Il ministro Scajola (foto), uno dei grandi fautori del nucleare in Italia, dice che non si lascerà intimidire. Intimidire da cosa? Beh, pare che la procura di Perugia sia riuscita a ricostruire il percorso, su conti esteri, del denaro tramite il quale tale architetto Zampolini avrebbe acquistato una delle case ora di proprietà del ministro dello sviluppo economico.
Ora, a mio parere la cosa si potrebbe risolvere in un modo molto semplice. Facciamo un esempio. L'Enel mi manda una notifica per il mancato pagamento di una bolletta della luce del bimestre scorso, che io sono sicuro, invece, di avere pagato. Cosa faccio? Prendo la ricevuta, chiedo una mattinata di permesso dal lavoro e mi presento a uno sportello dell'Enel con la mia bella ricevuta per regolarizzare la mia posizione. Semplice, no?
Ecco, trasportate questo esempio al caso Scajola: quei cattivoni di magistrati lo accusano di avere acquistato una casa in nero e con soldi di provenienza illecita. Lui risponde che non si lascerà intimidire. Ma intimidire da chi? Se il ministro ritiene che i pm stiano prendendo un grosso granchio, cosa che pensiamo anche noi fino a prova contraria, ha un modo molto semplice per dimostrarlo. Si prende una mezza mattinata libera anche lui e fornisce i documenti e le carte che attestano la regolarità dell'acquisto del suo appartamento.
Possibile che una cosa così semplice non venga in mente a un ministro?
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