mercoledì 18 marzo 2009

Due emendamenti inammissibili

Tra i 256 emendamenti giudicati inammissibili alla Camera e contenuti nel famoso pacchetto salva-auto, ce ne sono un paio piuttosto interessanti. Uno di questi riguarda misure e aiuti che dovevano andare a favore di quelle persone - i "precari" appunto - che come dice il nome della categoria a cui appartengono, sono quelli che in questo particolare periodo non se la passano troppo bene.

Scrive La Stampa in proposito:

Gli emendamenti del pacchetto precari, predisposti dal Governo e dichiarati inammissibili alla Camera, invece sono undici. Riguardano: un aumento dal 10 al 20% dell’ultimo reddito percepito per la determinazione dell’indennità di disoccupazione; le modifiche all’elenco delle prestazioni di lavoro occasione di tipo accessione per consentire a coloro che percepiscono prestazioni integrative del salario di «arrotondare» fino ad un limite di 3.000 euro; il pagamento diretto da parte dell’Inps del trattamento straordinario di integrazione salariale per accelerare le procedure; l’autorizzazione all’Inps, in via sperimentale, di anticipare i trattamenti di integrazione salariale sulla base della domanda corredata dagli accordi tra le parti sociali; norme sulla presentazione delle domande per la Cig in deroga; interventi sui requisiti per l’accesso alla Cig; la concessione da parte dell’Inps di incentivi in favore dei datori di lavoro che assumano volontariamente lavoratori che stanno percependo ammortizzatori sociali o che siano stati licenziati o sospesi; modifiche alle norme per i trattamenti di cassa integrazione di mobilità; il trasferimento al ministro del lavoro delle funzioni dell’Isfol per il supporto e l’assistenza tecnica alle amministrazioni pubbliche.

Curiosa questa cosa, soprattutto perché non è ben chiaro quali siano i motivi per cui questi provvedimenti sono stati giudicati inammissibili.

La cosa curiosa (chiamiamola così per adesso) è che sempre nello stesso pacchetto salva-auto è stato giudicato inammissibile l'emendamento presentato dalla lega (ogni tanto qualcosa di buono lo fanno anche loro) che prevedeva un tetto massimo agli stipendi dei supermanager. Seguendo un po' le mosse di Obama, che negli Stati Uniti ha disposto una misura analoga, quelli del carroccio avevano proposto che i manager di aziende pubbliche che beneficiano di aiuti di stato non potessero percepire più di 350.000 euro annui. Proposta cassata sul nascere e ovviamente giudicata inammissibile.

In particolare, un emendamento prevedeva che non potesse superare il limite di 350.000 euro annui il trattamento economico dei dirigenti di banche o istituti di credito che beneficiano in materia diretta o indiretta di aiuti anti-crisi. (fonte)

Ora, mettete insieme queste due "inammissibilità" e pregate che qualcuno in Italia non si svegli e cominci a incazzarsi per davvero.

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