domenica 13 gennaio 2008

La facciamo la fiction?

In una intervista rilasciata a Pierluigi Diaco, Bobo Craxi, figlio dell'arcinoto Bettino, risponde così alla domanda se sia il caso o meno che si cominci a pensare a una fiction su suo padre:
“Concordo pienamente. La Rai ha il compito di pensare ad uno sceneggiato, ad un film, ad una docu-fiction che racconti la storia di mio padre. Mi pare evidente che insieme ad Aldo Moro, Bettino Craxi è stata sicuramente la figura più alta e più tragica dell’Italia del dopoguerra. Hanno fatto sceneggiati Rai su figure anche più banali di mio padre, mio auguro che RaiFiction accolga questo mio invito”.
Ora, per carità, una fiction oggigiorno non si nega a nessuno. Quello che un po' mi incuriosisce è cosa intende Bobo quando indica suo padre come "la figura più alta e tragica dell'Italia del dopoguerra" (avrei qualcosa da obiettare anche sull'accostamento a Moro, ma vabbè).

A me - opinione puramente personale - Craxi non è mai piaciuto. In particolare non ho mai digerito almeno due dei numerosi provvedimenti entrati in vigore sotto i suoi governi:
  • istituzione dell'amato/odiato 8 x 1000 (con tutti gli annessi e connessi)

  • attuazione, in fretta e furia, di quello che è passato alla storia come il "decreto Berlusconi" (dettagli qui)
Se a questo aggiungiamo tutto quello che (gli) è successo a partire dall'inizio di Tangentopoli, sono ancora più curioso di vedere quali saranno gli aspetti che (in caso il famoso film si faccia) più verranno messi in risalto della figura di Bettino.

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