mercoledì 4 novembre 2009

Voyager e il mi(ni)stero dei Beni Culturali

Curioso paese il nostro, ne dubitavate? Il paese in cui una ricercatrice, una delle tante e dei tanti, arrivata al limite della sopportazione, scrive una lettera a Napolitano tipo questa (ne estrapolo una frase):

Io, laureata nel 1990 in Medi­cina e Chirurgia all’Università di Pavia, con due specialità, in Pediatria e in Genetica medica, conseguite nella medesima Uni­versità, nel 2004 ho avuto l’onore di pubblicare con pri­mo nome un articolo sul New England Journal of Medicine i risultati della mia scoperta e cioè che alcune forme di linfo­ma maligno possono avere un’origine genetica e che è dun­que possibile ereditare dai geni­tori la predisposizione a svilup­pare questa forma tumorale. Ta­le scoperta è stata fatta oggetto di brevetto poi lasciato decade­re non essendo stato ritenuto abbastanza interessante dalle istituzioni presso cui lavoravo. Di contro, illustri gruppi di ri­cerca stranieri hanno conferma­to la mia tesi che è diventata ora parte integrante dei loro progetti: ma, si sa, nemo profe­ta in Patria.

Ecco, nel paese da cui gente di questo calibro è costretta a fuggire, si scopre che il ministero dei Beni Culturali finanzia Voyager (fine del mondo 2012, cerchi nel grano, ufo, alieni, ecc..).

Ma dal 2009, si legge nei titoli di coda, Voyager riceve anche il Patrocinio del Ministero dei beni culturali. Quel palazzaccio sul Lungotevere da cui il titolare, Sandro Bondi, taglia fondi su fondi alla cultura italiana. E invece Voyager riceve il patrocinio, in qualità di trasmissione di divulgazione culturale.(fonte)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

non mi parlare di voyager e di quel figuro di giacobbo.

questo programma, insieme ai vari reality, fiction, Gf e cavolate varie vanno assolutamente cestinati.

purtroppo Giacobbo è l'idolo di tante ragazzine e ragazzini, fissati con wicca e scemenze varie.

andynaz ha detto...

o.O

Maurizio Antonelli ha detto...

Yeah.
Cerchi volontari per una crociata contro Voyager. Eccomi!!!!

Sbronzo di Riace ha detto...

però non sono sicuro che avere il patrocinio di un ente pubblico significhi sempre ricevere dei soldi pubblici

mi pare che spesso il patrocinio si risolva solo con possibilità di mettere la dicitura "evento patrocinato da tal ente pubblico" quindi senza esborso di denaro pubblico

esistono vari regolamenti per ottenere il patrocinio da parte dei comuni regioni ministeri eccetera

certo vedere delle boiate come Voyager patrocinate (con o senza soldi) dal ministero beni culturali fa male

il patrocinio di Voyager si riferisce a questo

http://sayabit.com/VHVk6n

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, se il patrocinio si riferisce effettivamente solo a quella specifica iniziativa non vedo il motivo per cui la dicitura continua a essere inserita nei titoli di coda di ogni trasmissione, come si evince dall'articolo di Marco Cattaneo.

A me sarebbe sembrato più logico segnalarlo quando è andato in onda quel servizio e chiusa lì.


però non sono sicuro che avere il patrocinio di un ente pubblico significhi sempre ricevere dei soldi pubblici

Sì, può darsi che si tratti anche solo di "appoggio organizzativo". Ma in ogni caso preferirei di gran lunga che fosse dato a favore di cause più nobili - e sai bene quante ce ne sarebbero! ;)

CosmicMummy ha detto...

comunque anche se non ricevesse soldi dal ministero è comunque una vergogna che ci sia questo patrocinio. un ministero che dovrebbe essere responsabile della cultura nel nostro paese appoggia un programa antiscientifico e che incita all'occultismo, al paranormale... e poi se la prendono con Wanna Marchi!

Andrea Sacchini ha detto...

Eh, cara mia, se dovessimo incavolarci ogni volta che i soldi pubblici (cioè nostri) vengono buttati nel cesso...

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