mercoledì 20 ottobre 2021

Olanda

I turni pomeriggio-sera sono micidiali, non passano mai. Le lancette dell'orologio sono come inchiodate, e allora la mente vaga. Mi è venuta in mente questa vecchia canzone di Ivan Graziani. È la storia amara di una delusione. Una volta le canzoni erano storie vere e proprie, con un inizio, uno svolgimento e un epilogo, e i cantautori erano dei narratori. I testi erano in un certo qual modo ricercati, non come i "quanto sei bella quanto sei gnocca oh oh" degli Sfera Ebbasta di oggi. L'assolo di chitarra che chiude il pezzo è forse uno dei più belli e struggenti di Ivan Graziani, le note sono come tagli di lame nella pelle.

Poi, con calma, arriveranno anche le dieci e mezza di stasera. 


12 commenti:

Sara ha detto...

Non confondiamo gli stracci con la seta!per carità, se ben lavorati fanno la loro figura, ma la qualità è quella che è.

Luigi ha detto...

Non conoscevo questa canzone, è bellissima.

Mariella ha detto...

Che bella canzone, grazie di averla postata💛

Andrea Sacchini ha detto...

Hai ragione, ma quelli come me, che cominciano ad avere una certa età, è inevitabile che facciano qualche confronto tra la "roba" di oggi e la musica di allora.

Andrea Sacchini ha detto...

È inserita in un album, Viaggi e intemperie, che è uno dei suoi capolavori.

Andrea Sacchini ha detto...

Grazie a te di averla ascoltata.
Ciao Mariella ;)

Sari ha detto...

Straordinario Ivan Graziani! E che chitarra... le ricordo con piacere le sue canzoni che anch'io cantavo solo per me.
Ciao Andrea, mi fa piacere se ti facciamo compagnia in questo orario di lavoro difficile.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, il turno 14:30 - 22:30 è lunghissimo, invece di otto ore sembrano sedici.
Comunque, sempre grande Ivan!

Ciao Sari.

Gas75 ha detto...

Prima di essere automunito mi spostavo da casa dei miei genitori a Bari, e viceversa, con i pullman Sita, e spesso, se c'era la radio accesa, dovevo rinunciare agli auricolari del mio lettore mp3 perché tanto non avrei sentito nulla.
In uno di quei viaggi sono certo di avere ascoltato questa canzone di cui però ignoravo il titolo. Ora so che mi basta venire qui per riascoltarla.
Graziani ha delle sonorità che sfiorano la delizia, poi qua c'è un assolo di chitarra quanto meno... interessante!

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, l'hai sentita sicuramente. Questo album uscì nel 1980 ed entrò in classifica, e alcune sue canzoni, come il capolavoro Firenze, che io ho rovinato qui, venivano programmate regolarmente dalle radio.

le occhiaie di g_g ha detto...

Ma che bella questa canzone.
I miei sono stati fan di Ivan Graziani in gioventù.
Mi ricordo le sue note per casa, ma non mi ricordo di aver mai ascoltato questa.

Andrea Sacchini ha detto...

È una canzone che ha il pregio di piacere subito, a un primo ascolto.

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