I leghisti ovviamente non l'hanno presa bene, anche se Bossi cerca di minimizzare ("...Berlusconi è un amico, alla fine un equilibrio lo troviamo"). E lo troveranno; il premier sarà quello che sarà ma non si può certo dire che sia carente nella delicata arte della diplomazia. Eppure c'è una cosa che non riesco a spiegarmi: il silenzio della Lega su cose eclatanti che riguardano proprio il governo, anche quando queste cose vengono spiattellate in prima serata dalla terza rete dello stato a qualche milionata di persone.
Mi riferisco alla trasmissione Report, andata in onda domenica scorsa su Raitre, che ha inaugurato il nuovo ciclo di quest'anno. La puntata s'intitolava "I viceré" e narrava cosa è successo al comune di Catania negli otto anni, 2000-2008, in cui è stato sindaco il medico personale di Berlusconi, Umberto Scarpagnini. Un articolo di Repubblica, pubblicato lunedì scorso, forse può chiarire un po' di cosa stiamo parlando:
Che fine hanno fatto gli 850 milioni di euro, disposti nel 2002 dal governo Berlusconi per mettere in sicurezza la città di Catania dai rischi sismici e risolvere l'emergenza traffico? Una montagna di soldi che piovvero sul sindaco Umberto Scapagnini - medico del premier, la cui amministrazione ha portato il Comune a un passo dalla bancarotta - senza che dovesse passare dal consiglio comunale. Scapagnini fu nominato commissario dell'Ufficio speciale e il tesoretto poté essere speso "per cassa e non per competenza": in altre parole, senza alcuna rendicontazione. Sette anni dopo il bilancio è desolante. Gli 850 milioni sono stati spesi per costruire cinque megaparcheggi scambiatori: tutti abbandonati.
[...]
"Report" rivela che la società dedita alla riscossione dei tributi dell'acqua, la Sidra, vanta crediti con il Comune per 22 milioni di euro poiché le varie giunte si sono rifiutate per anni di riscuotere la tassa nei quartieri popolari, serbatoi di voti del centrodestra. La Sidra spende migliaia di euro per singolari sponsorizzazioni: il concorso di Miss Muretto, le feste dei zampognari di Lentini, castagne e ciondoli. "Ma lo volete capire che l'83 per cento della città non sta con voi" urla il sindaco Raffaele Stancanelli (An), durante un incontro con l'associazione Cittàinsieme, punta avanzata della società civile.
Nonostante Catania sia un comune più volte arrivato sull'orlo della bancarotta, a ottobre scorso il governo ha firmato un decreto per lo stanziamento di 140 milioni di euro di soldi pubblici (nostri quindi) per tamponare le prime emergenze. Cioè, non so se è chiaro: 140 milioni di denaro pubblico sono stati usati per tamponare giusto qualche buco nella voragine gigantesca provocata da anni di sprechi e sperperi demenziali. Alla faccia dei comuni cosiddetti "virtuosi", magari al nord, che nel corso degli anni hanno fatto i salti mortali per cercare di stare nei limiti di spesa imposti.
Tutto questo va in prima serata e la Lega non fa una piega: non una protesta, un articolo di indignazione su qualche quotidiano, niente.
Non c'è niente da fare, la politica non smette di stupirmi.
Se a qualcuno interessa, la puntata integrale è qui.
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