domenica 22 dicembre 2024

Il post sentenza

La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Comincia la Meloni: "Difendere i confini non può essere mai un crimine" scrive sui suoi social. Qualunque cosa voglia dire difendere i confini, un concetto mai chiarito compiutamente, non è vero che non può mai essere un crimine. Si tratta di una distorsione. Non è un crimine nel caso specifico OpenArms perché i giudici hanno ritenuto che la mancata indicazione di un porto sicuro non lo è (poi leggeremo le motivazioni). Ma non è un principio applicabile urbi et orbi. Vale, ripeto, per questo specifico caso.

Salvini: "La sentenza dimostra che una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa." 

Una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina, aggettivo, questo, totalmente insensato in questo contesto, non si fa tenendo una nave bloccata al largo per giorni, e lo dimostra il fatto che nel 2019, mentre Salvini si baloccava col blocco delle navi, il flusso non ha subito grosse variazioni e molti hanno continuato ad arrivare salvati da altre navi: Guardia costiera, Guardia di finanza, altre ong ecc., oppure per via autonoma, anche da altre strade, vedi rotta balcanica. E negli anni successivi al 2019, pur con andamenti alterni, i migranti sono sempre arrivati (nel 2023 abbiamo avuto il record di arrivi). Quindi non c'è alcuna politica seria nel blocco delle navi, è puro teatro, pura sceneggiata, messa in atto con lo scopo di indicare alle italiche genti un facile nemico, i migranti, e distrarle dai veri, immensi problemi che abbiamo all'interno del nostro paese: salari fermi da trent'anni, sanità allo sfascio, povertà dilagante, giustizia che non funziona, corruzione, evasione fiscale (aggiungere a piacere ciò che si vuole).

Ai tanti commentatori da tastiera che invece strillano al processo inutile, ai soldi buttati per niente e scemenze varie, l'ABC del diritto dice che non esistono processi inutili perché i processi servono appunto per stabilire una verità processuale, e questa verità processuale può definirsi in una sentenza di condanna o di assoluzione di un imputato. Non è che se un imputato finisce assolto allora il processo è stato inutile, ma è stato utile a stabilire la sua colpevolezza o la sua innocenza. Se si desse peso argomentativo al fatto che l'assoluzione di un imputato dimostra l'inutilità di un processo, tanto varrebbe smettere di farli e tana libera tutti. No, non è così che funziona, mi spiace.

E comunque c'è da notare come non ci sia mai un giudice comunista quando serve, mannaggia.

6 commenti:

  1. Caro Andrea avevo indovinato che Salvini sarebbe stato prosciolto.E ora chissà per quanto tempo continuerà a vantarsi.Concordo con il tuo pensiero.Buona domenica.Buone feste a te e ai tuoi cari,OLGA.

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  2. ... e comunque secondo me il fatto sussisteva eccome! C'era o meno una nave bloccata al largo?

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    1. Per i giudici nello specifico caso no, è per questo che sono curioso di leggere le motivazioni della sentenza.

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    2. Una scelta collegiale del governo e con la colpevolezza di tutta l'Unione Europea.
      Arrestare Salvini avrebbe aperto la strada alla fine della democrazia che già si trova gravemente malata.

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  3. Andrea non ho capito se questo Gravo è un troll o dice sul serio.
    Io opterei per la prima

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