martedì 31 dicembre 2024

Cosa ricorderò



Tra le cose peggiori che ricorderò di questo 2024 ci sarà il genocidio dei palestinesi. Sembra banale, scontato, ma non lo è se ci si pensa. È la prima volta nella storia umana che un esercito di una sedicente democrazia stermina scientemente un altro popolo nell'era dei social, quindi sotto gli occhi di tutti. E nessuno dice niente. Tutti fanno finta di niente. 

Pazienza i nostri governanti, ché lo sappiamo da che parte stanno, ma tutto tace anche dall'altra parte. Dov'è la Schlein? Ha mai detto una parola sul massacro dei palestinesi? Dove sono i Bonelli, i Conte? Dove sono tutti? Possibile che sia rimasto solo il papa a denunciare ciò che succede da più di un anno a Gaza? Possibile che nessuno neppure in Europa dica una parola? Dove sono i Macron, gli Scholz, i Sáncez, le Von der Leyen? Tutti sempre così solerti a riempirsi la bocca di diritti umani e a condannare Putin quando massacra civili in Ucraina, tutti così silenziosi quando Netanyahu massacra decine di migliaia di civili palestinesi, bambini, donne, anziani. Tutti così silenti mentre bombarda quartieri residenziali, ospedali, scuole, università, campi profughi. Tutti così silenti mentre fa morire bambini di freddo, di fame, di malattie; mentre uccide medici, infermieri, operatori dell'informazione sul campo (sono oltre 200 i giornalisti ammazzati da Israele da quando è iniziato il genocidio). Tutti cosi silenti mentre i soldati israeliani bloccano ai valichi i camion con cibo, medicinali, coperte, aiuti.

Tutti zitti. Coi pochi che osano dire qualcosa immancabilmente accusati di antisemitismo, un'accusa che prima di essere un'accusa è un insulto all'intelligenza e che serve a mascherare la falsa coscienza di chi la lancia. Il 2024 sarà ricordato dagli storici del futuro come l'anno del genocidio dei palestinesi, così come oggi ricordiamo il genocidio degli armeni, degli ebrei - sì, degli ebrei - e di tutti gli altri popoli massacrati nel corso della storia nell'indifferenza generale.

lunedì 30 dicembre 2024

Libri del 2024

Siamo quindi arrivati, bene o male, anche alla fine di quest'anno e, come faccio abitualmente, pubblico l'elenco delle letture che mi hanno tenuto compagnia durante questi 12 mesi. Si tratta di 86 titoli di cui 28 di saggistica, contrassegnati con "s", e i rimanenti di narrativa, contrassegnati con "n".

Di molti ho scritto qualche impressione qui, mentre gli elenchi relativi agli anni precedenti sono qui.

Approfitto di questo post per augurare a tutti buon 2025 e, soprattutto, buone letture. 


1) Il gioco delle opinioni - U. Galimberti (s)

2) Il guardiano del faro - C. Läckberg (n)

3) Uccidere il tiranno - Aldo Andrea Cassi (s)

4) La casa sul Bosforo - P. Selek (n)

5) L'evento - A. Ernaux (n)

6) Crepuscolo - K. Haruf (n)

7) Rose Madder - S. King (n)

8) Il talento del cervello - M. Matteoli (s)

9) Benedizione - K. Haruf (n)

10) I social network - G. Riva (s)

11) L'ultima missione di Gwendy - S. King (n)

12) L'educazione (im)possibile - V. Andreoli (s)

13) Stella Maris - C. McCarthy (n)

14) Modernità liquida - Z. Bauman (s)

15) L'allieva - A. Gazzola (n)

16) Memorie del sottosuolo - F. Dostoevskij (n)
 
17) Per te morirei e altri racconti perduti - F. S. Fitzgerald (n)
 
18) L'ordine del tempo - C. Rovelli (s)

19) La vita di chi resta - M. B. Bianchi (n)

20) Le correzioni - J. Franzen (n)

21) L'enigma della camera 622 - J. Dicker (n)

22) A pugni chiusi - M. Recalcati (s)

23) L'idiota - F. Dostoevskij (n)

24) Le 10 mappe che spiegano il mondo - Tim Marshall (s)

25) L'avversario - E. Carrère (n)

26) Orion - B. Bova (n)

27) America - F. Rampini (s)

28) L. A. Confidential - J. Ellroy (n)

29) Underworld - Don DeLillo (n)

30) Zero K - Don DeLillo (n)

31) I templari e la sindone. Storia di un falso - A. Nicolotti (s)

32) Un bastimento carico di riso - A. Giménez-Bartlett (n)

33) Il libraio di Selinunte - R. Vecchioni (n)

34) Mr. Mercedes - S. King (n)

35) Il fascismo non è mai morto - L. Canfora (s)

36) Tutti i particolari in cronaca - A. Manzini (n)

37) Chi perde paga - S. King (n)

38) Piano B. Cambiare vita è possibile - V. Teodonio (s)

39) Carrie - S. King (n)

40) Mattino e sera - J. Fosse (n)

41) Notturno - I. Asimov (n)

42) Ho mangiato troppa carne - L. Biagiarelli (s)

43) You like it darker - S. King (n)

44) Elogio dell'imperfezione - Rita Levi-Montalcini (s)

45) Colui che sussurrava nel buio - H. P. Lovecraft (n)

46) Dove finisce il fiume - C. Martin (n)

47) Appunti di un venditore di donne - G. Faletti (n)

48) Il futuro della democrazia - N. Bobbio (s)

49) Fine turno - S. King (n)

50) La meraviglia del tutto - P. Angela (s)

51) La vera storia del pirata Long John Silver - B. Larsson (n)

52) Razionalità - S. Pinker (s) 

53) L'usignolo - K. Hannah (n)

54) C'è del marcio in Occidente - P. Odifreddi (s)

55) Chiamatemi Cassandra - M. Gala (n)

56) L'uomo della pioggia - J. Grisham (n)

57) La democrazia americana - M. Bongiorno (s)

58) Uomini nudi - A. Giménez-Bartlett (n)

59) Apeirogon - C. McCann (n)

60) Fidati di me - H. Coben (n)

61) La vita s'impara - C. Augias (s)

62) Gli otto peccati capitali della nostra civiltà - K. Lorenz (s)

63) Secondo chance - J. Patterson (n)

64) In principio era il male - Raccolta di racconti horror di autori vari (n)

65) Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale - B. Han (s)

66) Nives - S. Naspini (n)

67) Cecità - J. Saramago (n)

68) L'ospite del mistero - N. Prose (n)

69) Attraverso la notte - E. Sloane (n)

70) La ragazza tedesca - A. L. Correa (n)

71) Le notti di Salem - S. King (n)

72) Il signore degli Anelli - J. R. R. Tolkien (n)

73) Un animale selvaggio - J. Dicker (n)

74) Eghena - W. Protti (n)

75) Il predicatore - C. Läckberg (n)

76) Il mondo è una prigione - G. Petroni (n)

77) Tutti i mondi possibili - T. Pievani (s)

78) Sillabario di genetica per principianti - G. Barbujani (s)

79) La tempesta perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di consumatori - J. O. Lundqvist (s)

80) Sotto la pelle del mondo - D. Fabbri (s)

81) Mucchio d'ossa - S. King (n)

82) Onda d'urto - C. Cussler (n)

83) Il presagio - Anne Holt (n)
 
84) Croci sul muro - M. Montecino (n)

85) In God we trust. Religioni e religiosità americane - D. Bilotti, G. Macrì (s)

86) Le donne del club omicidi - J. Patterson (n)

sabato 28 dicembre 2024

Cecilia Sala

La frase ricorrente sui social, ma anche fuori, riguardo alla vicenda di Cecilia Sala è, pur con varie sfumature, che se l'è cercata. Un classico. È successo per la speleologa intrappolata sottoterra nel bergamasco un paio di settimane fa, per i due sfortunati alpinisti sul Gran Sasso e si potrebbe continuare. Al "se l'è cercata" segue immancabilmente "chi paga?" per i soccorsi. Ai latori di queste domande, ovviamente, non vale neppure la pena rispondere. 

Per quanto riguarda Cecilia Sala, invece, spero che venga quanto prima liberata e restituita ai suoi affetti, anche se scrive per Il Foglio, giornale che non utilizzerei neppure per incartare il pesce. Sembra incredibile dover puntualizzare questa cosa, ma leggendo i commenti sui social alla vicenda, si scopre come sia purtroppo necessaria. 

Prima vengono la persona e i suoi diritti, poi ciò che scrive, pensa o dice, sul quale si può concordare oppure no. Nel (quasi) 2025 occorre ancora spiegare queste cose.

venerdì 27 dicembre 2024

Come vengono raccontate le notizie

 


Nella notte di Natale, mentre secondo la tradizione un bambino nasceva, altri morivano di freddo in una tenda a Gaza. A questa tragedia va aggiunto il modo in cui è stata raccontata dai vari tg1, tg2 ecc. 

E niente, pensavo a quanto sarebbe diversa la società se le persone non venissero raggirate continuamente da un sistema informativo parziale, tendenzioso, distorto e asservito alle posizioni del governo di turno. 


domenica 22 dicembre 2024

Il post sentenza

La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Comincia la Meloni: "Difendere i confini non può essere mai un crimine" scrive sui suoi social. Qualunque cosa voglia dire difendere i confini, un concetto mai chiarito compiutamente, non è vero che non può mai essere un crimine. Si tratta di una distorsione. Non è un crimine nel caso specifico OpenArms perché i giudici hanno ritenuto che la mancata indicazione di un porto sicuro non lo è (poi leggeremo le motivazioni). Ma non è un principio applicabile urbi et orbi. Vale, ripeto, per questo specifico caso.

Salvini: "La sentenza dimostra che una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa." 

Una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina, aggettivo, questo, totalmente insensato in questo contesto, non si fa tenendo una nave bloccata al largo per giorni, e lo dimostra il fatto che nel 2019, mentre Salvini si baloccava col blocco delle navi, il flusso non ha subito grosse variazioni e molti hanno continuato ad arrivare salvati da altre navi: Guardia costiera, Guardia di finanza, altre ong ecc., oppure per via autonoma, anche da altre strade, vedi rotta balcanica. E negli anni successivi al 2019, pur con andamenti alterni, i migranti sono sempre arrivati (nel 2023 abbiamo avuto il record di arrivi). Quindi non c'è alcuna politica seria nel blocco delle navi, è puro teatro, pura sceneggiata, messa in atto con lo scopo di indicare alle italiche genti un facile nemico, i migranti, e distrarle dai veri, immensi problemi che abbiamo all'interno del nostro paese: salari fermi da trent'anni, sanità allo sfascio, povertà dilagante, giustizia che non funziona, corruzione, evasione fiscale (aggiungere a piacere ciò che si vuole).

Ai tanti commentatori da tastiera che invece strillano al processo inutile, ai soldi buttati per niente e scemenze varie, l'ABC del diritto dice che non esistono processi inutili perché i processi servono appunto per stabilire una verità processuale, e questa verità processuale può definirsi in una sentenza di condanna o di assoluzione di un imputato. Non è che se un imputato finisce assolto allora il processo è stato inutile, ma è stato utile a stabilire la sua colpevolezza o la sua innocenza. Se si desse peso argomentativo al fatto che l'assoluzione di un imputato dimostra l'inutilità di un processo, tanto varrebbe smettere di farli e tana libera tutti. No, non è così che funziona, mi spiace.

E comunque c'è da notare come non ci sia mai un giudice comunista quando serve, mannaggia.

venerdì 20 dicembre 2024

Rifarei tutto

Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente spessissimo da chiunque e a ogni latitudine, denota poca intelligenza mista a immaturità. Quando si fa notare a chicchessia un possibile errore, un atteggiamento maturo presupporrebbe una analisi di ciò che si è fatto, e da lì si partirebbe per vedere se effettivamente sarebbe stato possibile fare diversamente, magari meglio.

Si chiama capacità di autoanalisi, autocritica, autovalutazione, chiamatela come vi pare; atteggiamento indice appunto di grande intelligenza.

La frase "Rifarei tutto" qualifica in questo senso chiunque la pronunci.

giovedì 19 dicembre 2024

Col senno di poi


Nessuna certezza, ovviamente, ma se si fosse dato retta ai tanti che fin dall'inizio avevano capito l'entità dei rapporti di forza tra le due parti e si erano spesi fin da subito per agevolare una soluzione diplomatica, quella diplomazia che oggi invoca perfino Zelensky, forse ci saremmo risparmiati centinaia di migliaia di morti e la distruzione di un paese intero. Ma, è noto, la storia non si fa coi se.

(Accuseranno anche Zelensky di filo-putinismo, adesso?)

Scripta ludus (il vincitore)

Ricordate il concorso organizzato da Luz Scripta ludus di cui avevo accennato qui? Abbiamo il vincitore. :-)

Memoria

Mi sono accorto che di tutti i libri che leggo in un anno, di almeno metà di essi non ricordo nulla. Se scorro l'elenco dei titoli, i saggi sono quelli che maggiormente ricordo, mentre quelli che dimentico di più sono i romanzi. Non necessariamente perché non mi sono piaciuti, ma probabilmente perché la memoria non riesce a tenere tutto e trattiene solo ciò che per piacevolezza ha superato il resto.
Dal prossimo anno, oltre a segnare il titolo di ogni libro voglio scrivere qualche nota qua e là, fare una specie di sinossi e poi vedere alla fine cosa succede.

(In realtà l'unica soluzione sarebbe tornare ad avere la memoria di quando avevo vent'anni, ma temo non sia fattibile.)

mercoledì 18 dicembre 2024

20 miliardi

Ce lo chiederà Trump (anzi, ce l'ha già imposto prima ancora di insediarsi alla Casa Bianca), perché vedi mai che qualcuno voglia attaccarci come fece Hamas con Israele il 7 ottobre, dice Crosetto (non ridete, l'ha detto davvero).

Secondo Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, arrivare al 2,5% del PIL significa un esborso per le casse dello stato di circa 20 miliardi di euro, che devono essere trovati possibilmente entro luglio, quando ci sarà il prossimo vertice Nato.

Non riusciamo a trovare soldi per lo stato sociale (pensioni, stipendi, sanità, scuole, trasporti ecc.), abbiamo il terzo debito pubblico del mondo, 4,5 milioni di persone ogni anno rinunciano alle cure per mancanza di soldi e le persone in povertà in Italia sono oltre 5 milioni, però 20 miliardi entro luglio da qualche parte li rimedieremo. D'altra parte i soldi per gli armamenti (loro dicono per la difesa, fa più figo e impressiona di meno) si trovano sempre.

lunedì 16 dicembre 2024

Angela Merkel

Ho guardato su youtube l'intera intervista che Fabio Fazio ha fatto ieri sera a Angela Merkel. Indipendentemente dal giudizio politico sui lunghi anni del suo cancellierato, giudizio che io non sono ovviamente in grado di dare, e pur non essendo d'accordo con alcune cose che ha detto, non si può non notare l'immenso divario tra una statista e una cazzara da bar. 

Il termine statista nel caso della signora Merkel non è adoperato alla leggera, ma nel suo senso più vero e ampio, che significa avere una visione politica di lungo periodo e non limitata alle prossime elezioni, significa senso delle istituzioni, rispetto delle medesime; tutte peculiarità che nel caso della ex cancelliera vanno ad aggiungersi a una grande cultura, in particolare scientifica. 

Angela Merkel, ha spiegato infatti Fazio, è laureata in fisica con una tesi dal titolo "Il calcolo delle costanti di velocità delle reazioni elementari degli idrocarburi semplici". Qui c'è stato un simpatico siparietto tra i due, con Fazio che ha ammesso candidamente di non capire neppure il significato del titolo e l'ex cancelliera che si è offerta di illustrarglielo sinteticamente. Molto interessante anche il passaggio in cui Angela Merkel ha spiegato quanto le sia servita una formazione scientifica in politica, cosa che uno non penserebbe mai. 

Se il termine statista è quindi per la signora Merkel particolarmente azzeccato, la locuzione cazzara da bar è altrettanto azzeccata per la signora a capo del governo qua da noi. Poche ore prima che andasse in onda la trasmissione, infatti, quindi prima che la signora Merkel parlasse di fisica e di politica vera, da un palco al Circo massimo una ben più sguaiata signora arringava la folla strillando che se i centri in Albania non funzionano è colpa dei giudici. Ovviamente comunisti. 

Per dire l'abisso.

domenica 15 dicembre 2024

Adeguamenti

Per ora, dopo il casino successo da quando la notizia è di dominio pubblico, è tutto fermo e se ne parlerà di nuovo la prossima settimana, ma se il famoso adeguamento degli stipendi dei ministri non parlamentari a quelli dei parlamentari dovesse essere approvato temo che il boomerang in termini di consenso avrebbe un certo impatto.

Si sta parlando infatti, secondo quanto scrive il Sole24Ore, di un aumento di stipendio di 7193,11 euro così suddivisi: 3.503,11 euro della diaria che spetta a deputati e senatori e 3.690 euro di rimborsi per l’esercizio del mandato. Ai 7.000 e più euro vanno sommati altri 1.200 euro per le spese telefoniche e i rimborsi di viaggi. Che si sommano, naturalmente, ai 10.435 euro lordi di partenza. I membri del governo coinvolti sono 18 di cui 8 ministri e 10 sottosegretari.

Se la ratio dell'emendamento è quello di fare in modo che tutti i ministri e i sottosegretari abbiano lo stesso stipendio, principio che può anche avere una sua logica, non si capisce perché l'adeguamento non sia stato verso il basso invece che verso l'alto. Sarebbe bastato adeguare gli stipendi degli eletti a quelli dei non eletti. Questo naturalmente in un mondo immaginario, non certo in quello reale. Figurarsi.

Rimane lo sconcerto nel vedere ancora una volta il livello di spudoratezza delle nostre classi dirigenti, spudoratezza unita al totale scollamento con la società. Una classe dirigente che avesse un minimo di sensibilità e di contezza del mondo reale, prima di partorire una cosa del genere avrebbe detto: abbiamo aumentato le pensioni minime di 1,8 euro al mese, agli infermieri abbiamo dato 7 euro in più, ai medici 17, abbiamo dato alcune briciole agli insegnanti (gli insegnanti italiani sono quelli con gli stipendi più bassi d'Europa), gli stipendi in Italia sono fermi da 30 anni mentre (dati Istat) la povertà dilaga e più di cinque milioni e mezzo di persone non riescono a mettere insieme il pranzo e la cena.

Ecco, di fronte a tutto questo, una classe dirigente con un minimo di sensibilità ci avrebbe pensato tre volte prima di aumentarsi uno stipendio che la stragrande maggioranza degli italiani non avrà mai. Invece loro no. Loro stanno nel loro mondo, sul loro pianeta personale, totalmente indifferenti a tutto il resto, perfettamente consci del fatto che dopo un po' di casino tutto cadrà nel dimenticatoio, ché le italiche genti sono da tempo abituate a ingoiare di tutto.

sabato 14 dicembre 2024

Cittadinanza (e provocazioni)

La cittadinanza italiana concessa dal governo a Javier Milei, balzato agli onori delle cronache tra le altre cose per la campagna elettorale con la motosega (per dire il tipo), dal punto di vista formale è ineccepibile, visto che il presidente argentino ha i nonni di origine calabrese e quindi è rispettato il principio cardine dello ius sanguinis. Sulla valenza mediatica e di opportunità di tale operazione, invece, qualcosa da dire ci sarebbe, specie se si considera che tante altre persone nate e residenti all'estero con avi italiani non ottengono la cittadinanza con la stessa velocità e solerzia con cui il governo l'ha concessa a Milei.

Magari qualcosa si può anche dire sul corto circuito che si crea pensando che Milei con la cultura italiana non c'entra niente (probabile che non sappia neppure trovare l'Italia su una cartina) mentre centinaia di migliaia di ragazzi nati e cresciuti qui, che parlano e conoscono l'italiano meglio di lui, per ottenere la cittadinanza devono attraversare un'odissea. Ma figurarsi se a Meloni e soci di questo importa qualcosa.

Video

Come forse qualcuno dei miei 32 lettori saprà già, trascorro molto tempo sul tubo per seguire lezioni e conferenze di vari personaggi legati al mondo della scienza, della storia e della cultura in generale (d'altra parte ognuno ha le sue perversioni :-)). Ne segnalo qui di seguito alcuni che in questi giorni ho trovato oltremodo interessanti. 

Qui c'è una bellissima lezione di Dario Fabbri sul legame che esiste tra Guelfi, Ghibellini, Sassoni e Bavaresi. Qualcuno, immagino, potrebbe chiedersi cosa c'entrino i toscani del XIII secolo coi tedeschi. Beh, dal punto di vista delle dinamiche sociali c'entrano eccome, ma ovviamente non mi dilungo, se a qualcuno la cosa interessa può seguire il video. (Piccola nota a margine: ho imparato un sacco di cose sulla storia della Germania, compresi i reali motivi che hanno provocato la nascita del nazismo, che non conoscevo e che mi hanno stupito.)

A questo link, invece, trovate un breve video in cui il grande Giacomo Moro Mauretto spiega dal punto di vista evoluzionistico a cosa serve il sonno. Sì, vabbe', a grandi linee lo sappiamo più o meno tutti, se non altro per esperienza diretta. Ma dal punto di vista meramente evolutivo, perché tutti gli esserei viventi del pianeta dormono? Perché l'evoluzione ha "inventato" il sonno? Questo video dura meno di 10 minuti, quindi è usufruibile anche da chi va di fretta :-)

Qui, e chiudo, c'è una bellissima presentazione dell'antropologo e genetista Francesco Cavalli-Sforza chiamata L'inganno delle religioni. Il titolo non deve trarre in inganno. L'autore presenta infatti il suo libro omonimo in cui non si mettono in discussione i vari credo che legittimamente ognuno può seguire, ma, oltre a fare una storia delle religioni e dei motivi antropologici per cui l'essere umano da quando ha messo piede sulla terra ha sentito il bisogno di inventarsi divinità, spiega come le grandi religioni organizzate e strutturate hanno influito sull'evoluzione sociale degli esseri umani. Una lezione splendida.

venerdì 13 dicembre 2024

Mentalità di guerra

Dice il neo segretario della Nato che dobbiamo passare a una mentalità di guerra, che vuol dire dedicare una quota maggiore delle nostre spese agli armamenti. Non perché ci siano minacce imminenti, precisa Rutte, ma perché in futuro non si sa mai. 

Passare a una mentalità di guerra fa sorridere, se ci si pensa, dal momento che noi siamo da quasi tre anni, da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, in una mentalità di guerra. A qualcuno risulta per caso che ci siamo approcciati al conflitto in altro modo? A me no. A qualcuno risulta che ci si sia spesi in tutti i modi per trovare una via negoziale al conflitto? A me no. D'altra parte è stato lo stesso Boris Johnson ad ammettere - la notizia è passata praticamente inosservata - in un podcast del Telegraph che in Ucraina l'Occidente sta combattendo una guerra per procura alla Russia e che "Siamo moralmente responsabili della situazione. Abbiamo contribuito a creare questo incubo".

Quindi non si capisce di cosa si preoccupi Rutte, dal momento che in una mentalità di guerra ci siamo sempre stati.

martedì 10 dicembre 2024

Messaggi

 


Il messaggio che vuole fare passare il governo mi sembra chiaro: te ne sei fregato di proteggere te stesso e gli altri, specie i più fragili (anziani, immunodepressi, persone con patologie)? Hai sul tema vaccini la stessa competenza di Red Ronnie o di qualsiasi cazzaro da bar? Bene, per noi sei a posto, sei dei nostri.

D'altra parte non è un mistero che gran parte dell'elettorato di questo governo afferisca da sempre a posizioni antiscientifiche e di delegittimazione di chi ha competenze.

Piuttosto sarebbe interessante che la signora Meloni illustrasse i motivi che hanno indotto il suo governo a cancellare le multe ai novax (oltre a quello, palese, di lisciare loro il pelo): pensa che la gente non si sarebbe dovuta vaccinare? Chi si è vaccinato ha sbagliato? Il governo è in difficoltà e tenta di raccattare qualche briciola rimestando nel torbido di quegli ambienti lì? Sarebbe anche interessante che Meloni spiegasse come intenderà agire quando arriverà la prossima pandemia, riguardo alla quale non è più questione di "se" ma solo di "quando" (l'aviaria è in pole position): introdurrà un obbligo vaccinale? Si limiterà a consigliarli? Dirà "fate quel cavolo che vi pare"?

Così, giusto per avere un'idea.

lunedì 9 dicembre 2024

Fischi


I fischi e i "buuuu" che sono stati lanciati alla soprano russa Anna Jur'evna Netrebko al termine della prima alla Scala sono un sintomo eloquente della stupidità dei tempi in cui viviamo. Uno dei tanti.

Anna Netrebko iniziò a lavorare pulendo i pavimenti del teatro Mariinskij di San Pietroburgo per pagarsi gli studi di canto, finché fu notata dal direttore dello stesso teatro, che capendone le potenzialità ne divenne mentore e contribuì ad aprirle la strada alla notorietà e al successo. Se andate su Wikipedia, la parte dedicata a ciò che ha fatto nel campo della musica lirica, del cinema e dei riconoscimenti a livello mondiale ricevuti occupa una pagina intera.

Però i cretini fanno buuuu perché è di origini russe.

domenica 8 dicembre 2024

Fra la via Emilia e il West

 


Ieri sono andato al cinema a vedere Tra la via Emilia e il West, la trasposizione su grande schermo dello storico concerto che Guccini tenne nel giugno del 1984 in piazza Maggiore, a Bologna, per celebrare i suoi primi 20 anni di carriera. 

Ci sono andato per poter dire "c'ero anch'io!" e per ritrovare qualche traccia dei miei 14 anni.

giovedì 5 dicembre 2024

Scripta ludus

La bravissima Luz, che gestisce un blog estremamente interessante in cui si parla di libri e letteratura, ha ideato questa cosa. Ho partecipato, invogliato anche dal fatto che una volta scrivevo racconti. Segnalo questa bella iniziativa in caso qualcuno dei miei 32 lettori voglia partecipare. Secondo me potrebbe venire fuori qualcosa di bello.

Alle origini del culto di King

È un periodo che scrivo poco. Non ne ho voglia. Gli avvenimenti del mondo si succedono a ritmo forsennato e a me verrebbe voglia di commentarli tutti, ma a che pro? Quale sarebbe il valore aggiunto di un mio commento in una rete internet dove tutti commentano e scrivono su tutto? Quindi lascio perdere. Però leggo molto: riviste, libri. Quando non lavoro, ovviamente. 

In questi giorni sto divorando Mucchio d'ossa, uno dei tanti romanzi di King che inchiodano alle pagine, quei libri che tu sei in giro per casa e ogni tanto, mentre fai le tue cose, butti l'occhio per controllare che il tomo sia sempre nelle vicinanze in modo da poterlo riaprire mentre magari bolle l'acqua per il tè.

Non è una prerogativa solo di King, eh, sono tanti gli scrittori che scrivono storie che catturano, ma a mio giudizio lui è una spanna sopra gli altri. Perché? Un po' lo spiega Loredana Lipperini in questo bellissimo articolo. Mi piace Loredana Lipperini. L'estate scorsa andai a una sua conferenza a San Mauro Pascoli e rimasi sorpreso dall'accostamento che fece tra il fanciullino pascoliano e il modo di King di narrare l'infanzia e l'adolescenza. Alla fine mi resi conto che il paragone non era affatto irriverente come a prima vista potrebbe sembrare. Tutt'altro.

Per quanto mi riguarda, il culto per King nasce, tra gli altri, dal fatto che scrive (quando è in vena, ovviamente; ha anche pubblicato libri dimenticabili) storie da cui è difficile staccarsi. Tutto qua. E nella vita abbiamo bisogno anche di questo.

Torno a Mucchio d'ossa.

lunedì 2 dicembre 2024

Storture

L'amministratore delegato (ex) di Stellantis, Carlos Tavares, dopo quattro anni alla guida del secondo produttore europeo di automobili si è dimesso anticipatamente per motivi non ancora ben chiari, alla base dei quali molti insinuano ci siano i risultati pessimi ottenuti dall'azienda nell'ultimo anno e mezzo. Lo stipendio del manager era di circa 40 milioni di euro all'anno e la buonuscita con cui Stellantis lo liquiderà sarà di 100 milioni di euro. Ecco, direi che se si è in cerca di buoni argomenti immediatamente spendibili per illustrare le storture del capitalismo si può partire da qui.

domenica 1 dicembre 2024

Sotto la pelle del mondo



Finito. Veramente interessante. Una chiave di lettura diversa e sicuramente originale degli avvenimenti del mondo di questi ultimi anni; dalla fine della "pax americana" (motivo principale del proliferare di conflitti in molte parti del mondo) al vero volto dell'Iran; dal dipanarsi della guerra israelo-palestinese ai veri motivi della Brexit, fino a un impietoso sguardo alla storia del paese più ignavo e anziano del pianeta: l'Italia.

Un modo diverso, basato più sulla psicologia collettiva dei popoli che sugli approcci leaderistici tipici della nostra pedagogia, di leggere i fatti del mondo. Uno dei saggi più belli letti quest'anno.

sabato 30 novembre 2024

Col senno di poi

L'Ucraina è sfinita, come titola anche Internazionale di questa settimana, tanto che Zelensky pur di arrivare a una pace è adesso disposto a negoziare accettando per la prima volta di lasciare alla Russia i territori conquistati da quest'ultima, per tentare poi di riacquisirli col tempo per via diplomatica.

Ecco, col senno di poi, non avevano ragione i tanti che chiedevano fin dall'inizio di imboccare la via negoziale a scapito di quella bellicista, fortemente e incessantemente perseguita dalla Nato a partire dal fallimento dei negoziati di Istambul del marzo 2022? Se si fosse fatto ogni sforzo per negoziare non si sarebbe risparmiata la distruzione dell'Ucraina e un milione di morti tra soldati russi e ucraini? E per cosa? Per arrivare alla fine alle medesime conclusioni.

giovedì 28 novembre 2024

2 x 1000

Da quando il 2 x 1000 esiste io non l'ho mai dato a nessuno. Se il tentativo dei partiti di aumentarsi alla chetichella la paghetta non fosse stato bloccato ieri da Mattarella, dal prossimo anno il mio inoptato sarebbe invece andato ai partiti "in proporzione alle scelte espresse", che è lo stesso meccanismo truffaldino di attribuzione dell'8 x 1000 con cui la chiesa cattolica incamera quasi un miliardo di euro all'anno.

Il lato triste di questa vicenda è che il tentativo di modificare il meccanismo di attribuzione del 2 x 1000 è figlio del centrosinistra e del centrodestra insieme, nel senso che la modifica era stata scritta da PD e AVS e la stesura definitiva riformulata dal governo, segno che quando si ha a che fare col vil denaro le distanze ideologiche si annullano. Con la versione attuale di attribuzione del 2 x 1000 i partiti, complessivamente, incamerano circa 23 milioni di euro all'anno; se fosse passata la nuova versione il gettito sarebbe salito fino a 40 milioni di euro.

Mattarella ha bloccato l'emendamento anche per l’impatto negativo che avrebbe sulle finanze pubbliche e sulle libere scelte dei cittadini riguardo all’uso dei soldi pubblici. In sostanza, dice Mattarella, se il contribuente sceglie di non destinare niente ai partiti, questi non possono prendersi comunque i suoi soldi. Sarebbe auspicabile una presa di posizione così ferma anche per l'8 x 1000, ma sappiamo tutti che lì si andrebbe su un terreno minato molto pericoloso.

Per ora accontentiamoci.

mercoledì 27 novembre 2024

Occhio per occhio

Mi sembra che l'avvocato di Filippo Turetta si sia lanciato in due imprese che definire ardue è un eufemismo. La prima è tentare di smontare la premeditazione per evitare l'ergastolo al suo assistito, la seconda tentare di fare passare il concetto che il carcere ha finalità rieducative, non punitive.

Per quanto riguarda la prima, se i fatti si sono svolti come li hanno raccontati le cronache temo che sarà molto difficile ottenere successo, e perorare la causa dicendo che il Turetta è incapace di pianificare qualsiasi aspetto della sua vita di tutti i giorni e quindi figurarsi un omicidio, non mi sembra la migliore delle argomentazioni. 

Per quanto riguarda la seconda, viviamo in un paese in cui il sentimento prevalente si rifà al biblico occhio per occhio, dente per dente. Questo in generale, figurarsi in occasione di omicidi efferati come è stato quello di Giulia Cecchettin. In linea di principio l'avvocato ha ragione, dal momento che la nostra costituzione inquadra il carcere come un luogo di rieducazione e non di punizione, ma probabilmente non lo sa nessuno. E comunque, come sentimento collettivo, prevale sempre l'occhio per occhio, dente per dente.

Vedremo come andrà a finire.

martedì 26 novembre 2024

La faida

La faida tra Conte e Grillo ricorda un po' l'uccisione del padre nel complesso edipico. L'uccisione del padre è appunto, simbolicamente, il rito che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Per restare un po' nella metafora è quindi un po' come si i pentastellati facessero il salto nell'età adulta liberandosi del padre, cioè il loro fondatore Beppe Grillo.

Il quale padre, naturalmente, non ci sta proprio a essere fatto fuori. A maggior ragione a essere fatto fuori da un signore, Giuseppe Conte, che è stato creato da Grillo stesso e che fino a pochi anni fa era un perfetto signor nessuno. È la creatura che si ribella al creatore, da un certo punto di vista.

Quando i 5 stelle nacquero, ormai una quindicina d'anni fa, non mi dispiacevano. Erano portatori di istanze su ambiente, diritti, giustizia sociale, redistribuzione del reddito e altre cose con cui mi trovavo in sintonia. Anche questo loro iniziale dichiararsi qualcosa di diverso dal sistema partitico a cui eravamo abituati mi piaceva. In quei primi anni ricordo di averli anche votati, una o due volte.

Poi lo scorrere del tempo ha portato a una loro lenta ma costante omologazione a quel sistema che dichiaravano di voler combattere, tanto che nel corso degli anni hanno appoggiato più o meno tutti i governi che si sono succeduti dalla caduta di Berlusconi in qua. Immagino che per i grillini della prima ora la goccia che ha fatto definitivamente traboccare il vaso sia stato l'appoggio al governo Draghi.

Oggi i 5 stelle sono più o meno un partito come gli altri e la costituente di questi giorni è servita a demolire gli ultimi rimasugli di quella originalità da tempo ormai logorata. Per completare l'opera rimane da fare fuori il padre, ma quello non ne vuole sapere. Vedremo come finirà.

lunedì 25 novembre 2024

La giornata mondiale contro la violenza sulle donne vista da loro

Oggi, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, i due maggiori esponenti di governo approfittano come al solito per tirare acqua al loro misero mulino, Meloni indicando nell'immigrazione la causa delle violenze sessuali, sulla scia del Valditara pensiero di qualche giorno fa; Salvini stilando su twitter un elenco di nomi di chi nel corso di quest'anno si è reso responsabile di femminicidi. Da notare che se l'autore della violenza è straniero o di origini straniere, questo viene bene evidenziato; se l'autore è nostrano, nessun cenno.

Un elenco a uso e consumo dei tanti analfabeti funzionali che popolano le italiche terre.

domenica 24 novembre 2024

La prossima pandemia?

Qualche giorno fa Matteo Bassetti, commentando la notizia del primo caso di infezione di un bambino americano, ha detto che l'H5N1, ossia l'influenza aviaria che negli USA sta facendo strage di animali, principalmente uccelli e bestiame, potrebbe essere la nuova pandemia, aggiungendo che non si tratta più di "se" ma di "quando".

Ora, Matteo Bassetti è uno di quei virologi che durante la pandemia di Sars-CoV-2 ha dato l'impressione di un certo desiderio di protagonismo e le sue uscite e i suoi interventi a me personalmente sono quasi sempre sembrati più di apparenza che di sostanza.

Quando però ho letto questa notizia mi è venuto in mente che un paio di settimane fa Giacomo Mauretto, biologo evoluzionista e divulgatore, aveva fatto un video sul suo canale YouTube, Entropy for life, che riguarda proprio l'H5N1 e la possibilità che questo virus possa scatenare la prossima pandemia.

Il video in questione è quello postato qui sotto che spiega, con taglio scientifico e in maniera estremamente chiara e documentata, cos'è l'influenza aviaria, la sua storia, le possibili mutazioni del virus che potrebbero interessare su larga scala l'uomo, la patogenicità e la letalità, che al momento si stima essere attorno al 50%, un valore fuori scala rispetto al Sars-CoV-2.

Per chi vuole approfondire qui c'è la relativa pagina Wikipedia, qui la pagina dell'Istituto superiore di sanità.


La banana di Cattelan

Francamente non riesco a capire lo sconcerto generalizzato che leggo e sento in giro per i 6 milioni di dollari che una persona ha pagato per la banana di Cattelan. Né, tantomeno, capisco il senso di chiedersi: Ma come fa a valere 6 milioni di dollari?

La domanda è un'aporia, nel senso che stiamo parlando di arte e l'arte non ha prezzo. Quindi la domanda è una contraddizione in termini. Qualcuno ha pagato quella cifra per quell'opera? Bene, allora quell'opera li vale. Se fate un giretto su youtube e cercate una conferenza di Giorgio Vallortigara dal titolo "Perché l'evoluzione ha creato Dio e non viceversa", scoprirete che a un certo punto il grande neuroscienziato parla proprio di questi argomenti, dei motivi cioè per cui il nostro cervello è strutturato per ragionare come ha ragionato l'acquirente dell'opera in questione.

Dal punto di vista psicologico/cognitivo, infatti, chi ha comprato per una cifra folle la banana di Cattelan si è comportato come chi ha speso un milione di dollari per una chitarra appartenuta a George Harrison o due milioni di dollari per un foulard appartenuto a Marilyn Monroe. In quella chitarra o in quel foulard non c'è niente dei rispettivi ex proprietari, neppure una molecola di essi è fisicamente presente, eppure per chi ha acquistato quegli articoli i due artisti è come se fossero presenti.

Perché Cattelan, Harrison e Marilyn Monroe sono ognuno nel rispettivo campo dei grandi artisti e nei loro feticci c'è la loro storia, ed è questa che il cliente compra, non tanto il feticcio in sé. La domanda vera, quindi, non è tanto perché quel feticcio abbia quel prezzo, ma perché il nostro cervello ci spinga a spendere tanto per comprarlo. E qui occorre ascoltare la conferenza di Vallortigara cui accennavo poc'anzi.

sabato 23 novembre 2024

Forse non aveva tutti i torti, Orsini

All'indomani dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia venne alla ribalta mediatica un personaggio nuovo: Alessandro Orsini (qui alcuni cenni biografici), il quale diventò immediatamente uno dei personaggi pubblici più discussi e divisivi. In sostanza la sua demonizzazione derivava dal fatto che fin dall'inizio dell'invasione sosteneva la necessità di negoziare con Putin piuttosto che rispondere all'invasione per via militare, cosa questa che avrebbe provocato la distruzione dell'Ucraina. Da notare che Orsini fu il primo e unico studioso in Italia a prevedere, già nel 2018, che la Russia avrebbe invaso l'Ucraina.

All'epoca scrissi alcuni post in cui spiegavo perché sostanzialmente ero d'accordo con lui. Oggi, alla luce di come è ridotta l'Ucraina dopo due anni e mezzo di guerra, mi viene da dire che, forse, il professor Orsini non aveva tutti i torti.

venerdì 22 novembre 2024

Se tutto è antisemitismo

 






Le immagini che vedete qui sopra sono prese dalle prime pagine di alcuni dei principali quotidiani di destra di questa mattina: Foglio, Libero e Giornale. Cosa le accomuna? l'antisemitismo, che sarebbe alla base della decisione della Corte penale internazionale di spiccare il mandato di arresto nei confronti di Netanyahu per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Ovviamente l'antisemitismo non c'entra niente, e chi ha vergato in malafede questi titoli lo sa benissimo. Ma ormai siamo arrivati al punto in cui l'antisemitismo viene tirato in ballo sempre, in ogni circostanza. Si è raggiunto un livello di mistificazione talmente elevato che è sufficiente un accenno di critica al governo israeliano o alla persona di Netanyahu che automaticamente si viene bollati come antisemiti. Ma chi si fa foriero di questa mistificazione ignora che a furia di propalarla si può trasformare in un boomerang, perché se tutto è antisemitismo, alla fine niente lo è.

L'antisemitismo, che esiste ed è un problema serio, è una tematica complessa che cominciò a essere banalizzata da Abba Eban più di cinquant'anni fa. Oggi questa banalizzazione ha raggiunto il suo parossismo. Per smontare questa ridicola e pericolosa banalità basterebbe dire che l'arresto è stato chiesto anche per il comandante di Hamas Mohamed Deif, particolare questo che viene accuratamente messo in secondo piano o ignorato. 

Sulle reazioni a questa richiesta si è aperta una commedia che si situa tra il grottesco e il patetico, che parte da Biden che la definisce scandalosa, passa per Crosetto che la definisce sbagliata ma dice che sarà rispettata (sì, ciao), e arriva a Tajani il quale dice che è da studiare e approfondire. Cosa c'è da studiare e approfondire in una richiesta di arresto per un criminale di guerra? Nel frattempo la Meloni continua a tacere. Comprensibilmente, direi.

La verità è che i sedicenti liberali di casa nostra sono tutto fuorché liberali, falsi come una banconota da 30 euro. Perché se la Corte penale internazionale chiede gli arresti per Putin, Milosevic, Saddam Hussein o qualche dittatore africano allora sono applausi e ovazioni, se li chiede per un criminale con cui siamo culo e camicia, allora la corte è antisemita, scandalosa ecc. Due pesi, due misure, il nostro famoso doppio standard per il quale siamo famosi nel globo e per il quale i 4/5 del mondo odia l'Occidente.

E francamente non saprei come dargli torto.

giovedì 21 novembre 2024

Mandato di arresto per Netanyahu

Ovviamente si tratta di un mandato d'arresto simbolico, dal momento che la Corte penale internazionale ha, nonostante il nome, un limitato riconoscimento tra gli stati del mondo. D'altra parte pure Putin, oggetto di un medesimo mandato di arresto da parte dello stesso organismo, nel settembre scorso andò tranquillamente in visita ufficiale in Mongolia senza preoccuparsi di nulla.

Tuttavia il mandato d'arresto nei confronti di Netanyahu, di Gallant e del leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri è importante perché per la prima volta un organismo internazionale certifica ufficialmente che Netanyahu è un criminale di guerra. Esattamente come lo ha certificato per Putin. 

Il mandato è stato emesso per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi almeno dall'8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024. Quindi, che il capo del governo israeliano sia un criminale non è più un'ipotesi fatta da qualche giornalista o da qualche detrattore, ma un fatto accertato dalle indagini di un tribunale.

Per quanto riguarda invece l'annosa questione della terminologia circa il genocidio, di cui ha scritto anche il papa in un brano del suo ultimo libro, è di pochi giorni fa un rapporto dell'ONU in cui in 154 pagine si spiegano i motivi per cui i metodi di guerra utilizzati da Israele a Gaza corrispondono alle caratteristiche di un genocidio.

Serve altro, specie ai nostri leader europei (Meloni compresa), per cominciare a smettere di incontrare e stringere amorevolmente le mani a questo soggetto? 

(La domanda è ovviamente retorica per motivi che conosciamo fin troppo bene.)

Tassi alcolemici

 


Vorrei fare notare a Claudio Borghi, che incredibilmente è un senatore (leghista) della Repubblica, che bere mezzo litro di alcol non significa avere un tasso alcolemico di 0,5, e bere 0,8 litri di vino non significa avere un tasso alcolemico di 0,8.

Il tasso alcolemico si misura infatti in grammi di alcol per litro di sangue, non in litri di vino.

E vorrei altresì fare notare a Claudio Borghi che il concetto di unità di misura se non ricordo male si comincia a insegnare in terza elementare.

martedì 19 novembre 2024

Perché siamo come siamo?

Sto leggendo un interessantissimo saggio di Guido Barbujani: Sillabario di genetica per principianti. A un certo punto mi sono imbattuto nelle pagine che ripubblico qui sotto in cui il grande genetista spiega perché noi esseri umani abbiamo mediamente queste dimensioni e non altre. È una domanda che può apparire strana, sicuramente non di quelle a cui la gente pensa con più frequenza, ma è comunque una domanda che io mi pongo da tempo. Ecco, casualmente mi sono imbattuto nella risposta.




Un altro argomento affascinante trattato nel libro riguarda i motivi per cui una parte (minoritaria) dell'umanità, tra cui noi europei, continua tranquillamente a digerire il latte anche dopo lo svezzamento, mentre un'altra parte (molto maggioritaria) di umanità no. C'entrano l'evoluzione, la selezione naturale e il Neolitico, ma non ho voglia di scrivere lo spiegone qui, o vi comprate il libro (e vale la pena perché Barbujani è un grande divulgatore e scrive in maniera accattivante), o vi cercate la risposta in rete :-)

I miserabili

Ieri due esponenti di spicco della destra hanno fatto esternazioni che hanno sollevato parecchie discussioni. Rita Dalla Chiesa, dopo aver appreso i risultati delle regionali in Emilia-Romagna, ha sbottato con un "Alla prossima alluvione se ne ricorderanno". Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione, partecipando alla presentazione della fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, ha detto che il patriarcato è finito nel 1975 con la riforma del diritto di famiglia (come se una cultura e un inconscio collettivo si potessero estinguere per legge), e ha aggiunto che le violenze sessuali sono da collegare all'immigrazione clandestina.

Ecco, io quando leggo queste cose, e purtroppo se ne leggono tante di simili, mi sento di concordare con Mantellini.

lunedì 18 novembre 2024

Emilia-Romagna

Poi ci sarà tempo per le analisi e le valutazioni approfondite, ma al momento la notizia, bellissima notizia, è che Michele de Pascale, a guida della coalizione di centrosinistra, ha vinto le elezioni regionali qui in Emilia-Romagna. Una vittoria con un margine chiaro e ampio. Avevo alcuni timori sul fatto che questa volta la destra potesse prendersi la regione e sono contento che questi timori si sono rivelati infondati.

Mentre scrivo questo post, in Umbria i candidati di centrodestra e centrosinistra sono praticamente appaiati ed è difficile prevedere chi la spunterà. Una vittoria del centrosinistra anche in questa regione sarebbe un ottimo modo di chiudere la giornata. Incrociamo le dita.

sabato 16 novembre 2024

L'intima gioia

L'intima gioia che prova Delmastro (per i forti di stomaco qui c'è anche il video) all'idea di incalzare, di non lasciare neppure respirare chi si trova dietro il vetro dei nuovi suv consegnati alla polizia penitenziaria è l'ennesima dimostrazione del livello generale di disumanità, di abisso etico e baratro istituzionale cui siamo giunti oggi.

L'intima gioia di Delmastro all'idea di maltrattare un detenuto fa il paio, almeno a livello mediatico-comunicativo, con la presumibile intima gioia di Salvini alla notizia, qualche tempo fa, dell'uccisione da parte della polizia dello straniero che davanti alla stazione di Verona si era scagliato con un coltello contro gli agenti, soddisfazione espressa dal suo famoso "non ci mancherà".

Il sottosegretario Delmastro è noto per essere molto vicino alle istanze della polizia penitenziaria e poco o nulla a quelle dei detenuti, e senza neppure nasconderlo. Quando nell'agosto scorso si recò in visita alle carceri di Brindisi e Taranto incontrò gli agenti ma evitò di vedere i detenuti adducendo la motivazione che le sue deleghe non riguardano loro ma solo i poliziotti.

Tutto questo mentre qualche giorno fa si è suicidato nell'indifferenza generale l'80esimo detenuto di quest'anno nelle carceri italiane. Le carceri italiane sono da decenni dei lager a causa del loro livello di sovraffollamento. I richiami e le procedure di infrazione aperte dall'Europa per questo motivo sono molteplici ma non frega niente a nessuno, tranne che a Mattarella, il quale ogni tanto cerca invano di richiamare l'attenzione su questo dramma.

Ma in carcere ci stanno gli ultimi, i delinquenti, i drogati, i ladri (quelli da strada, quelli in giacca e cravatta e colletto bianco il carcere generalmente lo sfangano). Quindi, chi se ne frega? E comunque il tema delle carceri-lager non porta e non ha mai portato voti, quindi perché occuparsene?

Gianrico Carofiglio

Di solito non seguo granché i dibattiti politici televisivi, tranne quando, gironzolando qua e là su internet, vengo a sapere che qualche trasmissione ospita un personaggio che a me piace. È il caso di Piazza Pulita di giovedì scorso, che ha ospitato Gianrico Carofiglio. È uno scrittore che a me piace non solo per i suoi romanzi (la saga dell'avvocato Guerrieri l'ho divorata) ma anche per i suoi saggi, tra i quali cito il bellissimo Della gentilezza e del coraggio (ne avevo scritto qui). 

Nella puntata di Piazza Pulita in questione, Carofiglio si è trovato a dibattere con Italo Bocchino, che è un po' come contrapporre Carlo Rubbia col mago Otelma. Non perché Bocchino sia meno intelligente di Carofiglio, intendiamoci, semplicemente perché il direttore del Secolo d'Italia ha l'ingrato compito di dover presenziare a ogni trasmissione televisiva in veste di difensore ufficiale di Giorgia Meloni e del suo governo, e a volte per adempiere a questa missione deve giustificare fatti e perorare cause, spesso al limite dell'assurdità, a cui probabilmente nemmeno lui crede. Da ciò l'impressione di minore intelligenza.

Ma il dibattito tra i due perché è interessante? Perché mostra come meglio non si potrebbe la differenza tra la verità dei fatti e la propaganda. In più, lo scrittore si diverte (si fa per dire) a evidenziare in diretta le fallacie retoriche e le mistificazioni del suo interlocutore, fallacie retoriche e mistificazioni su cui si basa gran parte della comunicazione politica attuale e che Carofiglio descrive esaustivamente nel saggio citato poc'anzi.

Se riuscite a sopportare le tonnellate di pubblicità che La7 manda in onda, la chiacchierata tra Carofiglio e Bocchino la trovate qui a partire dal minuto -1:54:00.

giovedì 14 novembre 2024

Chi è Salvini

Per capire bene chi (o cosa) è Salvini è sufficiente recuperare la puntata di Otto e mezzo di ieri sera (qui c'è il podcast). Non serve altro. Lì c'è tutto il Salvini che conta: mai una risposta nel merito a ciò che gli è stato chiesto; mai una risposta precisa a precisa domanda. Mai, neanche per sbaglio. Anzi sì, in un unico caso ha risposto nel merito, quando la conduttrice gli ha chiesto conto del suo operato per contrastare il disastro dei treni in Italia, al che lui ha risposto che con questo governo i cantieri sulle linee ferroviarie sono aumentati (poi non so se sia vero, ma è solo per segnalare l'unico caso di pertinenza della risposta con la domanda). 

Per il resto, nulla assoluto, se non il solito, patetico disco rotto sui magistrati comunisti, la difesa dei confini e via andare. La sua parola d'ordine per la gestione delle domande scomode è da sempre la stessa: divagare, parlare d'altro, tirare in ballo cose che non c'entrano niente col merito della questione, per poi buttarla in caciara dimostrando, tra l'altro, una ignoranza allo stato brado su alcune tematiche come quella delle leggi che regolano l'accoglienza dei migranti (in un passaggio è riuscito a dire che i migranti vengono mandati in Albania perché le Questure li riconoscono come delinquenti. Sì, l'ha detto davvero). 

Rimane lo sconforto, generato dalla presa di coscienza che un personaggio simile occupa da decenni posizioni apicali nella gestione della cosa pubblica del nostro paese.

martedì 12 novembre 2024

Dove sono i sovranisti?

Se fossimo un paese in cui il patriottismo serio ha ancora un valore, un minuto dopo la frase di Musk sui giudici italiani il governo avrebbe aperto una crisi diplomatica. E invece silenzio, a parte Salvini che esulta per ciò che ha detto il magnate. Chissà dove sono tutti i sovranisti, tutti i patrioti, tutti quelli che per anni ci hanno fracassato le appendici pendule con "padroni a casa nostra!" e simili. Probabilmente sono tutti a sbavare per un selfie col magnate.

Citando Alessandro Capriccioli: "Che fine tragicomica abbiamo fatto".

lunedì 11 novembre 2024

Il sospetto

Dopo che anche i sette migranti deportati ieri in Albania sono stati rispediti in Italia, il sospetto espresso dalla giornalista Valentina Furlanetto assume le sembianze di qualcosa di molto più concreto di un sospetto. 


In ogni caso, quando il governo deciderà di porre fine a questa inutile e costosa pagliacciata, fatta per meri motivi di propaganda sulla pelle di quei poveri cristi, sarà sempre troppo tardi.

domenica 10 novembre 2024

Quelli del Maccabi

Fatti di violenza come quello accaduto ad Amsterdam giovedì sera si prestano per loro natura a essere raccontati non nella loro interezza, ma prendendo singole parti, le più confacenti alla narrazione che si vuole veicolare, e spacciandole come se fossero il tutto. Per rendersene conto bastava leggere le prime pagine dei maggiori quotidiani italiani, quasi tutti da sempre su posizioni filo-israeliane, all'indomani dei fatti: i quattro schiaffoni a pochi tifosi israeliani sono diventati un "terribile attacco antisemita". Sono stati tirati in ballo i famigerati pogrom, addirittura La notte dei cristalli e scemenze simili.

Fermo restando che l'episodio in sé è ovviamente da condannare, dato che l'uso della violenza squalifica sempre chi la utilizza a supporto delle proprie idee, l'aggressione ai tifosi ebrei non nasce per caso ma è l'epilogo a cui si è arrivati dopo violenze e provocazioni messe in atto dai Maccabi nei giorni precedenti, violenze e provocazioni a cui è stato dato poco o nulla risalto. 

Per quanto riguarda i suddetti Maccabi Fanatics, di cui si parla in questi fatti, qui c'è un interessante articolo del Manifesto che racconta chi sono e cosa fanno questi "signori".

Comunque, mentre ci si accapiglia su un episodio sicuramente deprecabile e da condannare ma tutto sommato marginale, l'ONU pubblica un nuovo rapporto in cui si documenta come nei primi sei mesi di "guerra" a Gaza, il 70% delle 35.000 vittime civili era composto di donne e bambini, il 44% dei quali compresi nella fascia d'età tra 5 e 9 anni. Alla data odierna, invece, il conto del genocidio in corso è di 41.788 persone, per la stragrande maggioranza civili. Di questi i bambini sono 11.000. Però le prime pagine le facciamo su dieci tifosi israeliani feriti ad Amsterdam.

sabato 9 novembre 2024

Quale onore

Oggi il girasagre è qui a Santarcangelo alla fiera di San Martino, in una tappa del suo tour elettorale in vista delle regionali. Ieri c'è stato lo sciopero nazionale dei trasporti e alle fermate del 9 Santarcangelo-Rimini c'erano persone che, disperate, aspettavano un pullman che non sarebbe mai arrivato.

Chi usa i mezzi pubblici è composto principalmente da chi non può permettersi la macchina: stranieri, poveri, fragili, persone senza lavoro o con lavori precari. Lui se ne frega, gira per fiere e sagre baciando salami o facendosi selfie mentre ingurgita di tutto. Poi fa comizi e chiede voti.

Adesso è scesa la nebbia, speriamo se lo sia inghiottito.

Spiegazioni semplici di fenomeni complessi

L'argomento è per quanto mi riguarda tra i più interessanti che ci siano: perché la nostra mente funziona così, che ricorda il celeberrimo Come funziona la mente, di Steven Pinker, di cui avevo accennato qui. Ecco, diciamo che un buon riassunto del contenuto di quel libro ma anche di altri che mi è capitato di leggere, tipo Nati per credere, di Telmo Pievani, si trova nella lezione di Massimo Polidoro che ripubblico qui sotto.

In questa lezione il noto divulgatore spiega come dietro a tutti i nostri comportamenti, le nostre credenze, il modo che abbiamo di interagire sui social, ci siano ragioni di tipo evolutivo, e spiega nel dettaglio quali sono. Un esempio tra i tanti che Polidoro porta riguarda la facilità con cui tanti credono ai complotti, oppure a cose che dal punto di vista empirico e razionale non stanno né in cielo né in terra.

Prendete le scie chimiche, ad esempio. Perché tanta gente ci crede? Perché per la nostra mente sono molto più intuitive le spiegazioni semplici a fenomeni complessi, piuttosto che spiegazioni articolate e approfondite. Se ci si pensa, infatti, si fa molto prima a immaginare che la persistenza prolungata in cielo delle scie lasciate dagli aerei sia dovuta alla presenza di sostanze chimiche appositamente rilasciate da appartenenti a un complotto, piuttosto che spiegare il fenomeno da un punto di vista della fisica e della chimica.

Stesso discorso per i novax che credono che il Sars-CoV-2 sia stato diffuso da Big Pharma per poter lucrare poi sui vaccini. Perché questa assurdità per tanti è così affascinante? Perché offre una risposta semplice e veloce a un fenomeno complesso che per essere spiegato tira in ballo la medicina, la biologia, i comportamenti umani. Il nostro cervello è intuitivamente programmato a ragionare in modo istintivo e impulsivo perché, dal punto di vista evolutivo, per un nostro antico antenato reagire in maniera veloce a uno stimolo poteva fare la differenza tra continuare a vivere oppure morire.

Oggi, che siamo nell'era della cultura, della civiltà, della scienza e della tecnologia, quel meccanismo evolutivo che ci portiamo dentro non ha più ragione di esistere, ma c'è ancora perché la nostra specie per i 9/10 della sua storia ha vissuto in un contesto ambientale in cui una risposta rapida a uno stimolo poteva appunto fare la differenza tra la vita e la morte.

Quando bolliamo come cretino un complottista, dovremmo quindi tenere presente che il complottismo è figlio di quel meccanismo naturale che ci portiamo dentro, e magari provare a essere un po' più indulgenti. Cosa difficilissima da fare, mi rendo conto.


venerdì 8 novembre 2024

Christian Raimo

Christian Raimo, professore di filosofia, scrittore e intellettuale, è stato sospeso dall'insegnamento per tre mesi a causa di critiche rivolte al ministro Valditara. Sospensione a mio giudizio incomprensibile, dal momento che le critiche, anche aspre, dovrebbero essere sempre tollerate. A meno che non si scada nell'ingiuria o nella diffamazione, e allora lì il presunto offeso ha tutto il diritto di rivolgersi a un tribunale per ottenere giustizia. Ma non mi sembra questo il caso, e questa sospensione mi pare che abbia molto di politico e ben poco di altro.

giovedì 7 novembre 2024

Felicitazioni

Le felicitazioni di Meloni e Mattarella a Trump sono ovviamente esercizi obbligati di pura retorica, dettati dal fatto che noi non siamo altro che una delle tante province dell'impero (già dire "clientes" in senso romano sarebbe troppo), e quindi le felicitazioni sarebbero arrivate anche se alla Casa Bianca fosse andato Gengis Khan. 

Ed è inutile dire che dietro alle suddette felicitazioni se ne sta, ben nascosto, il terrore per i danni che potrebbero provocarci le velleità protezionistiche di Trump. Ma la "realpolitik", come è noto, in politica è tutto.

mercoledì 6 novembre 2024

Quello che forse occorrerebbe capire della vittoria di Trump

Quello che, credo, sarebbe veramente importante e interessante capire riguardo alla vittoria di Trump sono i motivi per cui in Occidente, cioè Europa occidentale e USA, è in atto da anni lo spostamento verso le destre. Intendo i motivi veri, culturali, sociali e antropologici di questa deriva. 

Trump è un signore largamente impresentabile, ha una lista di grane giudiziarie infinita. È corrotto, razzista, stupratore, detesta i diritti, le minoranze, ama i dittatori alla Putin, i regimi autoritari, e ha già dichiarato che appoggerà tranquillamente il genocidio dei palestinesi per mano di Netanyahu.

Eppure è stato votato da milioni e milioni di americani, e nessuno li ha costretti. Personalmente credo poco all'alibi della povertà, dei timori sul futuro incerto, della scarsità di prospettive. Sì, in parte ci sarà anche questo, ma la maggioranza di quei milioni di elettori l'ha votato, inutile nasconderselo, perché si riconosce in ciò che rappresenta, in quei "valori" lì: l'individualismo, i muri, le chiusure, il facciamo da soli e gli altri là fuori si fottano.

Ma chi c'è dall'altra parte che dovrebbe fare da argine? C'è qualcuno? Esiste ancora una sinistra di stampo socialista/progressista che si faccia carico delle istanze di chi non vede un futuro e non vede prospettive? Oppure si è persa rincorrendo le star dello show business americano che si esibivano per Kamala Harris?

martedì 5 novembre 2024

C'è voluto Report

C'è voluto Report, domenica sera, per raccontare senza filtri cosa succede a Gaza da più di un anno a questa parte. Senza filtri, appunto, e senza rinunciare a chiamare ciò che sta succedendo col suo nome: genocidio. Non è stata una puntata di parte, Ranucci e il suo staff hanno raccontato e documentato esaustivamente sia l'orribile attentato fatto dai macellai di Hamas il 7 ottobre dello scorso anno, sia la risposta di Israele, limitandosi a esporre i fatti.

Chi volesse guardare la parte della puntata in oggetto, può farlo qui a partire da 1:47.

lunedì 4 novembre 2024

Il problema dei senzatetto

In vista del Giubileo indetto dal papa il prossimo anno, a Roma si fa sempre più pressante il problema dei senzatetto che affollano stazione Termini: dove spostarli in modo che non si vedano? Roberto Gualtieri e la sua giunta hanno vagliato alcune soluzioni, tra cui la sistemazione in una grande tensostruttura allestita allo scopo. Peccato che non si sappia dove metterla e, a tutt'oggi, tutte le ipotesi sulla sua collocazione siano state scartate. Il problema si fa naturalmente di giorno in giorno più impellente, dal momento che all'inizio del Giubileo mancano ormai meno di due mesi.

A parte che mi pare abbastanza ipocrita il fatto di preoccuparsi di "nascondere" questi poveretti in occasione di grandi eventi internazionali e fregarsene per tutto il resto dell'anno. Ma a questo punto si lascino lì. Il Giubileo è un evento cristiano e sia nella Bibbia che nei Vangeli la povertà è esaltata ovunque come viatico per la vita eterna e caparra per l'eternità. Quindi non vedo perché nasconderli.

Il parcheggio è vuoto

Dopo due giorni di titoloni cubitali che ipotizzavano un cimitero sommerso con centinaia di morti che manco Stephen King sarebbe stato in grado di concepire, oggi si scopre che nel famoso parcheggio allagato del centro commerciale di Aldaia c'è solo acqua, nient'altro. Neppure una vittima. Che va benissimo, intendiamoci, è una notizia che in mezzo a tanto dolore offre un barlume di sollievo, ma che al tempo stesso illustra come meglio non si potrebbe lo stato dell'informazione nel nostro paese.

domenica 3 novembre 2024

Libri per caso




Fuori dal Castello di Mesola, dove ci siamo fermati oggi per una breve sosta, c'erano alcune bancarelle. Una di queste era di libri usati e naturalmente mi ci sono fermato, invogliato anche dal cartello un libro, un euro. Il bottino lo vedete qui sopra. Il libro della Läckberg l'ho preso perché è una giallista che adoro e quel titolo mi mancava; stesso discorso per il celeberrimo capolavoro di Dumas, che tra l'altro non ho mai letto, ahimè.

Ma quello che più mi ha intrigato fin da quando mi è capitato in mano è stato Il mondo è una prigione, di Petroni, uno dei suoi romanzi più celebri.

Guglielmo Petroni è stato uno scrittore, poeta e pittore italiano. Morto nel 1993, la sua peculiarità maggiore è quella di essere stato praticamente semianalfabeta fino all'adolescenza a causa della estrema povertà della sua famiglia, povertà che gli precluse l'accesso agli studi (all'età di 10 anni entrò a lavorare nella bottega di calzolaio del padre).

Ciò non gli impedì di diventare uno dei maggiori e più prolifici scrittori italiani (narrativa, saggistica, poesia). Nel 1974 vinse addirittura lo Strega col romanzo La morte nel fiume.

                           Guglielmo Petroni
 
E niente, le sorprese più belle capitano sempre in modo inaspettato.

sabato 2 novembre 2024

I disertori

Non mi riferisco all'omonimo film del 2013 diretto da Ben Wheatly, mi riferisco agli oltre 100.000 soldati ucraini che dall'inizio dell'anno hanno abbandonato i campi di battaglia e sono scappati, mentre i media ucraini stimano che il numero di disertori sia molto maggiore e arrivi addirittura a 170.000. Le motivazioni di questa specie di fuga di massa sono principalmente psicologiche e motivazionali, dettate dal fatto che in tanti, nelle file dell'esercito, hanno capito che la guerra è ormai perduta e che al fronte si muore.

Nel frattempo nel Donbass l'esercito russo avanza senza sosta a ritmi mai visti prima in due anni e mezzo di guerra. 

Senza entrare nel merito dei torti e delle ragioni, mi limito a osservare come tutto ciò strida con quanto ci hanno raccontato e ci raccontano i media circa l'andamento di questo conflitto, con toni esageratamente trionfali ogni volta che Kiev guadagna pochi chilometri quadrati di territorio e ridicolmente minimizzatori quando la Russia avanza a passi da gigante (avete letto di ciò che sta succedendo in Donbass su Corriere o Repubblica?).

Oggi sembra che Russia e Ucraina in qualche modo stiano tornando a parlarsi, ma di fronte a un paese che ha perso la guerra, è distrutto e in via di dissoluzione; di fronte all'immenso tributo di vite pagato, quanti si spendevano per una soluzione negoziale fin dall'inizio e venivano bollati stupidamente come filo-putiniani forse non avevano tutti i torti.

Per capire il personaggio

Naturalmente non c'è niente da capire. Chi ha seguito un po' gli infausti anni del suo mandato precedente sa benissimo chi e cosa è Trump. Quindi ci vuole anche poco a capire che augurare a Liz Cheney, l'ex repubblicana figlia di Dick Cheney passata ai democratici dopo i fatti di Capitol Hill, di trovarsi faccia a faccia con un fucile è da incoscienti. 

Specie se si considera che Trump si rivolge a un paese in cui la gente porta in giro la pistola come noi il portafoglio e che ha il tasso più elevato al mondo di morti causati da armi da fuoco. Un incosciente che purtroppo ha serie possibilità di tornare di nuovo presidente.

venerdì 1 novembre 2024

Camminando (con Alberto Negri)




Finché l'estate proseguirà - oggi qua c'erano più di venti gradi - io continuerò a fare le mie camminate. Il percorso grosso modo è sempre quello, pur con alcune variazioni che decido cammin facendo, e si snoda attraverso le colline comprese tra le valli dell'Uso e del Marecchia. Sembra curioso che il primo giorno di novembre ci siano ancora temperature del genere, ma ho dato un'occhiata a quelle di ottobre e novembre dell'anno scorso ed erano più o meno in linea con quelle di quest'anno. 

A un certo punto, più o meno all'altezza di Palazzo Marcosanti, ho incrociato una coppia di anziani, marito e moglie, che conosco ma che ho perso di vista da tanto tempo. Lui aveva un negozio di barbiere vicino a casa mia e per tanti anni, fin da quando ero piccolo, sono andato a tagliarmi i capelli da lui. Camminava con qualche difficoltà appoggiandosi a uno di quei carrelli a quattro ruote che usano le persone con problemi di deambulazione, e sua moglie gli stava di fianco, a tratti sorreggendolo e a tratti lasciandolo camminare da solo. Dal tremore di una mano di lui ho intuito la presenza del Parkinson.

Ci siamo riconosciuti a vicenda anche se non ci vedevamo da tempo e ci siamo fermati per salutarci. Difficile sapere bene cosa dire in certi frangenti, tanto meno chiedere come va a una persona per la quale evidentemente non va bene, ma in qualche modo abbiamo scambiato due chiacchiere e abbiamo poi proseguito per le nostre strade.

Durante la mia camminata solitaria mi ha fatto compagnia Alberto Negri, giornalista e reporter che per oltre trent'anni è stato corrispondente di guerra in Medio Oriente, Balcani, Africa e Asia centrale, e ha vissuto e raccontato dal campo i principali eventi accaduti in Medio Oriente negli ultimi decenni. Una cosa, tra le tante, mi ha colpito di quello che ha detto: diffidate sempre di come i nostri media vi raccontano ciò che succede nel mondo, e diffidate anche delle immagini che vi mostrano. Il riferimento era alle famose fotografie, circolate all'epoca dell'invasione americana dell'Iraq su tutti i media del mondo, che mostravano la caduta della statua di Saddam Hussein nel giorno in cui gli americani erano arrivati nel centro di Baghdad, una delle immagini più manipolate della storia per raccontare qualcosa che non è mai andato come ce l'hanno raccontato.

Se avete voglia di seguirla, la lascio qui sotto.


Lo dice Miguel Bosé

Tragedie come quella di Valencia innescano inevitabilmente la solita, triste guerra per bande tra chi sostiene che c'entra il cambiamento climatico e chi dice il contrario, addebitando colpe e responsabilità esclusivamente alla mancata manutenzione delle opere idriche, alla costruzione di centri abitati presso corsi d'acqua ecc. Questa suddivisione manichea di idee esiste da sempre per ogni disgrazia che capita tra capo e collo a noi umani, che siano le alluvioni, la pandemia, lo sbarco sulla Luna, l'11 settembre, e si può proseguire a piacere.

Verosimilmente, sia per quanto riguarda Valencia che per quanto riguarda le alluvioni disastrose che negli ultimi tempi hanno colpito varie zone d'Europa e d'Italia, la verità sta nel mezzo, nel senso che le cause sono molteplici e contemplano sia l'incuria da parte degli uomini sia il surriscaldamento del pianeta.

Se in otto ore cade la stessa quantità di acqua che normalmente cade in un anno, non credo esista alcuna sistemazione idraulica che possa contenerla, e allo stesso tempo è impossibile non interrogarsi su dati pluviometrici così fuori scala. È quindi la concatenazione di entrambi i fattori che determina tali tragedie, tragedie che purtroppo, come avvertono da tempo gli scienziati, saranno la regola, non le eccezioni.

Ricordo a questo proposito una interessantissima conferenza di Telmo Pievani in cui lo scienziato ironizzava sul fatto che dopo ogni disastro meteorologico i vari governi decretano i famosi stati di emergenza, quando per onestà sarebbe ora di cominciare a chiamarli stati di normalità, visto che non sono appunto più emergenze ma la regola.

Comunque mi ha fatto sorridere leggere che tra i più accesi negazionisti dei cambiamenti climatici per quanto riguarda ciò che è successo in Spagna ci sia Miguel Bosè. Miguel Bosé, lo segnalo a eventuali giovani di oggi che passassero di qui, è stato un cantante molto in voga tra gli Ottanta e inizio dei Novanta. Io ero ragazzo e ricordo che tutto sommato non mi dispiaceva, quindi mi fa un certo effetto scoprire che anche lui si è aggregato alla folta schiera di negazionisti dei cambiamenti climatici e, per non farsi mancare niente, all'altrettanto folta schiera di complottisti pandemici, quelli che credono che il covid è stato messo in circolazione da Big Pharma per lucrare poi sui vaccini.

Peccato, mi è caduto un mito. Vabbe', mito è esagerato, diciamo un cantante che da giovane mi piaceva.

martedì 29 ottobre 2024

Liguria

Volevo scrivere qualcosa sull'esito delle elezioni in Liguria ma alla fine non ne ho avuto voglia. E poi cosa mai avrei potuto dire che non sia già stato detto? Mi limito così a segnalare questo post con alcune interessanti riflessioni della sempre brava Marie Gouze. Non credo serva aggiungere altro.

lunedì 28 ottobre 2024

L'ultimo ospedale

Mentre ieri tutti i giornali e tutti i telegiornali aprivano a caratteri cubitali con l'attentato terroristico a Tel Aviv, nessuno menzionava un'altra notizia altrettanto tragica: la caduta dell'ultimo ospedale ancora attivo nel nord della striscia di Gaza. Il giorno prima, infatti, l'esercito israeliano aveva bombardato e preso d'assedio l'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo ancora parzialmente operativo del nord di Gaza.

La giustificazione di Israele è sempre la stessa: al suo interno avrebbero trovato riparo alcuni terroristi di Hamas. È la giustificazione classica, risibile e che ormai sa di stantio, che viene sempre utilizzata quando si bombardano villaggi, quartieri, palazzine abitate da persone comuni, scuole, ospedali, campi profughi. 

Ormai a Gaza i morti sono più di 50.000, massacrati direttamente dall'esercito israeliano oppure indirettamente tramite la distruzione sistematica di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, dal blocco di medicinali, cibo, acqua. Una popolazione intera sotto le bombe, presa per fame e malattie

Pochi ne parlano. Si dà ipocritamente una enfasi smisurata a un attentato terroristico che ha prodotto un morto, si tace sul genocidio di una popolazione intera.

Dopo 30 anni

Mi chiedo come sia possibile che dopo trent'anni dall'infausto avvento del berlusconismo ancora la destra riproponga ossessivamente ...