Ha aspettato 90 anni? Beh, ognuno ci mette il tempo che vuole. A fare che? Ad esempio a confessare di avere fatto uso di cocaina. L'ha confessato ieri Emilio Colombo, senatore a vita, classe 1920, che ha dichiarato al Corriere di aver fatto uso del noto stupefacente in gioventù. Meglio tardi che mai...
Belpietro condannato per diffamazione. Maurizio Belpietro, attuale direttore di Libero, è stato condannato per diffamazione nei confronti dei magistrati Giancarlo Caselli e Guido Lo Forte. "Non ci fu alcuna ‘guerra' dei pm di Palermo contro i carabinieri sul covo di Totò Riina. Lo afferma la Cassazione confermando la condanna per diffamazione inflitta dalla Corte d'appello di Milano all'allora direttore de «Il Giornale», Maurizio Belpietro, per la pubblicazione, nel novembre 2004, di un articolo firmato da Raffaele Iannuzzi dal titolo «Mafia, 13 anni di scontri tra pm e carabinieri», ritenuto diffamatorio nei confronti dei magistrati Giancarlo Caselli e Guido Lo Forte. Il direttore de «Il Giornale» era stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e a pagare, a titolo di riparazione, cinquemila euro ai querelanti, in solido con la società europea Edizioni Spa e al risarcimento dei danni, liquidati in cinquantamila euro, a favore delle parti. Iannuzzi, invece, non aveva subito alcun processo, perché parlamentare, sulla base della garanzie fornita dall'articolo 68 della Costituzione".
Così parlò il vescovo. Ricordate l'intervista a Monsignor Domenico Bartolucci, Maestro Emerito e Perpetuo della Pontificia Cappella Sistina, pubblicata da Pontifex il mese scorso? In quell'occasione il direttore del coro del Papa ebbe a usare parole molto "cristiane" nei confronti dell'Islam, dei negri, dei divorziati, degli omosessuali e della loro "malattia", ecc... Ieri lo stesso periodico ha pubblicato un'altra interessante intervista, questa volta a Giacomo Babini, vescovo emerito di Grosseto. Non ve la riporto per intero - se vi interessa la trovate qui -, cito solo alcune chicche selezionate da metilparaben:
La Chiesa deve chiedere perdono? E per cosa? Penso che sia ora di dire basta. Di perdono ne abbiamo chiesti troppi e lo facciamo anche alla messa tutti i santi giorni. Pensino a farlo gli anglicani, tanto che molti di loro hanno deciso di passare al cattolicesimo, ora mi auguro che non ci imbarchiamo una bella dose di gay.
[...]
Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità è che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono l'economia tedesca. Una tanto veemente reazione si deve anche a questo, la Germania era stanca delle angherie di chi praticava tassi di interesse da usura.
[...]
Bisogna trattare coloro che solo hanno tendenze omosessuali con delicatezza e senza infierire, con misericordia. Ma accettino serenamente la loro croce e la malattia con santa rassegnazione. Altri invece praticano l'omosessualità e persino se ne vantano. A loro dico che persino gli animali rispettano l'ordine della natura e loro no, da questo punto di vista meglio la regolarità degli animali.
Bellissimo. In pratica non passa giorno senza che qualche esponente di rilievo di santa romana chiesa ci illustri il raggiungimento di nuove e mirabili vette di pensiero, messaggio cristiano compreso, dei suoi adepti.
Quel worm nel pdf. Chi l'avrebbe mai detto che i worm si possono annidare (e quindi trasmettere) nei documenti pdf? Beh, pare che si sia arrivati anche a questo. Molto brevemente, "Didier Stevens, ricercatore di sicurezza, ha dimostrato che è possibile annidare codice ostile eseguibile – un virus, insomma – all'interno di un documento PDF". Se vi interessa lo spiegone e le eventuali tecniche di difesa, niente di meglio del puntualissimo e precisissimo articolo di Paolo Attivissimo.
Predicatore e supporter? Ricordate padre Raniero Cantalamessa, il predicatore che ha sollevato un putiferio, una decina di giorni fa, per aver paragonato gli attacchi alla chiesa sui preti pedofili all'antisemitismo? Beh, pare il ciarliero predicatore sia stato invischiato in una storia poco simpatica. A riferirlo è l'Unità di ieri. Vi riporto pari pari uno stralcio dell'articolo:
Gli imputati sono undici, accusati di reati quali associazione a delinquere, truffa, violenza privata, maltrattamento di minori. Il decreto che dispone il giudizio di Vito Carlo Moccia, inventore del metodo Arkeon, e presidente dell’associazione “Sacred Path”, è un repertorio di violenze psicologiche atroci. La più perfida consisteva nel fare credere agli adepti di aver subito nell’infanzia una violenza sessuale. Per questo si resta di stucco quando, nel leggere l’enorme materiale di documentazione sul “caso Arkeon”, si scopre che il più autorevole sostenitore di questa organizzazione è stato padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, il frate cappuccino che lo scorso 2 aprile, parlando in presenza di Benedetto XVI, ha scatenato uno scandalo planetario paragonando la campagna di stampa sulla pedofilia nella Chiesa con «gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo».
Maroni ministro pirata? Interessante intervista di Maroni a Panorama riportata da Il Fatto:
"Non passo mai una giornata senza musica. La ascolto al ministero, in aereo con l’iPod". Poi ammette: "A volte, scarico gratis musica dalla Rete". Quel "gratis" ha il suono di illegale, almeno a leggere il seguito dell’intervista: "Quest’ultima abitudine vuole essere una provocazione, perché credo che la soluzione non sia quella francese di tagliare il collegamento a chi scarica illegalmente canzoni. La soluzione è creare un sito protetto, sicuro e legale, dove i ragazzi possano scaricare brani i cui diritti d’autore sono garantiti dall’intervento di uno o più sponsor. Questa è la via maestra per tutelare sul serio i diritti di tutti".
Incredibile. E' Maroni che parla.
Bocca sul legittimo impedimento. Bocca è naturalmente il grande Giorgio Bocca. Conciso, efficace, tagliente, in questa intervista a Silvia Truzzi pubblicata ieri da Il Fatto.
Impedimento firmato. Legittimo?
La decisione di concedere il legittimo impedimento, che di fatto è un privilegio, viene giustificata con il paragone con altri Stati come la Francia. Ma noi non abbiamo le difese e le garanzie democratiche di altri Paesi. Forse anche per colpa della Chiesa che ha educato gli italiani a un potere sovrano. In Italia le voglie autoritarie sono galoppanti.
È preoccupato?
No, sono rassegnato. La marcia verso la democrazia autoritaria è inarrestabile. Il motivo è semplice: gli italiani continuano a votare per Berlusconi. Lui sta facendo di tutto per cambiare il nostro ordinamento, ma i cittadini lo aiutano, e molto, con il voto.
Perché?
E perché hanno accettato il fascismo? Perché hanno combattuto la guerra partigiana e poi l’hanno ripudiata? Sono i misteri dei popoli, purtroppo. O, se preferisce, difetti di fabbricazione incorreggibili.
Questo sentimento "appannato" della democrazia dipende dal fatto che l’Italia è una Repubblica giovane?
Dall’Unità d’Italia sono passati 150 anni: avremmo potuto anche maturare.
Il suo giudizio su Napolitano?
I casi sono due: o fa il coraggioso e viene spazzato via, o si adatta. Ecco, mi pare abbia scelto di adattarsi al compromesso. E’ il presidente degli inciuci italiani.
Alcuni costituzionalisti obiettano che non è il capo dello Stato a esercitare il ruolo di garante della Carta, ma la Consulta. Però la tutela dei principi fondamentali è una prerogativa che si può esplicitare anche in un modo pre-giudiziale. Il rinvio alle Camere sarebbe stato un segnale politico.
In politica contano i fatti, non le parole. In teoria dovremmo difendere la libertà di stampa a ogni costo. Poi quando questa è attaccata o in pericolo, nessuno o quasi nessuno, si muove. A cominciare dai giornalisti.
E da giornalista, che effetto le fa?
Per tutta la vita ho cercato di fare giornalismo d’inchiesta e informazione democratica. Ma è una fatica di Sisifo: agli italiani importa poco. Nelle direzioni dei quotidiani oggi si pensa a fare un giornalismo leggero, di svago.
Divertirsi da morire: insomma distraiamoci un po’.
Certo, nel momento in cui bisognerebbe fare un’informazione di battaglia e di resistenza si mettono a parlare di cucina.
Intrattenimento anestetico.
E’ la stessa ricetta del successo di Berlusconi: lui ha capito che il popolo poteva essere addormentato tranquillamente con la televisione.
Perché l’opposizione preferisce aprire il dialogo sulle riforme invece che fare una battaglia sulle regole e sulla legalità? Magari qualche voto lo recupererebbe.
Il Pd pensa che sia meglio essere concilianti. A forza di essere accomodanti però la democrazia sta cambiando pelle. Poi è diventato di moda dire che c’è bisogno di riforme. Ma non è vero: rispettare la Costituzione sarebbe la riforma più auspicabile. In verità la sinistra non sa cosa fare. E quindi sta al gioco. Tutti stanno al gioco del premier.
Anche il presidente della Repubblica?
Napolitano dovrebbe fare l’eroe. Con Berlusconi la lotta è sempre senza esclusione di colpi. Se il capo dello Stato si opponesse, prima o poi troverebbe il modo di farlo fuori. Si vede che anche lui è attaccato al suo posto: quelli che stanno al Quirinale in genere trovano molto gradevole rimanerci.
È d’accordo con chi parla di regime e di colpo di Stato?
Come andò al potere il nazismo? L’establishment tedesco accettò la svolta autoritaria. Quando un Paese intero è disposto a rinunciare alla democrazia, c’è poco da fare.
Che pericoli vede?
Rischiamo di diventare una Repubblica sudamericana - come già in parte siamo - dove tutti rubano e l’unico interesse dei politici è fare soldi.
Anche quelli del Pd?
Spero di no. Certo che si oppongono mollemente.
Il legittimo impedimento protegge il premier dai processi, la legge sulle intercettazioni dallo screditamento. Così ha tre anni per lavorare al presidenzialismo.
Berlusconi è convinto che il suo governo sia il migliore possibile. E lui farà di tutto per fare come sta avvenendo in altri Paesi. Per diventare come Putin, che è un democratico autoritario. Comunque di fatto il presidenzialismo già c’è: abbiamo un presidente del Consiglio che fa quello che vuole. Non so di cosa si lamenti, tra l’altro: è già un piccolo dittatore democratico.
Abbiamo anticorpi?
Quando una democrazia vuole suicidarsi è difficile prevederlo in tempo. Gli italiani in fondo pensano: sarà una dittatura leggera, chissenefrega.
Salvagenti in vista?
Ci sono due modi per abbattere le dittature. La sconfitta militare, qui non attuabile, o la sconfitta economica. Ma non siamo in una situazione finanziaria così drammatica. Temo dovremo sopportare Berlusconi ancora per molti anni. Gli ultimi risultati elettorali dicono che gli italiani vogliono una democrazia autoritaria.
Abbiamo quello che ci meritiamo?
È evidente. Si poteva votare contro.
C’è stata un’astensione significativa.
Se vogliamo consolarci, consoliamoci così.
Qui nessuno si fa sentire, nemmeno i tanto osannati intellettuali liberali.
La corruzione morale è stata fortissima, anche se non ce ne accorgiamo. Tutti stanno abbastanza bene. L’interesse per la politica è diventato minore. E questa dittatura morbida che non ti manda in prigione è sopportabile.
E l’Europa?
Per fortuna c’è l’Europa. Senza, saremmo un Paese parafascista.
E' ancora una notizia? Berlusconi è stato rinviato a giudizio per frode fiscale e appropriazione indebita nell'ambito dell'inchiesta Mediatrade. Sempre che sia ancora una notizia.
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mamma mia quanta carne al fuoco.
RispondiEliminaho letto l'articolo di Bocca proprio ieri nel sito Micromega. E' un articolo lucido, concreto e caustico. Ovviamente lo condivido alla lettera.
Riguardo alle dichiarazioni del vescovo mi pare di notare un miscuglio di razzismo, gay-fobia, antigiudaesimo e tanta tanta ipocrisia. Ma il vangelo non predicava cose ben diverse?
Se non erro, in una delle lettere inviate ad un suo amico, Giacomo Leopardi definì un alto prelato di Roma, "gran porco e figlio di puttana".
allora come oggi..
la Chiesa è come un grosso barattolo pieno di vermi che si agitano, se si apre il coperchio escono tutti fuori.
In un Paese civile e democratico si sarebbero fatte manifestazioni di massa contro questo ennesimo schifo. l'Italia però non è un Paese civile e neanche democratico.
Ora abbiamo appurato senza ombra di dubbio che buona parte della popolazione vuole Berlusconi, e la lega, e la marmaglia al potere.
ha scritto bene Bocca
"Quando un Paese intero è disposto a rinunciare alla democrazia, c’è poco da fare."
nb:
noto che dopo il leghista caprone hai avuto visita anche da una berlusconiana dura e pura (e mezza nazista).
queste figure che recitano nel tuo blog sono molto pittoresche non trovi?
Ma il vangelo non predicava cose ben diverse?
RispondiEliminaSì. Non mi pare di ricordare che Gesù passasse le sue giornate a inveire contro i gay. Ricordo molto meglio la parabola della macina da mettere al collo a chi faceva certe cose, piuttosto.
queste figure che recitano nel tuo blog sono molto pittoresche non trovi?
Sì, da un certo punto di vista lo rendono più interessante. :-)