Oggi la rassegna stampa mattutina è particolarmente interessante e ricca di spunti. La maggior parte dei quotidiani ha aperto, com'era prevedibile, ricordando il primo anniversario del terremoto in Abruzzo.
Libero lo fa naturalmente a modo suo, utilizzando anche questa occasione, che dovrebbe essere solo di raccoglimento e omaggio alle vittime, per dare contro a chi da sempre gli sta sulle scatole. "Sciacalli sull'Aquila", è il titolone di apertura. E nel sottotitolo si legge: "Dipietristi e travaglini attaccano sul sisma e demoliscono la ricostruzione con bugie e dati falsi". Ora, non intendo certo entrare, almeno non oggi, nella diatriba su quello che fatto o non ha fatto il governo a L'Aquila. Chiunque legga questo post lo fa sicuramente utilizzando un computer connesso a internet, quindi ha già tutti e due gli strumenti che servono per capire, sapere e farsi una propria idea.
Quello che molto brevemente mi sento di aggiungere è che io non so cos'abbiano detto o fatto i "dipietristi" e i "travaglini", quello che so è che non possono aver detto alcunché sulla ricostruzione, per il semplice motivo che questa non è ancora cominciata. Una parte degli oltre 60.000 sfollati, infatti, sono stati sistemati nelle famose casette prefabbricate (le "new town"), un'altra parte è sistemata negli alberghi sulla costa, altri nelle caserme, altri a casa di amici o parenti, altri nelle proprie case dichiarate agibili. Ma non mi risulta che la ricostruzione vera e propria sia mai cominciata. Quindi non penso possano esserci dati (positivi o negativi che siano) in merito.
Libero prosegue poi citando le parole di Berlusconi, secondo il quale sempre i famosi "dipietristi" e "travaglini" vogliono infangare il lavoro che è stato fatto in Abruzzo. E aggiunge: "Napolitano lo difende e lo ringrazia". Lo difende e lo ringrazia? Dove? Quando? Io mi sono spulciato tutte le dichiarazioni rilasciate oggi da Napolitano ma non ho trovato niente che assomigli a una difesa o a un ringraziamento personale a Berlusconi. Vabbé...
Oggi vi faccio vedere anche la prima pagina de La Stampa, perché il quotidiano di Torino è stato uno dei pochi, anzi mi pare l'unico, a dare il risalto che merita a quella che è stata forse la dichiarazione più importante rilasciata da Napolitano. Voi sapete che uno degli aspetti più controversi emersi in seguito all'inchiesta sulla Protezione Civile, è il fatto che questo ente, a dispetto anche del nome, negli ultimi anni ha allargato a dismisura le sue competenze e il suo raggio d'azione, occupandosi anche di eventi e manifestazioni che con le emergenze hanno ben poco a che fare (mondiali di nuoto a Roma, ecc...). Ecco perché la frase - il "monito" lo chiama la Stampa - detta da Napolitano ("Bene la Protezione Civile ma operi solo nelle calamità") è importante e... scomoda; ecco il motivo per cui è stata ignorata quasi da tutti, specie dai giornali vicini al centrodestra. Bene ha fatto quindi La Stampa a dedicare il titolo d'apertura a questa dichiarazione.
E chiudiamo col mitico Giornale, il quale, rompendo la linea pro-Abruzzo intrapresa da tutti gli altri, rimane sulle questioni politiche nostrane. "Se Bossi presenta il conto", titola il noto quotidiano berlusconiano. Il riferimento è all'incontro che ci sarà stasera tra il senatùr e il cavaliere per decidere un po' come impostare la grande stagione delle riforme che sta per aprirsi. Come è noto, il "successo" del centrodestra alle regionali di domenica scorsa ha galvanizzato il premier, che ha visto questo risultato elettorale come un formidabile input per fare queste benedette riforme. Riforme che naturalmente riguarderanno fin da subito i temi da sempre a lui cari, a partire dalle famose intercettazioni e poi, a seguire, tutto quanto può essere utile per mettere i bastoni tra le ruote alla magistratura - qui non mi dilungo, ci dedicherò un altro post più dettagliato. Perché, quindi, "Bossi presenta il conto"? Molto semplice: perché Bossi ha detto che sarà disposto ad appoggiare i piani del cavaliere, in particolare giustizia e presidenzialismo, in cambio del suo stramaledetto federalismo fiscale con cui ci rompe le appendici pendule maschili ormai da una decina d'anni. Il ragionamento che fa Bossi è molto semplice: nel 2001 abbiamo appoggiato il governo Berlusconi, subendo anche molte proteste da parte di una certa componente dell'elettorato leghista, per riuscire a portare a casa questo benedetto federalismo fiscale; e adesso, a questo punto, indietro non si torna, pena perdere definitivamente la faccia.
Il problema, o se volete il paradosso di tutta questa vicenda, è che per ottenere questo, la lega è disposta ad appoggiare le peggiori nefandezze che Berlusconi sta per mettere in campo mascherate da riforme. Quelle sulle intercettazioni e il riordino della magistratura, in particolare, non sono nient'altro che una vera e propria disfatta per la giustizia, il diritto, e quella sicurezza che è da sempre battaglia primaria della lega. E i leghisti dove sono? Pronto? lo sentite il campanello? So che tra i miei lettori c'è qualcuno che vota Lega. E a quel qualcuno io domando: veramente siete disposti a barattare il federalismo fiscale con la disfatta del sistema giustizia in Italia?
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della sicurezza della vicina Italia non me ne curo molto se bisogna fare gli interessi di Berlusconi per fare quelli della Nazione Padana allora ben venga qualsiasi cosa pure la guerra atomica.
RispondiEliminaNon mi stupisce questa risposta.
RispondiEliminapuò anche non stupirti ma la verità è che esiste una padania da Torino a Venezia dalle alpi a Terni; passando per la toscana e le marche. una padania celtica, dalle tradizioni nord europee, una padania bagnata dal fiume Eridano.
RispondiEliminaIeri sera ho sentito alcuni passaggi degli scontri verbali durante la trasmissione "Ballarò", legati proprio alla ricostruzione in Abruzzo.
RispondiEliminaE' inegabile e sotto gli occhi di tutti, ed a meno di essere accecati da qualche bandiera o simbolo di partito, non ammettere il lavoro egregio fatto dal Governo e della Protezione Civile.
Le famose "New Town" hanno dato in pochi mesi, contro i molti passati dalle altre catestrofi, dei tetti e delle stanza calde a molti colpiti dal scisma.
Questi come avrete notato hanno assegnato la vittoria della Provincia dell'Aquila al Centro Destra, nonostante la strumentalizzazione del popolo delle Carriole.
http://latavernadiombra.blogspot.com/
non ammettere il lavoro egregio fatto dal Governo e della Protezione Civile
RispondiEliminaQui nessuno sta criticando quanto fatto dal governo. Si sta solo facendo notare che la famosa ricostruzione non è ancora cominciata. Tutto qua.