Yucca Mountain è una zona del deserto del Nevada - si trova a circa 160 km da Las Vegas (la vedete qui sopra) - che una ventina d'anni fa è stata scelta dal Congresso americano come sito di stoccaggio e immagazzinamento di buona parte delle scorie nucleari generate dalle centrali USA. Si tratta sostanzialmente di una serie di cunicoli sotterranei sigillati che avrebbero dovuto rappresentare la destinazione finale di circa 70.000 tonnellate di rifiuti radioattivi.
Adesso si è scoperto (in realtà si sapeva da tempo) che il sito non solo non è adatto a ricevere e a conservare tali scorie - tra l'altro gli studi che avrebbero dovuto dimostrarne la sicurezza sono stati spesso al centro di scandali -, ma non è neppure sicuro in quanto pare che non esista modo di fermare le infiltrazioni d'acqua, che rappresentano il pericolo maggiore per quanto riguarda la sicurezza di tutto il progetto. Progetto costato finora 7,7 miliardi di $ (contro i 6 preventivati) che muore quindi qui. Obama ha detto stop.
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Questo perché, parlandone, inevitabilmente il discorso sarebbe caduto sul problema scorie. E in questo senso la domanda finale che il Washington Post ha inserito nel titolo dell'articolo in cui ne parla è emblematico: "Now what"? Una domanda che riassume in sé tutte quelle già note, e tuttora senza risposta, su cosa fare di queste benedette scorie nucleari. Perché è evidente che se neppure a Yucca Mountain (immagine qui a fianco), nel deserto del Nevada, sotto migliaia di tonnellate di roccia sono al sicuro, chi può avere la soluzione a questo problema?
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