Non è accaduto qui in Italia, ma in Norvegia. E la cosa sta facendo il giro dei media perché si tratta di uno dei pochi casi, forse l'unico, in cui non sono le vittime a denunciare l'accaduto, ma chi il reato l'ha commesso. Si tratta del vescovo norvegese, di origine tedesca, Georg Mueller, che ha confessato pubblicamente di aver abusato, una ventina d'anni fa, di un chierichetto minorenne.
Tornando in Italia, c'è da segnalare un articolo, uscito ieri su Il Fatto, che dà il benservito ai teorici dei "casi isolati".
Tra arrestati, indagati e condannati sono circa 130 i casi di sacerdoti coinvolti in reati legati alla pedofilia e venuti alla ribalta delle cronache, soprattutto locali, negli ultimi due anni. Da Bolzano a Trapani, nelle città così come nei piccoli borghi, le procure italiane si sono ritrovate spesso a dover intraprendere indagini in cui erano coinvolti ecclesiastici e in cui le vittime erano giovani, spesso giovanissime. Un dato allarmante, se si tiene conto che è “solo la punta dell’iceberg”, come afferma l’avvocato Sergio Cavaliere, che ha documentato i 130 casi di pedofilia clericale. E ancor più allarmante se si pensa a quanto può essere stimato il “sommerso”, ovvero tutti i casi che non hanno avuto una eco mediatica ma soprattutto i casi che non sfociano in denuncia.
Articolo integrale qui.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il post sentenza
La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento