lunedì 5 aprile 2010

Gli scoop di Libero che fanno arrabbiare Philip Roth

Conoscete Philip Roth? Io no (e un po' mi vergogno per la mia ignoranza, prometto che leggerò subito qualche suo romanzo), almeno fino all'altro ieri. Poi l'ho conosciuto, ma non per aver letto nel frattempo qualche suo lavoro, ma perché in questi giorni è finito al centro di una di quelle storie che giorno dopo giorno contribuiscono a far grande l'Italia nel mondo. Breve riassunto.

In data 22/11/2009 il quotidiano berlusconiano Libero, diretto da quel simpaticone di Maurizio Belpietro (foto), pubblica, a firma del giornalista freelance Tommaso De Benedetti, un'intervista al grande scrittore. Uno scoop! Piccolo particolare: l'intervista in questione è totalmente inventata. Un fake insomma, come si usa dire in linguaggio informatico. Oppure una sòla, come si usa dire a Roma. In questa falsa intervista Philip Roth dice (anzi, no, glielo fa dire il "giornalista" che se l'è inventata) delle cose piuttosto cattivelle sull'operato e sulla persona di Obama; cose tipo: "Obama? Una grandissima delusione. Sono stato fra i primi a credere in lui, ad appoggiarlo, ma adesso devo confessare che mi è diventato perfino antipatico". La cosa poi finisce lì. Passa qualche mese e una giornalista del magazine Il Venerdi, l'inserto che esce settimanalmente abbinato a Repubblica, fa un salto negli states per intervistare Roth. Un'intervista vera, mica finta come quella di De Benedetti. Quasi per caso alla giornalista viene in mente - non l'avesse mai fatto - di chiedere ragione a Roth delle cose dette su Obama nella famosa intervista a Libero.

Philip Roth casca naturalmente dalle nuvole e nega di aver mai rilasciato quella intervista. "Ma io non ho mai detto una cosa del genere. E' grottesco, scandaloso. E' tutto il contrario di quello che penso. Non ho mai parlato con questo Libero, smentisca tutto". Poi, dopo una veloce ricerca in rete, Roth, tramite il suo agente, scopre che anche un altro scrittore americano, John Grisham, ha ricevuto lo stesso trattamento: intervista falsa inventata dal mitico De Benedetti e venduta a vari quotidiani. La cosa si gonfia (negli USA, qui da noi naturalmente non ne parla nessuno), tanto che cominciano a parlarne il New Yorker, con ben 4 articoli, e il Guardian in Inghilterra.

Nel frattempo l'intervista sparisce completamente dal sito di Libero (in origine era qui), ma non dalla mitica cache di Google. Piano piano la cosa diventa di dominio pubblico, anche se prevalentemente solo in rete. Qui ne parla ad esempio la Stampa, qui il Riformista, e anche tra i blog la cosa si diffonde (qui e qui Luca Sofri, e poi nonleggerlo, sanprecario e altri). E Belpietro? Niente da dire sulla figuraccia internazionale? Pare di no, per ora tace. Nessuna dichiarazione. Silenzio di tomba. Forse è meglio così.

6 commenti:

  1. non vedo che cosa ci sia di tanto strano. all'estero si meravigliano per cose che mi sembrano normali.

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  2. Questa mi mancava! Devo essere ingenua perché, pur sapendo bene che giornale è "Libero", non mi sarei mai aspettata nulla del genere.

    Che figure! Al posto del direttore e del giornalista che ha fabbricato il finto scoop, io mi nasconderei sotto a un mattone.

    Buona Pasquetta!

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  3. Buona Pasquetta anche a te! ;)

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  4. ah già dimenticavo

    buona pasquetta (celtica) a tutti!

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  5. o.O
    annamo bene... di sicuro un quotidiano di cui fidarsi... :-D

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