Mentre ieri tutti i giornali e tutti i telegiornali aprivano a caratteri cubitali con l'attentato terroristico a Tel Aviv, nessuno menzionava un'altra notizia altrettanto tragica: la caduta dell'ultimo ospedale ancora attivo nel nord della striscia di Gaza. Il giorno prima, infatti, l'esercito israeliano aveva bombardato e preso d'assedio l'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo ancora parzialmente operativo del nord di Gaza.
La giustificazione di Israele è sempre la stessa: al suo interno avrebbero trovato riparo alcuni terroristi di Hamas. È la giustificazione classica, risibile e che ormai sa di stantio, che viene sempre utilizzata quando si bombardano villaggi, quartieri, palazzine abitate da persone comuni, scuole, ospedali, campi profughi.
Ormai a Gaza i morti sono più di 50.000, massacrati direttamente dall'esercito israeliano oppure indirettamente tramite la distruzione sistematica di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, dal blocco di medicinali, cibo, acqua. Una popolazione intera sotto le bombe, presa per fame e malattie.
Pochi ne parlano. Si dà ipocritamente una enfasi smisurata a un attentato terroristico che ha prodotto un morto, si tace sul genocidio di una popolazione intera.
Netanyahu = criminale.
RispondiEliminaE il sistema mediatico-informativo-politico complice.
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