Cominciamo dal titolo: Sondaggi choc: su internet l’assassino diventa un eroe. Mamma mia, cosa avrà mai spinto il buon Farina a titolare un articolo in questo modo? Comincio a leggere.
"Plauso unanime per la decisione brasiliana di restituirci Cesare Battisti per gli ergastoli che si è meritati da assassino. Parlamento in piedi plaudente (tranne i radicali). Commenti radiotelevisivi coerenti con la soddisfazione generale. Editoriali idem. Popolo e casta uniti nella lotta. Finalmente un momento di unità che non è un inciucio eccetera".
Ok, adesso è tutto più chiaro; Farina si felicita, assieme all'Italia tutta, della notizia che i giudici brasiliani hanno concesso l'estradizione del brigatista pluriomicida Battisti. A parte il fatto che non so fino a che punto questa soddisfazione sia giustificata, visto che l'ultima parola spetta al presidente Lula che al momento non sembra affatto essere sulla stessa stessa lunghezza d'onda dei giudici brasiliani, il nocciolo del Farina-pensiero arriva comunque subito dopo.
"Poi a pagina 45 del Corriere della Sera appaiono i risultati del sondaggio web di corriere.it. Domanda: «Primo sì del Brasile all'estradizione in Italia di Cesare Battisti. Siete d'accordo?» Risposta: No il 91,3 per cento. Rileggo, forse c'è uno sbaglio. No, tutto giusto".
Tutto giusto. Farina è sicuro. Siccome però a me questa cosa puzza, decido di dare un'occhiata alla versione online del Corriere per verificare. Ed ecco cosa trovo:
Eccolo qua. Cosa leggete voi? Se l'approssimarsi dei 40 anni non mi gioca un brutto scherzo, io leggo (link qui) che il 92,1% degli interpellati (al momento in cui scrivo) è contento che il Brasile abbia concesso l'estradizione. A voi non sembra? Allora i casi sono due: (a) Farina ha preso involontariamente un grosso granchio; (b) ha ribaltato volutamente, per fini strumentali, l'esito del sondaggio pensando che tanto nessuno sarebbe andato a controllare. Siccome io non sono malizioso, non propendo per la seconda ipotesi e mi limito a pensare che
Il problema, però, è che su questa sonora cantonata ci ha imbastito tutto il suo articolo, a cominciare dal titolo. E quindi, andando avanti, troviamo chicche come questa:
No, tutto giusto. Corriere.it ci dice dunque che - sia pure senza annettere ai risultati valore scientifico eccetera eccetera - i lettori considerano Battisti un eroe perseguitato. Come si è arrivati a questo esito? È stato un colpo di mano di hacker filo terroristi? Oppure l'esito di un passaparola tra reduci della lotta armata?
Farina può evitare di spremersi ulteriormente le meningi, evidentemente già oberate di troppo lavoro. Non si tratta né di un colpo di mano di hacker (che semmai sarebbe cracker, ma non sottilizziamo), né di fantomatici passaparola tra reduci della lotta armata. Semplicemente bastava leggere. In fondo non si chiede molto. Ce la può fare anche Farina. Ma andiamo avanti perché il bello deve ancora arrivare.
Controllo altri sondaggi. Sono tutti girati a sinistra, estrema sinistra, sinistra piuttosto propensa al linciaggio del nemico fascista o berlusconiano e persino dalemiano.
Eccolo lì il punto dove voleva arrivare. In pratica ci vuole dire il Farina che tutta internet è pronta al linciaggio quando è ora di dare addosso a Berlusconi, mentre invece Battisti è considerato un martire. E per dimostrare questo controlla altri sondaggi, dice lui. Beh, ho controllato anch'io e non ho trovato nessun sondaggio, tantomeno "girati a sinistra, estrema sinistra, sinistra piuttosto propensa al linciaggio". A parte quello di Corriere.it, infatti, l'unica cosa che ho trovato è questo articolo del sito O Globo, dove si dice - pensate un po' - che l'83% dei brasiliani è favorevole all'estradizione. Ci si potrebbe a questo punto fermare qui. E invece andiamo ancora un po' avanti, perché ormai il Farina è lanciato e chi lo ferma più?
Resta la questione. Chi sono, quanta e quale parte dell'Italia esprimono coloro che si alimentano di informazioni al computer, e poi si esercitano su corriere, la stampa, repubblica tutti con il .it?
La domanda non è da poco, specialmente se si considera che di sondaggi sulla vicenda di Battisti non ne ho trovati su nessuno dei siti menzionati da Farina. E quindi potrei ribaltare la sua domanda così: quanta e quale parte dell'Italia esprimono coloro che si alimentano di informazioni comprando Il Giornale?
Poi, proseguendo, il prode opinionista si lancia in una lunga e profonda disquisizione sulla questione del crocefisso (che vi risparmio), introduzione necessaria prima di arrivare al vero nocciolo della questione: i blogger.
Diciamo che in Italia c'è una sopravvalutazione della forza e della rappresentatività come campione del famoso popolo dei blog. Sanno usare benissimo il mouse, i motori di ricerca, ma molto meno il cervello e il buon senso.
Eh già, noi poveri blogger, un po' sfigati, che passiamo le nostre giornate in rete per poter attingere a quel poco di informazione libera che ancora è rimasta. Noi poveri tapini, che avremo magari poco cervello e poco buon senso e nonostante questo siamo in grado di leggere e capire le percentuali di un sondaggio online, cosa che evidentemente a molti opinionisti pieni di cervello e buon senso a volte non riesce. Ma attenzione, perché adesso arrivano gli inviti e i consigli di Farina. Tenetevi forte.
Un invito allora. Anzi due. Primo. Quelli che non sono di sinistra comincino a organizzarsi per non lasciare gli spazi cibernetici aperti come una prateria a questi barbari che votano pro Battisti libero.
Come abbiamo visto, "questi barbari che votano pro Battisti libero" esistono solo nella testa di Farina, visto che la stragrande maggioranza si è espressa a favore dell'estradizione in Italia dove lo aspetta l'ergastolo. Ah, e poi, volendo, si può far presente all'opinionista che "quelli che non sono di sinistra" ci hanno già provato a organizzarsi e a prendersi qualche spazio cibernetico, e i risultati sono questi. Non è meglio lasciar perdere?
I ragazzini (anche quelli coi capelli bianchi) passano un sacco di tempo a girovagare tra notizie e opinioni sul web, sarà il caso di non lasciarli lì in preda a questi predatori.
Eh, certo, molto meglio andare in edicola a comprare Il Giornale. Chiudo con la perla finale.
Non si sopravvaluti internet come luogo in cui si addensa l'infallibile consenso o dissenso del popolo. Guai a generalizzare, ma le avanguardie sono tagliatori di teste e di gole. Peccato che i quotidiani e i partiti di sinistra, e qualche volta anche la sponda finiana del centro destra, credano più a questi maniaci della forca e dell'ingiuria che ai voti e al sentimento delle brave persone che non si divertono però a schiacciare i bottoni. Internet è una buona cosa, certo, lo dice anche il Papa, ma oggi è invaso dall'orda barbarica della peggior sinistra. Saperlo giova.
Internet non è una buona cosa perché lo dice il Papa - se fosse quello il motivo saremmo a posto - ma perché con pochi clic del mouse si riesce a sbugiardare la montagna di balle che quotidianamente la stragrande maggioranza dei giornali (Giornale compreso) ci rovescia addosso. Farina non ci crederà, ma anche questo giova.
(p.s: ah, dimenticavo, il capolavoro è qui)
3 commenti:
in questo caso possiamo dire che è tutta farina del suo sacco
Ho qualche dubbio sulla qualità della farina, ma comunque è così... :-)
dicesi farina del diavolo
http://www.proverbi-italiani.com
/cerca-285-L.html
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