Crediamo di essere così diversi? Comunisti e cosiddetti berluschini, fascisti e anarchici, cristiani e musulmani... non siamo forse tutti quanti il prodotto delle nostre convinzioni? E le nostre convinzioni non si formano e si rafforzano forse nell'appartenenza a un manipolo di persone, unite dalla certezza di stare resistendo a qualcosa? Tutti, indistintamente, vogliamo sicurezza per noi e per le persone che amiamo. Tutti abbiamo bisogno di una casa e di cibo. Tutti crediamo in qualcosa di superiore, che sia il Dio degli ebrei, quello di Maometto, la filosofia di Nietzsche o l'idolatria per le regole del creato che chiamiamo scienza. Dunque, cosa ci differenzia?
Claudio Messora riflette sui ripetuti inviti a resistere che ultimamente arrivano da più parti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento