giovedì 17 settembre 2009

Gloria e fama (da blogger)

Provate voi gestire un blog per renderlo uno spazio seguito! Se non fosse stato per le collaborazioni extra blog personale, dubito che avrei tenuto 2 anni e mezzo di attività giornalistica multimediale, meglio qualificabile come “passività“. Per questo temo che l’informazione libera e gratuita abbia i giorni contati. Soprattutto per i giornalisti blogger come il sottoscritto, i primi che scompariranno quasi del tutto senza bisogno di leggi bavaglio.

Rimarremo (o forse rimarrete) in pochi perché senza sponsor, senza soldi e un esercito di lettori a cottimo non si va da nessuna parte. Mantenere un umile blog come questo costa qualche centinaio di euro al mese, oltre che in apparecchiature e grattacapi. Che vanno dalle querele (ne ho un paio) ai computer che devono essere sostituiti. Uno dei miei si è guastato. Dovrò mettere mano al portafogli se vorrò continuare la libera professione di giornalista blogger. Appunto, se vorrò.

Piccola e amara testimonianza di Daniele, per il quale quella di blogger è una professione. Anche se ancora non sa per quanto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ho conosciuto il suo blog pochi mesi fa e ho letto ogni articolo. mi Spiace che si prenda un periodo di pausa. Ma del resto l'informazione libera è sempre meno libera. Si rischiano querele, denunce, processi..
o magari di fare la fine di Pecorelli.
e in futuro sarà pure peggio.

Andrea Sacchini ha detto...

>Ma del resto l'informazione libera è sempre meno libera

Sì, il suo caso mi pare la dimostrazione che chi vuole fare informazione per professione in maniera libera ha le sue grane. O ti fai assumere in un giornale, che comunque non è una cosa semplice, oppure ti danni per non fare la fame.

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