Ci sono decisioni che è difficile prendere. Decisioni che vanno ponderate, vanno studiate, vanno meditate, perché da esse possono dipendere molte cose. E il guaio più grosso, quello che ti può far passare anche molte notti insonni, è quando proprio queste decisioni non si riesce in nessun modo a prendere.
Come sapete, il 5 dicembre c'è una manifestazione a Roma per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Una manifestazione che è nata dal basso, da internet, dai blog, che ha già raggiunto svariate centinaia di migliaia di adesioni. Una manifestazione tramite la quale si chiede a un signore, un capo di governo che sta da tempo sistematicamente sfasciando ogni regola del vivere civile per scansare i suoi guai giudiziari, di farsi da parte.
Ecco il dramma di Bersani & c.: partecipare o non partecipare? Il rischio non è di poco conto. Qualcuno potrebbe ad esempio pensare che il Pd faccia opposizione: capite anche voi cosa può comportare questo. E poi tra i promotori della manifestazione ci sono quel delinquente di Di Pietro e quel comunistaccio di Ferrero; vi immaginate le conseguenze se viene fuori che i "signorini" del Pd hanno avuto atteggiamenti promiscui con questa gentaglia? Inqualificabile.
Ecco allora che una opportunità, forse irripetibile, per eliminare ogni ambiguità, per dimostrare chiaramente e senza contraddizioni se si intende stare di qua o di là dalla barricata diventa una grana, una brutta rogna da aggirare in qualche modo. Parteciperà allora il Pd? All'inizio Bersani ha detto no, adesso è "ni". Mancano ancora un po' di giorni, potrebbe alla fine essere un sì. Dipende.
Mentre questi pensano se è il caso o no di fare opposizione, o qualcosa di simile, quelli della controparte non se ne stanno certo con le mani in mano e organizzano il Sì Berlusconi Day. Il Pd, se proprio non riesce a decidersi, potrebbe farci un pensierino.
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Ecco il dramma di Bersani & c.: partecipare o non partecipare? Il rischio non è di poco conto. Qualcuno potrebbe ad esempio pensare che il Pd faccia opposizione: capite anche voi cosa può comportare questo.
RispondiEliminaSì, lo capisco eccome! Dove si è mai visto un partito all'opposizione che osa fare il suo lavoro di opposizione?
Non sia mai che vengano giudicati sovversivi ed estremisti!
Saluti (GRRRR!)
Sarebbe bello cercare di spiegare questa cosa a un osservatore straniero. :-)
RispondiEliminapensa ai gulag..
RispondiEliminaCome no, ci penso ogni giorno. Me li immagino pieni di commentatori anonimi che scrivono cretinate nei blog.
RispondiEliminaE mi sento subito bene.
andrea
RispondiEliminaconsentimi
è in atto un attacco senza precedenti - orchestrato dalle lobbies straniere e dagli anarcoinserrezionalisti cattostalinisti - nei confronti di berlusconi e della democrazia che egli solo rappresenta. e ciò mi preoccupa molto.
tu no?
No.
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