Ieri un asteroide - a quanto sembra piuttosto inatteso - ha sfiorato il nostro pianeta. Ci ha solo sfiorato, ma è stato sufficiente a far crollare il Pil (battuta di Vuki).
Umorismo a parte, la giornata di ieri ha rappresentato comunque un piccolo record (negativo), in quanto per trovare qualcosa che le assomigli bisogna tornare al 1975. In pratica, per trovare un calo simile (-1% contro lo 0,6 previsto dal governo) del nostro prodotto interno lordo, bisogna tornare indietro di trent'anni.
E tutto questo mentre, appena il giorno prima, il centro studi di confindustria aveva registrato un crollo della produzione industriale che a febbraio si è attestato a un bel -15%.
Ora, non è necessario essere degli esperti di economia (io non lo sono certamente) per capire che siamo messi male. Da più parti si sente dire che forse nel 2010 ci sarà una sorta di ripresina, ma arrivare al 2010 forse per molti sarà qualcosa che assomiglia a un'impresa. Tipo ad esempio per i lavoratori della Fiat di Pomigliano, oppure, giusto per restare qui nel riminese, per i dipendenti della SCM, che ha previsto il ricorso alla cassa integrazione per 900 persone a causa di un crollo degli ordinativi del 50%.
Chissà, forse sarebbe stato meglio se quell'asteroide ci avesse colpito.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Mandato di arresto per Netanyahu
Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limita...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento