A Roma sta succedendo un certo casino perché pare che siano da oggi su strada le ronde nere, gruppetti di ispirazione di estrema destra con tanto di divisa attinente. Scrive Repubblica:
I primi volontari della Guardia Nazionale, meglio noti come 'Ronde nere' sono scesi in strada nella capitale questo pomeriggio. Tra loro ci sono la presidente dell'Msi (Movimento Destra Nazionale) Maria Antonietta Cannizzaro e uno dei promotori delle ronde, il presidente del Partito Nazionalista Italiano Gaetano Saya. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha richiesto l’intervento del questore e del prefetto “per evitare che la nostra città venga segnata dalle vergognosa pagliacciata delle ronde nere".
Alemanno, come è noto, non ha mai visto di buon occhio fin dall'inizio l'istituzione di queste benedette ronde, e adesso che a Roma sono su strada un pochino si incavola. Anche perché la legge prevede che questi signori che se ne vanno a zonzo per la nostra sicurezza devono obbligatoriamente appartenere a organizzazioni apolitiche e apartitiche. E infatti...
Altro versante: Treviso, una delle roccaforti della Lega. Un paese nel quale come minimo ci si aspetterebbe un boom di iscrizioni nel registro prefettizio appositamente istituito. E invece:
Ronde, tanto rumore per nulla. O, per usare le parole del procuratore Antonio Fojadelli, «è un problema più discusso che reale». Già, perchè dalla data della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto Maroni che le regolamenta, nessuna associazione a Treviso s’è ancora fatta avanti. Lo conferma il prefetto Vittorio Capocelli: «Nessuna richiesta pervenuta». Il decreto sicurezza prevede l’istituzione di un albo delle associazioni di «osservatori volontari, cittadini che potranno prestare attività di volontariato, gratuita e senza fini di lucro, con finalità di solidarietà sociale nell'ambito della sicurezza urbana».
Ma come? a Treviso delle ronde non frega niente a nessuno? Beh, se non sono notizie queste...
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