Se saltate agli ultimi dieci minuti (ma la lezione è interessantissima nel suo complesso), più o meno dal minuto 50 fino alla fine, ascolterete Pievani dire alcune cose particolarmente interessanti a proposito di globalizzazione. Dal fenomeno della globalizzazione, e in particolare dalle tre ragioni principali che portano i vari movimenti no-global a scendere in piazza e protestare contro di essa, il filosofo-scienziato prende poi lo spunto per collegarsi, seguendo un certo ragionamento, alle estinzioni di massa che si sono succedute nel corso della storia della vita.
Le estinzioni di massa sono eventi caratterizzati dal fatto che in brevissimo tempo una grandissima quantità di specie, sia animali che vegetali, spariscono, si estinguono. L'esempio classico che si fa sempre in questi casi è la scomparsa dei dinosauri una sessantina di milioni di anni fa a causa del famoso meteorite che precipitò in quella zona in cui oggi si trova il Messico. Bene. Noi Homo sapiens siamo a nostra volta una causa di estinzione di massa, siamo un po' come quel meteorite. Da quando, circa novemila anni fa, abbiamo inventato l'agricoltura, siamo stati infatti direttamente responsabili dell'estinzione di quasi metà delle forme di vita presenti sul pianeta, e siamo inoltre la prima e unica specie apparsa sulla Terra che potrebbe volontariamente porre fine a sé stessa, semplicemente utilizzando il potenziale distruttivo dell'immenso arsenale a sua disposizione. Non sarebbe la fine della vita, la vita continuerebbe comunque e si svilupperebbe in altre forme e in altre storie. Sarebbe la nostra fine, e magari il pianeta si sarebbe tolto un fastidioso inciampo.
Grazie del video, lunghetto quindi me lo metto tra le cose da guardare, e soprattutto ascoltare.
RispondiEliminaTra l'altro l'audio non è neanche granché. Comunque la parte più interessante sono gli ultimi dieci minuti.
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