venerdì 27 novembre 2009

Il digitale terrestre? Il miglior favore che si potesse fare alla tecnologia satellitare

Come forse molti di voi sanno, qualcuno può darsi che l'abbia già pure sperimentato, il Lazio è dal 16 novembre passato al digitale terrestre. C'è stato anche lì quello che in gergo viene chiamato lo "switch off". E, come è già successo per le regioni dove il passaggio c'è già stato, e come succederà in quelle dove ci sarà, l'operazione non è stata esente da problemi. Nell'immediato sono quelli soliti: utenti incavolati perché non si vede più una mazza, nonnetti intraprendenti alle prese con la sintonizzazione del nuovo gingillo (il decoder) nella speranza di poter riavere al più presto Emilio Fede, proteste per malfunzionamenti da una parte, Rai che dice che va tutto bene dall'altra. Solito copione.

Ma a parte le grane dell'immediato, c'è anche un effetto secondario di cui si parla meno, molto meno. Il calo del bacino di utenza dei telespettatori e la conseguente impennata degli abbonamenti alla tv satellitare - Sky e affini, per intederci -. "L'avvento del digitale terrestre ha rimarcato la crisi: i più abbienti hanno sostituito i vecchi televisori con quelli a decoder integrato (una battaglia commerciale all'ultimo acquirente tra grandi catene di distribuzione che avrà ulteriori picchi con i regali di Natale), i più poveri concentrato l'acquisto su un decoder, con aiutino statale, per tutta la casa e senza ricorrere all'aiuto dell'antennista. Senza contare che chi ha potuto permetterselo ha optato direttamente per gli abbonamenti in offerta di Sky", scriveva l'Ansa qualche giorno fa.

Stesso identico scenario che si è verificato in Sardegna a ottobre dell'anno scorso, quando tutta l'isola, prima in Italia, passò forzosamente dall'analogico al digitale. E stesso scenario che si è verificato in Piemonte. Chi ci ha guadagnato finora? Un paio di dati relativi al Lazio li ha pubblicati ieri inviatospeciale.it.

Lo spegnimento della ‘vecchia’ televisione per migrare verso una tecnologia costosa e non innovativa (satellite ed internet sono il futuro reale) è stato devastante. La visione della tv è scesa del 9 per cento nel Lazio, mentre è cresciuto l’ascolto del satellite, salito del 56 per cento.

Insomma, avanti di questo passo - da dicembre toccherà alla Campania - e chi ci guadagnerà sarà soprattutto il satellite, come profetizzò con lungimiranza a suo tempo Aldo Grasso.

4 commenti:

federicorocchi.it ha detto...

Il grasso provoca danni dravi alla circolazione e porta all'arteriosclerosi. E si vede.

Andrea Sacchini ha detto...

Meno male, mi sento più sollevato. Se fossero stati gravi mi sarei preoccupato.

Anonimo ha detto...

ho fatto il giro dei vicini di casa per poter sintonizzare il loro decoder visto che non sapevano come fare per sintonizzare i canali. Complessivamente - ma limitatamente alle città capoluogo - il digitale sembra funzionare e vi è un'ampia gamma di canali su digitale. Io vivo nel lazio, a Rieti e ho sperimentato già da alcuni mesi il digitale.
Purtroppo chi ha la sfortuna di vivere nei paesi e in alcune frazioni si ritrova con la tv che non trasmette più un piffero. in alcuni centri non è possibile vedere nulla se non una certa nebbiolina grigia.
ovviamente i comuni si sono fatti carico di adeguare gli impianti e di ammodernare i vari ripetitori.. entro i prossimi 6 mesi. Nel frattempo chi ha il decoder satellitare o sky può guardarsi un po' di tv, gli altri invece devono continuare a pagare il canone sine die malgrado tutto..
e pregare..o bestemmiare?

mah

Andrea Sacchini ha detto...

Nel frattempo chi ha il decoder satellitare o sky può guardarsi un po' di tv

Già, giusto stamattina parlavo con un mio collega di lavoro che aspetta con ansia la famosa chiavetta, come ha confessato un lettore a Severgnini. :-)

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