giovedì 29 aprile 2010

Schifani chiede 720.000 euro al Fatto Quotidiano

Il Fatto Quotidiano dovrà versare 720.000 euro di risarcimento al presidente del Senato Renato Schifani. Questo, naturalmente, in caso Padellaro e soci dovessero perdere la causa civile intentata dallo stesso Schifani per diffamazione. Perché Schifani ritiene di essere stato diffamato? Perché il Fatto, a cavallo tra il 2009 e il 2010, pubblicò alcuni articoli in cui si parlava del suo passato di avvocato in quel di Palermo.

Uno degli articoli incriminati è questo, in cui si racconta di quando Schifani, siamo nei primi anni '90, prese le difese di un boss della mafia. Il Fatto Quotidiano è un piccolo giornale appena nato; non prende sovvenzioni pubbliche dallo stato e campa unicamente con le copie che vende e con gli introiti pubblicitari. Questo, naturalmente, non lo autorizza a scrivere balle. E infatti nell'articolo in cui è riportata la notizia si legge: "La somma richiesta è superiore al nostro capitale sociale, ma noi non ce ne lamentiamo. Schifani, al pari di qualsiasi altro cittadino, se si ritiene diffamato ha il diritto di rivolgersi al Tribunale per veder riconosciute le proprie ragioni". Poi, però, arriva un piccolo affondo del Fatto piuttosto interessante, che mette in evidenza come Schifani abbia preferito una causa civile piuttosto che un'azione penale (la diffamazione è un reato espressamente previsto dal nostro codice penale). Scrive infatti il Fatto: "...ci saremmo aspettati almeno una querela penale che, da una parte, avrebbe consentito al pubblico ministero di svolgere autonomamente indagini sui fatti contenuti negli articoli in maniera più ampia rispetto a quanto si può fare in sede civile. E che, dall'altra, sarebbe potuta sfociare, in caso di un nostro rinvio a giudizio, in un dibattimento pubblico senz'altro interessante per chi vuol conoscere i trascorsi della seconda carica dello Stato".

La faccenda andrà per le lunghe - la prima udienza è prevista per ottobre -, ma sarà interessante seguirne gli sviluppi, soprattutto nel caso in cui il giudice alla fine dovesse dare ragione al Fatto, magari spiegando che tutto quello riportato negli articoli incriminati corrisponde a verità. La vicenda non ha avuto molta eco in giro; la cosa abbastanza curiosa è che tra quei pochi che ne hanno parlato c'è Il Giornale. Sì, avete capito bene, Il Giornale, quello che pochi giorni fa è stato querelato da Emergency per come ha trattato tutta la vicenda del rapimento dei tre operatori in Afghanistan, e sempre quello che è stato recentemente condannato a risarcire 344.000 euro a Di Pietro per diffamazione. Peccato che Il Fatto non abbia le spalle coperte allo stesso modo.

2 commenti:

andynaz ha detto...

Peccato che Il Fatto non abbia le spalle coperte allo stesso modo.

meno male, direi io!! altrimenti magari non scriverebbe quello che scrive ma solo quello che vuole il boss :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, se fosse un "boss" a cui sta a cuore la legalità e detestasse le balle... ;)

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