Non avevo intenzione di dedicare un post alla vicenda della liberazione di Omar Favaro, il responsabile, assieme alla sua ex fidanzata, ancora detenuta, di quello che è passato alla storia come il massacro di Novi Ligure. Inizialmente, infatti, avevo catalogato la notizia come una delle tante passate attraverso il feedreader di Google, senza darle particolare importanza. Poi, siccome il feed tornava ciclicamente man mano che le varie testate a cui sono abbonato pubblicavano la notizia, ho deciso di leggere alcuni di questi articoli.
E ho realizzato che effettivamente la cosa è abbastanza inquietante. Senza addentrarmi in particolareggiati e inutili dettagli tecnici, e senza scadere nei soliti, facili slogan tipo quelli che si trovano nei commenti in giro per la rete (qui ad esempio quelli dei lettori del Giornale), mi limito a constatare come effettivamente, se ci si pensa bene, la pena scontata dal ragazzo sia praticamente irrisoria. Si è partiti da 14 anni di reclusione definitiva (determinati dalla scelta del rito abbreviato), confermati in primo grado, Appello e Cassazione; poi, tra buona condotta, indulto (che è valso tre anni di sconto) e altri benefit, in pratica in cella è rimasto solo 9 anni.
Certo, se si guarda la cosa da un'altra prospettiva è vero, nel suo caso la pena detentiva è servita: Omar è sempre stato infatti un detenuto modello, ha studiato, si sta diplomando, ha trovato un lavoro, insomma pare aver messo la testa a posto. Quindi si può affermare con una certa sicurezza che, almeno in questo caso, il carcere ha assolto alla sua funzione riabilitativa, oltre che punitiva, prevista dalla Costituzione. Però rimangono alla fine sempre quei 9 anni; 9 anni di pena per un duplice omicidio che è ancora ricordato da tutti gli italiani per la sua efferatezza, beh, a me sembrano sinceramente pochini.
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Gia,più la fai grossa e meno paghi.
RispondiEliminaQuesto è l'esempio che viene dalla classe politica.
Per salvarsi il loro culo,salvano anche gli assassini.
Ciao Maurizio
rimango dell'idea che la certezza della pena è il miglior deterrente possibile...
RispondiEliminaSì, la certezza indubbiamente (e Dio solo sa quanto ce ne sarebbe bisogno oggi), ma anche la durata non è da sottovalutare.
RispondiEliminaOmar è stato considerato un burattino nelle mani di quel mostro della fidanzata, anche per questo ha preso una pena minore. Tenendo conto di tutti i numerosissimi benefici si è visto ridurre la pena di circa 5 anni e poco più.
RispondiEliminala cosa che mi inquieta è che se questa persona è veramente una sorta di burattino manipolabile, potrebbe trovare qualcuno che gli faccia fare qualsiasi cosa.
se è privo di volontà può fare il killer o magari trovare una donna che lo comandi a bacchetta o che lo inciti a rubare..
insomma un altro elemento asociale in circolazione.
fra un anno toccherà alla fidanzatina (come è stata affettuosamente definita dai giornali).
In quel caso si tratta di una persona senza freni inibitori che ha dimostrato di arrivare a sbudellare il fratello per i suoi fini.
Una persona così può fare qualsiasi cosa senza provare nulla.
Sarebbe ottima per la mafia. purtroppo ce la ritroveremo in giro in qualche talk-show e magari scriverà un po' di libri, come è capitato per ex brigatisti vari.
la morale è sempre la solita: in Italia più la fai grossa e più vieni premiato.
vedremo se fra qualche anno la troveremo in giro in città a firmare autografi..
di questi tempi mi aspetto di tutto.
Adal,
RispondiEliminala cosa che mi inquieta è che se questa persona è veramente una sorta di burattino manipolabile
hai fatto bene a mettere quel "se". Ai tempi del massacro è vero, Omar era sostanzialmente succube della volontà della fidanzata. Ma va anche detto che, già nelle ore successive al massacro è stato il primo, stando almeno a quanto si legge, a rendersi conto dell'effettiva gravità di quanto avevano combinato.
Da quel giorno sono passati 10 anni e può darsi quindi che nel frattempo sia tornato a posto. Naturalmente siamo sempre nel campo delle ipotesi.
il posto di questo tizio è la sedia elettrica, prima però ci penso io e me lo lavoro un po'. vedi che gli passa la voglia di scannare le persone.
RispondiEliminail posto di questo tizio è la sedia elettrica
RispondiEliminaDavvero? Vaglielo a dire a quelli del tuo governo, che nel 2006 hanno firmato con gioia, assieme al centrosinistra, l'indulto voluto da Mastella, col risultato di avergli abbuonato 3 anni di galera.
io ci credo poco al fatto che Omar sia cambiato e non mi pare che abbia ammesso le sue responsabilità visto che insieme a quel bel tipino della sua ragazza avevano incolpato degli extracomunitari senza pensarci due volte, simulando (male) un furto con scasso.
RispondiEliminaNon condivido comunque il giustizialismo fascista di giovanni anche se sarei per il carcere a vita o almeno per 30 anni di galera per omar e per la sua fidanzatina.
La signora erica, dottoressa in filosofia, avrebbe molto in cui riflettere su ciò che ha fatto, magari con una bella pala in mano.
ecco forse i lavori forzati gli potrebbero insegnare qualcosa.