Un testimone prezioso, quindi. Talmente prezioso che viene in tutta fretta prelevato e trasferito in un posto più sicuro.
Lo spostamento è stato deciso dalla Procura «per motivi di sicurezza» perché l’uomo è l’unico testimone del presunto pestaggio al detenuto morto il 22 ottobre scorso all’ospedale “Pertini”. L’immigrato rimarrà nella «struttura protetta» fino a quando la sua versione dei fatti non verrà raccolta con la modalità dell’incidente probatorio.
Una procura, quindi, "per motivi di sicurezza" prende un detenuto e lo toglie da un carcere. Vuole dire che c'è un giudice che sostanzialmente ammette quello che ormai molti pensano, e cioè che il carcere non sia poi un luogo così sicuro.
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