martedì 5 ottobre 2021

Il collasso della triade

Come forse qualcuno si sarà accorto, ieri è collassata per qualche ora la triade di servizi facenti capo a Zuckerberg: facebook, Instagram e Whatsapp. Non ho account né su facebook e né su Instagram, per cui della faccenda non mi è importato granché. Ho invece Whatsapp, che però uso molto poco; ci starò forse una decina di minuti al giorno, non di più. Diciamo che se non fosse stato per mia moglie e mia figlia non me ne sarei neppure accorto.

Il collasso della triade mi ha permesso di rendermi conto che, tutto sommato, godo ancora di un buon margine di autonomia da queste moderne schiavitù digitali, e penso che potrei addirittura sopravvivere a una loro improvvisa e definitiva dipartita. Forse mi troverei più in difficoltà se sparisse tutto ciò che ruota attorno al blog, ma per il resto...

5 commenti:

  1. L’unica vera preoccupazione è che ha mandato in tilt anche grande parte del mondo del lavoro, per il resto un po’ di digiuno dai social non può che fare bene.
    sinforosa

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    1. Sì, è così. Una larga parte del business aziendale e dell'economia passano di lì, oggi.
      Ciao, sinforosa.

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  2. Sì, forse migliorerebbe, ma nell'immediato credo che creerebbe le stesse crisi di astinenza tipici di tutte le sostanze che danno dipendenza.

    Ciao.

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  3. Manco me ne sono accorto: ho solo letto le notizie il giorno dopo. Ma sono della tua generazione, non di quella che è stata allevata a pane e socialcagate.

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    1. Tra l'altro alcuni studiosi ipotizzano che i social saranno nel dimenticatoio in una, massimo due, generazioni.

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