giovedì 29 aprile 2010

Anche Italo Bocchino ha capito cos'è il partito dell'amore



«Berlusconi mi ha chiamato la sera che dovevo partecipare a Ballarò. Aveva toni concitati e mi ha detto: 'Se vai, farai i conti con me. Dopo vedrai...'. Gli ho risposto - ha raccontato Bocchino - che non esiste in nessun partito democratico del mondo che il leader dica alla minoranza di non andare in televisione a spiegare le proprie posizioni. 'Ma quali posizioni, qua c'è solo una posizione', mi ha risposto. E poi: 'Io ti infilzo'». «Berlusconi - ha aggiunto il deputato finiano - commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano». «Possono toglierci tutti i posti di responsabilità che abbiamo - è l'avvertimento di Bocchino - ma continueremo a combattere la nostra battaglia dall’interno. I presidenti delle commissioni non sono in discussione, a meno che Berlusconi non decida altre epurazioni».

Ci vuole del tempo. Giorni, mesi, magari anni, ma viene il momento in cui tutti, chi prima e chi dopo, capiscono cos'è in realtà il "partito dell'amore" e cosa intende veramente il "capo" col termine "libertà" con cui ha chiamato il suo partito.

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