sabato 25 aprile 2009

Come si fa a spiegare la rete?



Vi è mai capitato di dover spiegare cos'è la rete a vostra nonna? Io penso che la maggior parte delle persone che ci hanno provato si sia arresa molto presto e abbia rinunciato (io non riesco a spiegarlo ai miei genitori...).

L'on. Carlucci, nell'incontro organizzato da altroconsumo.it il 23 aprile scorso alla Camera dei Deputati, incontro in cui si parlava anche del famoso decreto D'Alia, ha rivolto l'augurio che avete sentito qui sopra ad Alessandro Gilioli, blogger e giornalista de L'Espresso.

Nella stessa conferenza, se volete sorbirvela tutta è qui, sempre l'on Carlucci ha dichiarato di passare la maggior parte del suo tempo alla Polizia Postale a caccia di chi parla male di lei in rete (quindi regolatevi negli eventuali commenti).

Ecco, di fronte a una persona che ha verso internet questo tipo di approccio, come si fa a spiegarle cos'è? Come si fa a intavolare un dibattito serio e costruttivo, che sia possibilmente scevro da pregiudizi e idee precostituite? E' ovviamente impossibile.

In questi giorni - la stampa purtroppo non ne parla granché - si stanno prendendo in sede legislativa importanti decisioni per quel che riguarda gli assetti e gli sviluppi futuri della rete. Ecco, se lassù, come molti affermano, c'è qualcuno che ci guarda, speriamo che in questo particolare frangente butti un occhio da questa parte.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

del resto in dittatura criticare una persona o le istituzioni è reato.

lo era già ai tempi del fascismo

Maurizio Antonelli ha detto...

A me la cosa che non finirà mai di stupire e l'ignoranza e la cafoneria che caratterizza chi abbiamo in Parlamento.

Tecnicamente, se poi pensiamo che a legiferare su determinati argomenti sono persone che di questi argomenti sanno poco nulla... beh, siamo messi proprio bene.

andynaz ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
andynaz ha detto...

ma è la stessa Carlucci che sfrutta la pedofilia??

Andrea Sacchini ha detto...

>del resto in dittatura criticare una persona o le istituzioni è reato

Beh, se ti riferisci alla Carlucci, non penso che bazzichi in rete alla ricerca di chi critica, ma, come ha dichiarato lei stessa, chi insulta. Cosa sulla quale, tutto sommato, mi trovo abbastanza d'accordo. Bene le critiche, male gli insulti (anche se ammetto che alcune volte la tentazione può essere forte ^_^).


>A me la cosa che non finirà mai di stupire e l'ignoranza e la cafoneria che caratterizza chi abbiamo in Parlamento

Ignoranza? :-)


>ma è la stessa Carlucci...

Mmh... fammi pensare.

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