lunedì 16 marzo 2009

Ci siamo, è ora di un nuovo indulto

Fino ad ora si trattava semplicemente di una previsione. Adesso quella previsione si è praticamente avverata. Mi riferisco al numero di detenuti presenti nelle carceri del nostro paese; carceri che avevano respirato un po' dopo l'indulto dell'estate del 2006, il contestato provvedimento, rigorosamente bipartisan (eccetto Lega e IdV), che all'epoca fece tornare a spasso quasi 27.000 detenuti. In molti già all'epoca prevedevano che il cronico problema che affligge le nostre carceri, quello del sovrannumero di detenuti rispetto all'effettiva capacità, si sarebbe ripresentato molto presto. Beh, pare che ci siamo. Scriveva oggi Repubblica:

...in nove mesi siamo passati da 52.992 detenuti (fine aprile 2008) ai 60.570 attuali. A questo ritmo - il flusso è di 700 nuovi detenuti al mese - entro marzo si supererà nuovamente il livello pre-indulto (60.710 detenuti al 31 luglio 2006).

Questi numeri sono riportati anche dall'Ansa:

La capienza regolamentare degli istituti di pena in Italia e' di 43.100 posti. A ieri i detenuti erano 60.570. Si tratta, secondo le percentuali del Sindacato autonomo di polizia, nel 51% dei casi di imputati, 46% di definitivi, 3% di internati. Il 28% dei detenuti presenti nelle carceri, secondo l'associazione 'Antigone' e' tossicodipendente. La situazione delle carceri italiane e' 'fuori della Costituzione' secondo il ministro della Giustizia, Alfano.

L'aspetto paradossale di questa situazione - sempre stando a quanto scrive Repubblica - è che alcune strutture carcerarie nuove, pronte per essere utilizzate, ci sarebbero già, l'unica cosa che manca è il personale.

Molti [penitenziari, nda] offrono lo stesso scenario, paradossale, del nuovo padiglione di Bergamo. A piano terra ci sono cataste di mobili impilati, tavolini, sedie, armadi, mensole, brande, materassi ancora confezionati. "In un giorno sarebbe tutto arredato", dice il guardiano. Per farlo funzionare manca solo una cosa: gli agenti di polizia penitenziaria. È uno dei punti dolenti del progetto Alfano. Le "guardie" sono già sotto organico: 5.250 in meno rispetto alle 44.406 previste dall'organico.

Come se non bastasse, secondo le previsioni del ministero della Giustizia, quest'anno gli stanziamenti per il personale sono in diminuzione: da 1.276 milioni del 2008 a 1.184 milioni nel 2009 (-7,2%). Risultato: saranno tagliati da 500 a 1000 altri "secondini".

Insomma, da qualunque parte si guardi la situazione, pare proprio che l'unica soluzione sia un altro indulto.

4 commenti:

andynaz ha detto...

... a questo punto nn so se era meglio nascere truffatore o criminale direttamente -_-"

Andrea Sacchini ha detto...

Vabbè, ormai è andata. Ce ne ricorderemo casomai nella prossima vita...

:-)

Unknown ha detto...

mi sembra giusto anche perche'ssieme all'indulto non e'uscita una amnistia che puliva tutto il lavoro regresso della giustizia.Vi sembra giusto che per un furto 11 anni dopo vengono a prendermi a casa per portarmi dentro dopo che intanto mi sono sposato e ho fatto 2 figli?
Amnistia e pene alternative.Le leggi sono gia scritte basta applicarle e tutto si risolve.E'semplicissimo!
Cordiali Saluti

Anonimo ha detto...

paolo sn d accordo con tè,sai quello che c e nelle carceri??sn pure 25 persone in una stanza dormono pure per terra ci sn una marea di dignità umane violate...poi senza parlare delle guardie carceriere che fanno pure maltrattamenti a certi detenuti mah che dire i politici che si rubbano milioni e milioni di euro li nn c e nulla il popolo ma quello vero quello che muore di fame prendono la chiave e la buttano....che italia!!!

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