lunedì 28 ottobre 2024

L'ultimo ospedale

Mentre ieri tutti i giornali e tutti i telegiornali aprivano a caratteri cubitali con l'attentato terroristico a Tel Aviv, nessuno menzionava un'altra notizia altrettanto tragica: la caduta dell'ultimo ospedale ancora attivo nel nord della striscia di Gaza. Il giorno prima, infatti, l'esercito israeliano aveva bombardato e preso d'assedio l'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo ancora parzialmente operativo del nord di Gaza.

La giustificazione di Israele è sempre la stessa: al suo interno avrebbero trovato riparo alcuni terroristi di Hamas. È la giustificazione classica, risibile e che ormai sa di stantio, che viene sempre utilizzata quando si bombardano villaggi, quartieri, palazzine abitate da persone comuni, scuole, ospedali, campi profughi. 

Ormai a Gaza i morti sono più di 50.000, massacrati direttamente dall'esercito israeliano oppure indirettamente tramite la distruzione sistematica di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, dal blocco di medicinali, cibo, acqua. Una popolazione intera sotto le bombe, presa per fame e malattie

Pochi ne parlano. Si dà ipocritamente una enfasi smisurata a un attentato terroristico che ha prodotto un morto, si tace sul genocidio di una popolazione intera.

domenica 27 ottobre 2024

Verso la fine

Sono quasi alla fine de Il signore degli anelli e sto pensando che secondo me Tolkien era pazzo. Pazzia non intesa nel senso comune del termine, ma intesa come condizione indispensabile della creatività. Non esiste genialità senza follia, e d'altra parte è noto che quando guardiamo una perla guardiamo la malattia della conchiglia.
 
Ecco, pazzia intesa in quel senso lì.
 
Credo che se Tolkien non fosse stato pazzo (in quel senso) non avrebbe mai potuto concepire un'opera del genere.

Allargando il discorso dei tre euro

sabato 26 ottobre 2024

Pro Vita

Che poi, se ci si pensa, la locuzione Pro Vita di per sé non significa niente, è una tautologia: chi non è favorevole alla vita? Il problema è che dietro questa altisonante e apparentemente onnicomprensiva denominazione si cela un movimento dalle mille sfaccettature, molto composito, che va ben oltre il mondo cattolico. Un movimento dalle forti connotazioni omofobe e intolleranti che ha stretto forti legami con l'ultradestra sovranista in molti paesi e ha attinto slogan, idee e temi dalla tradizione cristiana: la famiglia, le radici cristiane, le tradizioni, l'anticomunismo. 

Un movimento, forse meglio dire una lobby, molto potente in grado di influenzare l'operato dei governi, e l'attuale esecutivo ne è una lampante dimostrazione. Ciò che a me personalmente urta di più di questo movimento è il suo farsi latore di idee reazionarie, antistoriche, antiscientifiche, liberticide, assieme alla pretesa di imporre queste idee anche a chi non le condivide. Se io sono favorevole all'eutanasia, un esempio a caso, non mi adopero per imporre la mia idea ad altri. Loro sì, lo fanno sistematicamente sia attraverso la loro propaganda e sia attraverso l'influenza che hanno sul governo. In questo senso sono liberticidi, e anche ipocriti, specie quando impongono ad altri obblighi morali che molti di essi sono i primi a disattendere

Assolutamente irritante, poi, il fatto che questi cosiddetti Pro Vita intendono la vita nella sola accezione biologica, fregandosene del fatto - vedi eutanasia, testamento biologico ecc. - che la vita non è solo biologia, ma anche biografia. Anzi, soprattutto biografia. Mi sembrano un po' l'equivalente occidentale di un certo talebanesimo proprio di altre parti del mondo che noi, con solerzia, amiamo da sempre criticare e stigmatizzare.

venerdì 25 ottobre 2024

Interrogatori

Ciò che lascia sgomenti dell'interrogatorio in tribunale di Filippo Turetta è la naturalezza con cui ha confessato al PM la pianificazione dell'omicidio. Nessun sussulto, nessun segno che autorizzi a immaginare una qualche forma di pentimento. Niente. Gelo assoluto. 

Ha raccontato e descritto il suo piano con la tranquillità con cui si racconta la pianificazione di una gita. Psicoapatia totale. Quella psicoapatia, ossia totale assenza di risonanza emotiva relativamente agli atti che si compiono, su cui hanno scritto molto Galimberti, Crepet e altri e che è un atteggiamento sempre piu diffuso nella nostra società. 

Impressionante e inquietante.

giovedì 24 ottobre 2024

Detrazioni fiscali (per gli italiani)

Tra le pieghe della manovra economica appena varata dal governo c'è un articoletto attraverso cui si intende colpire le persone straniere che sono in regola, lavorano, pagano le tasse in Italia e fanno la dichiarazione dei redditi sempre in Italia.

Riguarda le detrazioni. Le persone straniere, non facenti parte dell'UE, avranno infatti una stretta sulle spese detraibili per coniuge e figli a carico compresi tra 21 e 30 anni. Gli italiani potranno continuare a godere di queste detrazioni, gli stranieri no. Perché? Non si sa. O meglio, si sa benissimo, dato il tipo di governo che abbiamo e il tipo di elettorato che deve soddisfare.

Ma, a sentire loro, la ragione sta nel risparmio che tale provvedimento comporterebbe: 126,4 milioni di euro. Il governo butterà quindi nel cesso 800 milioni di euro per la pagliacciata dei protocolli Italia-Albania ma ne risparmierà 126 con questa geniale (e razzista) trovata.

Naturalmente questa genialata verrà fatta a pezzi al primo ricorso, dal momento che nella dichiarazione dei redditi non viene indicata la cittadinanza del contribuente e, di conseguenza, non è possibile discriminare in materia fiscale tra italiani e stranieri. 

Ma loro sono così, ci provano sperando che gli vada bene. Poi quando vanno a sbattere il muso nelle loro nefandezze, ah, maledetti (tribunali, giudici, Consulta, Tar, Consiglio di stato ecc.) comunisti!

mercoledì 23 ottobre 2024

3 euro in più

Due cose interessanti (si fa per dire) che mi sono saltate all'occhio leggendo i provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria appena firmata da Mattarella. La prima è l'aumento di 3 euro delle pensioni minime, le quali saranno aumentate del 2,2% e passeranno da 614,77 a 617,9 euro. Sì, avete letto bene: un pensionato con la minima passerà da 614,77 a 617,9. Avrà quindi la bellezza di tre euro in più al mese per potersi finalmente concedere qualche sfizio che fino a oggi gli era sicuramente proibito (sono lontani i tempi dei famosi 1000 euro a tutti con un clic). 

La seconda riguarda la scuola. Scrive l'Ansa: "Dal prossimo anno scolastico la dotazione organica complessiva dei docenti è ridotta di 5.660 posti dell'organico dell'autonomia. E le dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola subiranno una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità." 

La carenza di docenti e i bassi stipendi degli stessi sono problemi che il nostro paese si trascina da decenni, questo governo ha evidentemente deciso di prendere il toro per le corna e di risolverli. Aumentando stipendi e numero di docenti? No, tagliando questi ultimi, in modo che la torta sarà spartita tra meno persone e quindi ogni persona riceverà qualcosa in più. 

No, vabbe', sto scherzando. Giusto per sdrammatizzare un po'.

martedì 22 ottobre 2024

Medici e GPA

La signora Roccella, per la quale la GPA è evidentemente passata da questione politico/ideologica a ossessione, chiede che i medici che hanno sospetti di utilizzo della gestazione per altri da parte di loro pazienti, vadano a sporgere denuncia alle autorità. Questo auspicio dimostra che la signora Roccella non sa che, per legge (art. 365 del CP), il medico non ha obbligo di denuncia se il referto potrebbe esporre il paziente a un procedimento penale. 

Lo dice la legge. E la signora Roccella, che è ministro, non lo sa.

Da quando seguo un po' la politica, e ormai sono parecchi anni, non ricordo altri governi composti da un così elevato numero di ministri privi del minimo sindacale di competenza necessaria a svolgere le loro funzioni senza scadere nel ridicolo.

lunedì 21 ottobre 2024

Dobbiamo porre rimedio


Per corroborare e dare forza alla scemenza che quei cattivoni dei magistrati (solo quelli comunisti, eh, gli altri sono bravi) ce l'hanno con lei, ecco che Giorgia Meloni pubblica sui suoi social alcuni stralci di una mail che il giudice di Cassazione Marco Patarnello ha inviato ad alcuni colleghi.

Ora, sorvolando sulla legittimità del fatto che una mail privata venga data in pasto al pubblico (tutto ok? Si può fare? Come se l'è procurata?), c'è da notare come le poche frasi estrapolate surrettiziamente dal testo originale, un testo molto più lungo e articolato, sono state assemblate in modo da veicolare un certo significato, e cioè che i magistrati devono porre rimedio al fatto che la Meloni - dice Patarnello - è più forte di Berlusconi. Devono insomma tentare di ridimensionarla.

In realtà, se si legge il testo nella sua interezza, che è qui, si scopre che la frase "Dobbiamo porre rimedio" non è in alcun modo riferita alla Meloni, ma a tutt'altro. Per la precisione, ecco il paragrafo completo (il neretto è mio): [...] "In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci." [...]

Chiaro, no? In sostanza il magistrato chiede ai suoi interlocutori di porre rimedio al problema delle divisioni interne alla magistratura, non chiede di ridimensionare la signora Meloni. Ulteriore prova di questo è la chiusa della lettera (il neretto è sempre mio): [...] "Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze."

La manipolazione strumentale fatta dalla Meloni è ovviamente stata poi ripresa e amplificata da tutti i politici di destra (qui l'immancabile e patetico Salvini) e da tutto l'apparato mediatico al seguito e data in pasto al pubblico. Peccato che si tratti appunto di un falso, di una manipolazione.

Ora, quello che mi chiedo io è: se un capo di governo di un qualsiasi altro paese d'Europa avesse preso una mail privata di un magistrato, l'avesse manipolata ad arte per distorcere il significato del suo pensiero e l'avesse data in pasto all'opinione pubblica, sarebbe stato tutto ok? Nessuno avrebbe avuto niente da ridire? Nessuno sarebbe sceso nelle piazze e nelle strade per chiederne le dimissioni? Solo noi siamo ormai talmente abituati a ogni nefandezza da digerire tutto senza fiatare?

domenica 20 ottobre 2024

Cani e porci

 


"Non devono entrare cani e porci." Quando il linguaggio è tutto e definisce il livello umano di chi si esprime in questi termini. 

Cani e porci che poi sono le badanti che assistono i nostri anziani, i bambini e le mamme sui barconi, gli infermieri nei nostri ospedali, i ragazzi in bicicletta che ci portano il cibo a domicilio perché nella nostra opulenta pigrizia non abbiamo neppure voglia di alzare il culo dal divano per procurarcelo.

Cani e porci che poi sono il muratore nel cantiere che ci rifà la facciata della casa, il ragazzo chino nei campi a raccogliere l'insalata, il mendicante che allunga la mano al parcheggio dell'ospedale.

Cani e porci. Parole disumane di un ministro altrettanto disumano di un paese sempre più disumano.

sabato 19 ottobre 2024

È analfabetismo istituzionale?

Quando la signora Meloni, dopo che il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura albanese, si rammarica del fatto che una parte delle istituzioni non aiuta il governo "a rispondere ai problemi della nazione", non si capisce se ci è o ci fa. Cioè, non si capisce se le sue frasi sono frutto di reale analfabetismo istituzionale o è furbizia al limite dell'eversione.

Non sta infatti scritto da nessuna parte che la magistratura ha tra i suoi compiti quello di aiutare un governo ad attuare il suo programma. Il governo lavora nell'adempimento del suo programma, la magistratura controlla che le leggi vengano rispettate. Governo e magistratura sono due poteri dello stato indipendenti tra loro, non legati da afflati "collaborazionisti". 

Gli attacchi alla magistratura al limite dell'eversione di queste ore, con ritornelli patetici e puerili che sentiamo ripetere ormai da 30 anni dalla destra: giudici comunisti, prevenuti, remano contro, una parte della magistratura fa politica contro il governo, se i giudici vogliono fare politica si candidino e via andare (che strazio!), sono ormai talmente ridicoli da risultare grotteschi, e il problema vero è che purtroppo funzionano. C'è in giro un sacco di gente che a questa narrazione complottista crede davvero.

Se invece si cerca di approfondire un po', di entrare nel merito delle vicende, cosa che certo non fa chi legge Libero, Giornale, Verità e compagnia bella, si capisce benissimo che non c'è alcun complotto, nessun disegno oscuro, ci sono solo cialtronaggine, superficialità e analfabetismo istituzionale da parte di chi ha scritto i protocolli di intesa tra Italia e Albania. Restiamo ad esempio sulla questione albanese.

Dice la Meloni (ma anche Tajani, Salvini e compagnia cantante al seguito): "Ho convocato il Cdm per approvare delle norme per superare questo ostacolo perché penso che non spetti alla magistratura dire quali sono i Paesi sicuri ma al governo".

Su questo punto batte molto tutta la destra: la lista dei paesi sicuri sarebbe stata stilata dai magistrati di Roma. Falso. La decisione del tribunale di Roma si basa sulla sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre scorso, la quale ha stabilito che non si possono sottoporre a procedura accelerata di definizione dello status i proveniente da paesi non sicuri. E questa lista di paesi non sicuri non è stata stilata dai giudici, come ingannevolmente affermano Meloni e soci, ma è stata stilata dal governo, cioè da loro stessi, e precisamente dal Ministero dell'Interno, della Giustizia e degli Esteri, con un decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 maggio 2024. 

Sulla sentenza UE e su questo decreto si sono basati i giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura, non su altro, e nell'ambito di norme di diretta derivazione unionale, queste ultime sono sempre preminenti rispetto alla legislazione dei singoli paesi membri, come del resto è stato ripetutamente fatto presente dalla Corte costituzionale: un atto in contrasto con la legislazione europea va automaticamente disapplicato dal giudice, e quando si leggono stupidaggini come quella che vedete qui sotto, bisognerebbe ricordare al povero Borghi che finché siamo nell'Unione europea il diritto nazionale non può prevalere su quello UE, a meno che Borghi non convinca il governo a fare l'Italexit.



Queste cose non le sa la signora Meloni? Non ha alle sue spalle uno staff che le fornisca delucidazioni su questioni giuridiche? Così, a naso, verrebbe da pensare di no. Se si guarda infatti la storia recente, si scopre che sempre in tema immigrazione sono già numerosi i casi in cui sono stati smontati dai tribunali provvedimenti sbagliati, sia nella forma che nella sostanza. 

Siamo quindi di fronte a un governo che, evidentemente, non è in grado di scrivere provvedimenti corretti sotto il profilo giuridico e delle norme. Oppure non vuole e - qui si apre un po' anche a me la vena complottista - scrive provvedimenti sbagliati intenzionalmente, in modo da poter fare del vittimismo quando poi un tribunale li cancella. D'altra parte non è un mistero che questo è, a memoria, uno dei governi più vittimisti e "piagnoni" dell'intera storia repubblicana. In ogni caso, che si tratti di analfabetismo o eversione, sempre messi male siamo.

venerdì 18 ottobre 2024

Ride tutto il globo terracqueo


Reati universali

Indipendentemente da ciò che ognuno pensa riguardo alla gestazione per altri, è difficile non vedere l'ennesima impronta ideologica che sta dietro alla legge che trasforma in reato universale il ricorrervi. 

In primo luogo perché il concetto stesso di reato universale è un non senso. Esiste semmai la giurisdizione universale, un principio del diritto internazionale che permette ai tribunali nazionali di perseguire i più gravi crimini indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi, come ad esempio genocidio, tortura, crimini di guerra o reati che rientrano nella categoria dei crimini contro l’umanità, ma è un'altra cosa rispetto all'inesistente reato universale.

Basterebbe considerare il solo fatto che la GPA è legale in tantissimi paesi del mondo (Europa compresa) per capire che volerla inserire nel novero dei reati universali è una scemenza, ma naturalmente il governo conta come al solito sul fatto che il livello medio del suo elettorato è quello che è e fare leva sulla sua "pancia" qualche beneficio lo porta sempre.

Siamo ai livelli della legge anti-rave, oppure della legge contro la carne coltivata e simili. La legge sulla GPA va nella medesima direzione di stampo identitario, simbolico, e tra l'altro, come già fanno notare alcuni giuristi, la sua applicazione sarà estremamente problematica, per non dire impossibile. Senza contare, oltretutto, che sempre a detta di molti esperti presenta vistosi profili di possibile incostituzionalità. 

Ma questo lo valuterà la Consulta ai primi ricorsi, l'importante è aver portato a casa l'ennesima legge-simbolo che al lato pratico produrrà solo l'effetto di complicare inutilmente la vita a chi vorrà in futuro ricorrervi.

giovedì 17 ottobre 2024

La (non) fine della storia



Stamattina, mentre camminavo sulle colline dietro a casa mia (quello che vedete nella foto è Palazzo Marcosanti), ascoltavo una recentissima lezione di Dario Fabbri, che ripubblico qui sotto.

L'idea di raccontare come il mondo fuori dall'occidente vede il problema planetario del cambiamento climatico è un escamotage per raccontare quanto è diverso da noi il mondo là fuori. Una diversità che noi non riusciamo a cogliere (figurarsi a comprendere) perché immersi in una pedagogia collettiva tramite cui abbiamo interiorizzato il fatto, non vero, che la storia è finita, che noi siamo il punto più alto raggiunto dalla civiltà umana, che gli altri là fuori, poverini, anelano tutti a vivere come noi e se non lo fanno è perché c'è un cattivo che glielo impedisce, oppure perché sono un po' tonti ma prima o poi vedranno la luce.

Drammatico anche il racconto dei danni provocati dal fatto che la storia oggi non si studia più e che quindi, non conoscendola, siamo portati a pensare in modo leaderistico invece che collettivo, mentre invece non sono i leader che determinano il corso delle vicende umane ma, come diceva anche De Gregori, "è la gente che fa la storia", e i vari leader non sono nient'altro che il prodotto della volontà popolare, anche quando sono dittatori.

Mi piace ascoltare chi mette in crisi i convincimenti assodati, gli stereotipi stantii, le idee incancrenite, i luoghi comuni elevati a principi che per pigrizia mentale evitiamo di mettere in discussione.


mercoledì 16 ottobre 2024

Bruno Vespa e il vino


Che Bruno Vespa sia esperto di vini è noto, dal momento che ne è anche produttore, e quando afferma che il rosso fa bene al cuore... come si fa a non dargli istintivamente ragione? D'altra parte che un bicchierino dopo cena sia in qualche modo salutare non è raro neppure sentirlo dire da qualche medico.

Peccato che non sia così e che l'OMS da almeno 30 anni abbia inserito l'alcol nel gruppo 1 degli alimenti potenzialmente cancerogeni e dannosi per il cuore per l'essere umano, sottolineando come anche la tanto decantata "modica quantità" non abbia alcunché di benefico. L'unica quantità di alcol che apporta reali benefici è 0.

Questo non significa che non si debba bere vino. Se si vuole bere perché il sapore piace e lo si fa in maniera consapevole, benissimo, ma appellarsi a inesistenti benefici come scusa per pulirsi la coscienza, anche no. E vale naturalmente anche per Lollobrigida.

martedì 15 ottobre 2024

Il blog maggiorenne

18 anni fa scrivevo il primo post di questo blog, che in ossequio ai canoni di noi umani diventa quindi maggiorenne. In 18 anni sono cambiate un sacco di cose a ogni livello. Le mie figlie erano relativamente piccole, io ero ancora sposato, facevo lo stesso lavoro che faccio oggi ed ero un attivo 36enne che leggeva libri, suonava e amava scrivere. Cose queste che comunque, bene o male, faccio ancora oggi.

Quando lo aprii, il blog, nato negli USA nel 1997, era lo strumento informatico più diffuso e utilizzato per scrivere online. Ne nascevano come funghi e la cosiddetta "blogosfera" era un ambiente vivace e dinamico. Dal 2009 cominciò il loro irreversibile declino, provocato soprattutto dall'immenso successo dei social network Facebook e Twitter. Sopravvissero in qualche modo i blog tematici, ma quelli generalisti lentamente se ne andarono.

Oggi i pochi blog ancora attivi sono gestiti da alcuni disperati, come lo scrivente, che li tengono ancora in vita non si sa bene perché. (No, vabbe', in realtà alcuni blog hanno ancora una certa vitalità e un certo successo e quindi chi li gestisce continua ad aggiornarli.)

Nel corso di tutti questi anni sono stato più volte lì lì per chiuderlo pure io, poi alla fine ho sempre rimandato il de profundis e ancora continuo a scriverci. I social vanno, vengono, ho chiuso e riaperto più di un account sia su Twitter che su Facebook, ma il blog è sempre stato un piccolo punto fermo che non ho mai abbandonato, probabilmente anche perché qui ci sono i miei racconti e molti pezzi di vita. Anche nei periodi in cui non stavo sui social, qua bene o male scrivevo sempre, e credo che continuerò a farlo, nonostante ancora oggi ogni tanto mi venga voglia di chiudere tutto e ciao.

Ma chiuderlo adesso che è diventato maggiorenne sarebbe un peccato, no? :-)

I primi 16

Una nave militare italiana ha deportato oggi i primi 16 migranti in Albania, mentre negli ultimi tre giorni sono sbarcate in Italia più di 1600 persone

Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per capire come questo sistema non serva assolutamente a niente ma sia solo puro teatro. Chi invece vuole approfondire un po', conoscere dati, cifre e costi di questa inutile follia può dare una letta qui e chiedersi quante cose più utili si sarebbero potute fare nella sanità, nella scuola, nei servizi, con tutti quei soldi gettati letteralmente al vento.

Ma viviamo nella civiltà della teatralità, dell'immagine, per cui quando un telegiornale mostra una nave e racconta che con quella nave si stanno portando via i migranti dall'Italia, quindi il problema è risolto, tanti ci credono e sono contenti. E a sua volta anche chi governa è contento pensando a come è facile, oggi, dare a bere qualsiasi cosa con pochissima fatica.

domenica 13 ottobre 2024

Il Signore degli Anelli

 



La prossima settimana sarò in ferie e ho pensato di approfittarne per iniziare, finalmente, quello che è universalmente considerato il capolavoro di Tolkien. Sono più di 1300 pagine di avventure di Frodo e soci e, data la quantità di personaggi e situazioni raccontate, ho già approntato un figlio bianco A4 e una matita per segnarmi nomi e funzioni delle figure principali del racconto, onde evitare di perdermi.

Questa edizione della RCS Libri del 2000 è tradotta dall'inglese da Vicky Alliata e la trovai l'anno scorso su una bancarella di libri usati qua a Santarcangelo, in ottime condizioni. Altri libri di questa corposità che ho letto recentemente sono It, di King, e Il conte di Montecristo, di Dumas, a loro modo due capolavori.

E niente, ci provo e poi vi dico.

venerdì 11 ottobre 2024

Dopo 50 anni

È incredibile il livello di malafede di chi accusa di antisemitismo chiunque critichi il governo israeliano. E non mi riferisco ai commentatori da social, ché lì spesso è proprio questione di tare culturali/cognitive, mi riferisco a politici, giornalisti, personaggi pubblici in genere, perlopiù appartenenti a una certa area politica. 

È pura malafede, nient'altro.

Sono passati più di 50 anni da quando Abba Eban, cofondatore del sionismo, postulò la teoria secondo cui tra antisionismo e antisemitismo non esiste alcuna differenza, con ciò dando a intendere che chiunque critichi le politiche di Israele è automaticamente un antisemita. Oggi quella dottrina, sempre rimasta piuttosto dormiente nel corso dei decenni, è rinata a nuovo fulgore. È come se fosse stata risvegliata dal letargo in cui avrebbe meritato di restare, e ci sguazza allegramente chi ha tutto l'interesse, strumentale, ad alimentare questa capziosa commistione. 

Lo so che oggi è tutto bianco o nero e le sfumature che stanno in mezzo non esistono più, ma chi ha ancora un minimo di onestà intellettuale non può cascarci. Criticare le politiche di Israele è una cosa, l'antisemitismo un'altra. Punto.

giovedì 10 ottobre 2024

Adesso è un criminale di guerra


Adesso che l'esercito israeliano spara su soldati italiani, dalle parti del governo si accorgono che Netanyahu è un criminale di guerra che viola il diritto internazionale (Crosetto) e che si tratta di un atto inammissibile (Meloni).

Non se ne sono accorti in un anno di genocidio, con più di 50.000 civili palestinesi massacrati, se ne accorgono adesso che sparano due colpi contro i nostri soldati.

Sono vergognosi.

mercoledì 9 ottobre 2024

Ci stiamo giocando anche l'acqua

Nel 2011 ci fu un referendum col quale 27 milioni di Italiani si espressero perché l'acqua restasse un bene pubblico e non fosse dato in gestione ai privati. La filosofia che stava alla base dell'iniziativa referendaria era che l'acqua è un bene indispensabile alla vita e alle persone e, a differenza di altri ambiti, su questo bene i privati non potevano lucrare.

Le privatizzazioni nel nostro paese hanno una storia ormai quarantennale. Iniziarono, avviate da Mario Draghi, negli anni Novanta del secolo scorso in seguito alla crisi dell'IRI e del modello interventista, quello cioè secondo cui lo Stato controlla l'economia e ha voce in capitolo quasi esclusiva sulle politiche economiche di un paese. Nei decenni successivi questo cambio di politica economica portò alla privatizzazione di vari settori che fino ad allora erano rimasti pubblici: trasporti, telecomunicazioni, energia, sanità ecc. (quest'ultima non lo è formalmente ma lo è ormai di fatto).

I risultati di questa ondata di privatizzazioni sono oggi definiti controversi, ma è quasi unanimemente assodato che non hanno portato i risultati previsti, né da essi sono derivati miglioramenti per quanto riguarda le tariffe e la qualità dei servizi. La tragedia del ponte Morandi, pur non potendo ovviamente essere presa come modello universale, è forse l'emblema di ciò che hanno rappresentato le privatizzazioni nel nostro paese.

Perché questo pistolotto sulle privatizzazioni? Perché il governo Meloni sta un po' alla chetichella apprestandosi a infrangere l'ultimo tabù ancora rimasto in piedi: l'ingresso dei privati nell'acqua pubblica. E lo sta facendo con un DL in preparazione pomposamente chiamato "Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche, di siti contaminati e dissesto idrogeologico." 

Dietro tutta questa fuorviante pomposità non si cela nient'altro che la svendita ai privati dell'acqua. Tutto qua. Ne scrive Il Manifesto qui e ne parla Matteo Saudino in questo video. L'acqua è forse l'ultima "preda" su cui il sistema capitalista in cui siamo immersi, spesso senza neppure accorgercene, non ha ancora messo le mani. Ci stiamo giocando anche lei.

martedì 8 ottobre 2024

Il gene dell'assassinio

Vorrei fare notare a Trump che suo nonno era un immigrato originario della Renania che arrivò negli USA alla fine dell'800 facendo il barbiere. Il suo cognome era Von Drumpf, poi americanizzato per assimilazione in Trump. 

Non so se fosse un assassino, in ogni caso io ci andrei cauto a dire 'ste cose.

Poi vabbe', stiamo sempre parlando di Trump, non è che si possa pretendere chissaché.

Loredana Lipperini e Luca Briasco

Un mio contatto su twitter mi ha segnalato questa bellissima chiacchierata tra Loredana Lipperini e Luca Briasco, traduttore in Italia dei romanzi di King. Oggetto della chiacchierata è ovviamente il Re e tante storie, aspetti e aneddoti della sua vita e delle sue opere più o meno conosciuti. Imperdibile, per chi ama questo grande della letteratura americana.

venerdì 4 ottobre 2024

Breve storia di Israele

Il buon andy segnala sul suo blog questa breve lezione di Piergiorgio Odifreddi sulla storia di Israele. Magari molti queste cose le sanno già, altri probabilmente no. Forse sono di più i secondi, per motivi che si intuiscono facilmente seguendo il video.

giovedì 3 ottobre 2024

Accise

Quando leggo che il governo aumenterà le accise sul gasolio penso ai video di Salvini in cui promette solennemente di abolirle, una promessa che fa da anni. Digitate "Salvini accise" su youtube e vi comparirà lui davanti a un poster con l'elenco di tutte le addizionali che ancora oggi gravano sul costo dei carburanti. Si va dal terremoto in Irpinia a quello del Belice alla tragedia del Vajont alla guerra in Abissinia e altre.  

"Se mi votate" dice nel video "nel primo consiglio dei ministri le abolirò tutte". Ovviamente erano e sono tutte balle, ma milioni di persone ci hanno creduto. Quelle accise non solo sono ancora tutte lì, ma il governo si sta appunto apprestando ad aumentare quelle sul gasolio. Se in questo paese avessimo una classe giornalistica degna di questo nome, ci sarebbe la fila di giornalisti a tampinare il cazzaro col microfono in mano per chiedergli conto di quelle balle. Invece niente, non si disturba chi sta lassù, è maleducazione.

Ovviamente anche la Meloni, in altri tempi neppure troppo lontani, anzi molto vicini, batteva sulle accise, con tanto di video di lei in macchina al distributore che, col suo tipico piglio da burina indignata, tira fuori 50 euro e comincia a raccontare quanta parte di quei 50 euro sono il costo vivo della benzina e quanta parte sono accise. Tutto dimenticato. 

Stesso discorso per la legge Fornero. Ricordate da quanti anni Salvini promette di abrogarla? Così, a memoria, sicuramente più di dieci. Ovviamente anche qui il web pullula di suoi comizi in cui promette, cascasse il mondo, che al primo consiglio dei ministri la Fornero sarà cancellata. Ce n'è ancora uno in circolazione in cui il cazzaro dice: "Se non manterrò questa promessa sarete autorizzati a spernacchiarmi". 

Non solo la legge Fornero è saldamente al suo posto, ma, un po' alla chetichella, nell'ultima legge di bilancio si prevede di allungare le finestre di ingresso fino a 10 mesi. Cioè, la Fornero è ancora lì ed è stata pure peggiorata. E nessuno che, come sopra, vada da Salvini con un microfono in mano a chiedere conto di dieci anni di palle sull'abrogazione delle legge Fornero.

E si potrebbe continuare con gli sbarchi (avevano promesso di azzerarli, all'occorrenza ricorrendo pure al blocco navale), le tasse (dovevano tagliarle e abbiamo raggiunto un livello di pressione fiscale mai visto).

Non serve a niente prendersela con questa classe dirigente per le palle che racconta. Le incoerenze e le balle, che una volta erano motivo di biasimo e potevano costare una rielezione, oggi fanno curriculum perché il senso critico è morto. Conta l'ideologia, la fedeltà acritica. Il cervello è subordinato alla pancia e loro lo sanno benissimo, e se ne approfittano. Sanno che possono promettere qualsiasi cosa perché comunque lo zoccolo duro che vota per appartenenza ideologica non morirà mai. La prova sta nel fatto che dopo due anni il consenso di questo orribile governo continua a rimanere più o meno stabile.

E allora di cosa parliamo?

lunedì 30 settembre 2024

Luck and strange

Ho ascoltato Luck and strange e mi pare - impressione a caldo - che Gilmour sia ormai un musicista con ben poco da dire. Le tracce che mi sembrano di un certo rilievo sono le due in cui canta la figlia Romany: Between two points e Yes, i have ghosts. 

Salverei anche Scattered, una ballata molto evocativa che richiama qua e là il Gilmour di The division bell e A momentary lapse of reason. Il resto mi sembra più o meno tutto dimenticabile.

Da segnalare la presenza di Richard Wright nel pezzo che dà il titolo all'album. 

Wright, come è noto, è morto già da qualche anno ma la canzone, e relativo video, è stata realizzata sulla base di una session del 2007 in cui il tastierista dei Floyd suonava questo pezzo assieme a Gilmour nel suo fienile. Per i cultori dei Pink Floyd è una piccola chicca.

Da menzionare sicuramente la presenza del leggendario Steve Gadd che suona la batteria in The piper's call. Ma la canzone in sé non dice più di tanto. Rimango dell'idea che Luck and strange non è un album che resterà nella storia della musica.

domenica 29 settembre 2024

Sicari


Comunque, se io fossi un medico che pratica interruzioni di gravidanza nelle modalità previste dalla legge e mi sentissi dare del "sicario" da qualcuno, un po' m'incazzerei.

Quando per esprimere le proprie opinioni si ricorre alla violenza verbale, ci si pone già dalla parte del torto. Isaac Asimov diceva, giustamente, che la violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci. E vale anche per quella verbale.

A che scopo firmare?

Mi chiedo quale sia lo scopo di andare a firmare nei gazebo istituiti dalla Lega per il sostegno a Salvini nel processo Open Arms. Non riesco a capirlo proprio a livello epistemologico. 

Il sostegno a qualcuno o a qualcosa (un'iniziativa, una proposta di legge, un candidato a una elezione ecc.) ha senso esprimerlo quando quel sostegno ha la possibilità di influire sul risultato di ciò che si vuole ottenere. Se ad esempio si raccoglie il numero necessario di firme si può istituire un referendum abrogativo per modificare/abrogare una legge.

Ma qui l'oggetto del sostegno che si chiede di esprimere è un processo, il risultato del quale sarà determinato unicamente da un giudice. E la sentenza che pronuncerà quel giudice non andrà in una direzione piuttosto che in un'altra a seconda del numero di firme raccolte.

Detto in altre parole, quel giudice deciderà l'esito del processo unicamente sulla base risultanze delle indagini e dalle prove emerse o non emerse nel dibattimento. Nient'altro. Quindi a cosa serve raccogliere le firme? 

A livello pratico a niente, a livello mediatico/propagandistico a molto. Se infatti la raccolta firme avrà un buon margine di successo Salvini potrà fare valere la carta del consensus gentium per dire: Vedete? Il popolo è con me, se quindi il giudice mi condannerà è come se condannasse il popolo. 

Ma il consensus gentium non è automaticamente sinonimo di giustezza di una causa. Anche Mussolini riempiva le piazze, ma questo non dava patenti di bontà a ciò che strillava nelle suddette piazze (guerre, colonialismi ecc.). La massa è una cosa, entrare nel merito delle vicende un'altra. 

Ovviamente Salvini questa cosa la sa benissimo, mentre quelli che andranno a firmare non si rendono invece conto della differenza. D'altra parte è proprio su questa povertà intellettiva che il felpato ha costruito la sua carriera politica, quindi perché stupirsi?

venerdì 27 settembre 2024

Bollo di oggi e di allora

Oggi mi sono finalmente deciso e ho pagato (in 30 secondi) il bollo della macchina dal tabaccaio sotto casa. Sono abbastanza vecchio da ricordarmi quando il pagamento del bollo portava via quasi un pomeriggio.

Ci si doveva presentare presso uno sportello ACI (qui a Santarcangelo ce n'era uno solo nel centro storico) col libretto della macchina, un documento e i soldi in contanti (si poteva anche compilare un assegno sul posto, se non ricordo male), ci si metteva in fila e si attendeva il proprio turno armati di pazienza, con la fila che a volte era chilometrica.
 
All'epoca non esistevano gli smartphone e i social e per passare il tempo si chiacchierava con gli altri della fila lamentandosi di quanto erano lenti gli impiegati dell'ACI.
 
Altri tempi. Ed ero un altro anch'io.

100 euro (ideologici)

L'elargizione del bonus natalizio (ma la Meloni non aveva detto giusto qualche giorno fa che questo non è il governo dei bonus?) di 100 euro ai lavoratori dipendenti sposati e con almeno un figlio a carico è la dimostrazione plastica, l'ennesima, che il faro che orienta l'agire di questo governo è esclusivamente l'ideologia.

Se infatti si elargisce un aiuto economico non in base all'effettiva necessità dei potenziali beneficiari ma in base al tipo di famiglia, è evidente che si mette in campo una misura dalla forte impronta ideologica. Se si volesse effettivamente aiutare chi ha bisogno si guarderebbero i redditi, stop, non la composizione familiare. 

Tra l'altro non si capisce quale sarebbe, ideologia a parte, l'intento che si vuole perseguire: un incentivo alle coppie a sposarsi e regolarizzarsi? Dài, non scherziamo, su. Se chi ha partorito questa misura l'ha veramente fatto con questo scopo significa che è un cretino.

Ci sarebbe anche da aggiungere che una cosa di questo genere contraddice palesemente tutti i bei discorsi sul dramma della denatalità, i pressanti (e stucchevoli) inviti a fare figli ecc. I figli di una famiglia differente da quella canonica (padre e madre possibilmente sposati in chiesa e con prole) hanno una minore dignità degli altri tanto da non meritare l'aiuto economico? Abbiamo quindi figli di serie A e di serie B?

Evidentemente, sì.

mercoledì 25 settembre 2024

Ancora con 'sti gatti

Io in fondo, nonostante il mio ateismo, voglio anche un po' bene al papa, per vari motivi. Ovviamente non lo seguo sui temi etici, anzi lì mi trovo agli antipodi rispetto a lui, ma gli ho sempre riconosciuto il merito di essere ormai l'unica voce mediaticamente rilevante a denunciare i guasti e le perversioni del capitalismo, a denunciare lo schiavismo, lo sfruttamento, l'aberrazione delle nostre politiche migratorie. 

Gli riconosco anche il merito di aver preso certe posizioni sulla guerra in Ucraina che gli sono valse accuse (ridicole) di filo-putinismo. Plaudo anche ai suoi continui richiami al massacro dei palestinesi da parte dell'esercito israeliano (si è mai sentito qualcun altro farlo?).

Poi però, dopo tutto questo, vedo che mi cade ancora sui cani e sui gatti e sulla stupidaggine conclamata che sarebbero corresponsabili della bassissima natalità nel nostro paese. L'ha ripetuto di nuovo anche oggi (ogni tanto ama tornarci sopra), dicendo che in Italia non si fanno più figli ma si adottano cani e gatti, dando a intendere che tra le due cose ci sia una correlazione. 

E allora ci si arma di pazienza, si sospira, si alzano gli occhi al cielo e si conta fino a dieci, augurandosi che almeno qualcuno del suo staff si prenda la briga di fargli notare la portata di questa castroneria.

martedì 24 settembre 2024

500mila firme per la cittadinanza

Nel giro di un weekend, grazie soprattutto al passaparola in rete, sono state raggiunte le 500mila firme necessarie per indire la proposta di referendum abrogativo dell'attuale legge sulla cittadinanza. Ora il quesito sarà sottoposto alla Corte costituzionale per la certificazione dell'ammissibilità, dopodiché, in caso di esito positivo, il referendum si farà.

Anche se il numero minimo necessario è stato raggiunto, chi vuole aggiungere la propria firma può sempre farlo qui (più sono le firme, maggiore è la sicurezza). Tramite Spid la procedura non richiede più di un minuto.

In sostanza, con questo referendum si vuole agevolare l'ottenimento della cittadinanza per le persone straniere che vivono nel nostro paese, paese che su questo tema ha le leggi più severe e stringenti di tutti gli altri in Europa. L'intento è di portare da dieci a cinque gli anni minimi di residenza in Italia per potere fare richiesta di cittadinanza.

Altri dettagli sono qui.

Io ho firmato convintamente. Credo che farlo sia un atto di civiltà in mezzo al deserto culturale e umano in cui viviamo oggi.

lunedì 23 settembre 2024

Aggressioni

 


Mi chiedevo: le aggressioni ai medici ci sono sempre state ma se ne parla solo in questo periodo, oppure è un fenomeno nuovo?

In realtà è un po' una domanda retorica, nel senso che io credo che ci siano sempre state ma, per qualche motivo, ultimamente questi fatti hanno assunto una certa rilevanza mediatica e gli episodi, che in altri periodi sarebbero passati più o meno inosservati, adesso vengono maggiormente enfatizzati.

Potrei sbagliarmi, certo, ma da tempo viviamo in una realtà in cui spesso non sono i fatti a creare le notizie ma sono le notizie a creare i fatti, quindi non mi stupirei se anche per questa ondata mediatica fosse lo stesso. 

Preciso - ormai oggi occorre precisare tutto - che questo mio pensiero non va a supporto di una minimizzazione della gravità di questo drammatico fenomeno. Anzi.

domenica 22 settembre 2024

Desolazioni

Quel lungo nastro d'asfalto che da Ravenna corre verso Venezia - l'ho percorso oggi per andare a visitare Chioggia - è desolante. Sembra la scenografia di Desperation, di Stephen King. 

Per gran parte del suo percorso, infatti, specie nella zona del Polesine, la strada ha ai suoi lati solo attività dismesse e abbandonate: bar, locali, aziende, scheletri di capannoni, distributori; tutto allo sfacelo: strutture ormai fatiscenti coi vetri rotti, circondate e aggredite dalla vegetazione, muri riempiti di graffiti. 

Chi ha sentito parlare della famosa Rust Belt americana ma non l'ha mai vista, può percorrere quei 100 e rotti chilometri di statale tra Romagna e Veneto e se ne fa un'idea chiarissima.

Impressionante.

(Ah, dimenticavo: Chioggia è un piccolo gioiello.)

sabato 21 settembre 2024

77


Oggi compie 77 anni uno scrittore a cui sono particolarmente affezionato.

Lunga vita, zio Steve!

venerdì 20 settembre 2024

Distruttività e autodistruttività

Mi sono imbattuto in queste interessanti riflessioni di Umberto Galimberti (le riflessioni di Galimberti sono in genere sempre interessanti, ma qui io sono di parte) sulla componente antropologica della distruttività e autodistruttività dell'essere umano. Riflessioni che contengono in nuce alcune possibili risposte ai motivi della violenza dilagante nella nostra società, di cui le cronache forniscono ampi resoconti praticamente ogni giorno.

domenica 15 settembre 2024

Vivere il reale


 

Splendido saggio, uno dei più belli che abbia letto quest'anno, in cui il filosofo e teologo Byung-chul Han spiega come con l'avvento della digitalizzazione abbiamo perso il rapporto con le cose, con la realtà e abbiamo iniziato a rapportarci con la loro rappresentazione digitale: leggiamo libri elettronici invece che cartacei, scriviamo con le dita invece che con le mani, creiamo connessioni con "amici" virtuali invece che relazionarci con persone fisiche, ascoltiamo musica da supporti digitali invece di prendere in mano un supporto fisico, come ad esempio un disco, e farlo nostro. 

Un capitolo drammatico è quello in cui si spiegano gli effetti deleteri dello tsunami di informazioni che ogni giorno ci sommerge, tramite il quale acquisiamo una notizia ma non approfondiamo la conoscenza. Da qui la frammentazione e la parcellizzazione dei processi cognitivi che inficiano la nostra capacità di prestare attenzione.

È un libro che apre gli occhi sul cambiamento antropologico derivante dalla digitalizzazione della nostra vita e che richiama al bisogno di tornare a vivere le cose, gli oggetti, le persone. Un fervente invito a tornare a vivere il reale.

Splendido.

Non vorrei essere quel giudice



Provo a mettermi nei panni del giudice che dovrà decidere della sorte di Salvini dopo che la procura di Palermo ha chiesto sei anni di reclusione per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.

Questo giudice ha infatti contro di sé il Viminale, il presidente del consiglio, il governo e milioni di persone che pensano che Salvini abbia fatto bene a tenere prigioniere su una nave più di cento persone per due settimane. Senza contare che avrà contro anche l'uomo più ricco del mondo, il quale ha già dichiarato che i sei anni di galera dovrebbe farseli il procuratore che ha formulato la richiesta.

Ecco, no, non vorrei essere nei panni di quel giudice.

Su tutte le altre balle relative alla difesa dei confini, al vittimismo stucchevole e all'analfabetismo istituzionale di certe dichiarazioni non aggiungo altro, ne scrissi già abbondantemente all'epoca dei fatti.

sabato 14 settembre 2024

Patteggiamenti

Giovanni Toti chiede il patteggiamento e il suo avvocato si affretta a precisare che tale richiesta non deve intendersi come ammissione di colpa ma come desiderio di evitare un lungo processo.

Non sono un giurista e quindi potrei sbagliare, ma a me risulta che la richiesta di patteggiamento deve sempre essere subordinata a una ammissione di colpa. Chiedere il patteggiamento con la giustificazione di voler evitare un lungo processo è un non senso. 

Se io sono imputato di uno o più reati e so di essere innocente, io vado a processo perché voglio che la mia innocenza, di cui sono sicuro, venga dimostrata a tutti. Anche se sarà un lungo processo. 

Dài, su, non prendiamoci in giro.

Differenze ontologiche tra libro ed ebook



(Byung-chul Han. Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale)

venerdì 13 settembre 2024

Sul divieto della cannabis light nel nuovo decreto sicurezza

"Ddl sicurezza e cannabis light: una decisione folle sul piano tossicologico e psicofarmacologico. Poi mi raccomando la coerenza, promuoviamo il vino (bevanda che contiene una sostanza cancerogena) come eccellenza dell'Italia e della dieta mediterranea. 

Per molte persone la cannabis è un farmaco, in alcuni casi salvavita e sotto controllo medico non presenta particolari problemi. Considerando TUTTE le dimensioni del rischio (per la persona, terzi e tutta la società), l'etanolo è al primo posto in termini di pericolosità. 

Poi questo fa ridere: si mantiene il divieto di coltivare e commercializzare la cannabis light per contrastare l'assunzione di sostanze che alterano lo stato psicofisico e "conseguenti comportamenti rischiosi". Che tenerezza, la politica tiene veramente alla nostra salute. 

Per completezza la politica dovrebbe ricordare che l'etanolo, cancerogeno e sost. psicotropa, ALTERA lo stato psicofisico dell'individuo rendendolo pericoloso per sé stesso e gli altri. Come mai nessuna presa di posizione? Perché non c'entra nulla la salute: è solo ideologia."

giovedì 12 settembre 2024

Altezze

Il commento di Salvini alla tragedia di Viareggio ("Se non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così") si situa, come metodologia di ragionamento, al livello di chi tende a minimizzare/giustificare una violenza sessuale argomentando che la vittima indossava una minigonna troppo attillata e quindi un po' se l'è cercata.

È un ragionamento da deplorare soprattutto perché si ferma al mero livello causa-effetto. Da questo punto di vista non ci vuole Jacques de La Palice per capire che è ineccepibile, dato che se il rapinatore non avesse rubato la borsetta alla signora quest'ultima non l'avrebbe investito e ucciso col suo suv.

Quello che Salvini omette è che esiste un livello di ragionamento superiore, se vogliamo più elevato, che va ben oltre il mero rapporto causa-effetto degli avvenimenti e che ha a che fare con la giustizia, la morale, il valore della vita, la corretta proporzione tra offesa e sua riparazione. 

Ma stiamo parlando di Salvini, il quale si rivolge a un target di uditori che, notoriamente, non raggiunge queste "altezze".

martedì 10 settembre 2024

Barbero e Travaglio

Mi sono imbattuto per caso in questa chiacchierata un po' asimmetrica (per il 90% del tempo ha parlato solo Barbero) tra Travaglio e Barbero. 

Splendida! 

Alessandro Barbero, con la sua leggendaria verve affabulatoria, ha raccontato cos'erano e cosa sono oggi la Russia e l'Ucraina e come si è arrivati all'invasione di due anni e mezzo fa. Poi ha preso il via e, su sollecitazioni di Travaglio, ha toccato altri argomenti, diversissimi tra loro ma tutti interessantissimi e estremamente attuali.

E niente, ogni volta che ascolto una sua lezione o leggo un suo libro, la mia venerazione per il professore di storia piemontese cresce.

domenica 8 settembre 2024

Crosetto e l'Ucraina (che non ha mai avuto alcuna possibilità)

Tutti presi come eravamo dalla importantissima vicenda Sangiuliano, ci è sfuggita una dichiarazione del ministro Crosetto che non è esattamente un'inezia, e cioè l'ammissione che fin dall'inizio nessuno ha mai creduto che l'Ucraina potesse veramente vincere la guerra.

Ma come? Due anni e mezzo di propaganda (Meloni, Stoltenberg, Macron, Scholz, Johnson ecc.) e di roboanti annunci che si sarebbe continuato a riempire di armi l'Ucraina "fino alla vittoria finale", e adesso Crosetto, con la faccia più tosta del mondo, viene candidamente ad ammettere che tutti sapevano che l'Ucraina non avrebbe mai vinto.

Ciò significa che per due anni e mezzo ci hanno sostanzialmente preso per il culo - e questo tutto sommato non sarebbe neppure una novità. Ma significa anche che chi fin dall'inizio diceva che l'Ucraina non aveva nessuna possibilità e che sarebbe stato meglio trattare fin da subito con la Russia, forse non aveva tutti i torti. Se non altro perché allora lo si poteva ancora fare da un condizione sostanzialmente paritaria. 

Ora non più.

giovedì 5 settembre 2024

Sangiuliano e noi

Comunque, alla fine, se si prende la patetica e grottesca vicenda Sangiuliano e la si inserisce nel flusso delle vicende politiche dell'ultimo trentennio, si scopre che non rappresenta qualcosa di così sorprendente né di eclatante.

Se ipoteticamente partissimo da Tangentopoli e venissimo a oggi sarebbe facile scoprire come il decadimento dei costumi, dell'etica e della morale della politica sia stato pressoché costante.

Chi ha più di 40 anni e ha seguito le vicende dell'impero berlusconiano sa benissimo che in quel ventennio sono successe cose che l'affaire Sangiuliano al confronto è insignificante. E abbiamo digerito tutto senza fare una piega.

La politica ha smarrito l'etica, e anche quella disciplina e quell'onore che la Costituzione prevede debba possedere chiunque ricopra cariche istituzionali. 

Ma ciò che è forse ancora più grave è il contestuale decadimento della società civile. Questo governo di scappati di casa non è lì perché è cascato dal cielo ma perché è stato votato. Berlusconi è stato quasi vent'anni nelle stanze dei bottoni perché ha preso milioni di voti, e ha continuato a prenderli nonostante tutto ciò che ha combinato. 

Allora il problema non è Sangiuliano, e nemmeno Berlusconi, loro (e tutti gli altri) sono semmai i sintomi di un problema che è molto più grave e profondo che riguarda tutti noi. E che forse noi ci rifiutiamo di vedere per non avere a che fare con la nostra cattiva coscienza, preferendo gettare il crucifige addosso al Sangiuliano di turno.

mercoledì 4 settembre 2024

Delitti e massificazione

Nella moltitudine di più o meno probabili spiegazioni dei fatti di sangue di questi giorni, credo si possa annoverare la massificazione, che mi pare non sia stata citata da nessuno. Ne parla Konrad Lorenz, il fondatore dell'etologia, nel saggio che sto leggendo: Gli otto peccati capitali della nostra civiltà.

Riassumendo brutalmente, Lorenz spiega che c'è un rapporto diretto tra aumento della densità di popolazione e aggressività degli individui che la compongono, e vale sia per gli animali che per gli umani.

Ne parla in queste pagine, che mi sembrano interessantissime.



martedì 3 settembre 2024

Il gatto spiegato da Corrado Augias

 


Tra le tante cose che ho scoperto leggendo il nuovo libro di Augias, La vita s'impara, c'è la sua gattofilia, testimoniata da questa bellissima pagina.

Gatti a parte, La vita s'impara, che non è una autobiografia ma qualcosa che le si avvicina, come dice lui, è un libro che ho apprezzato tantissimo. È il grande scrittore e giornalista, ormai novantenne, che racconta la sua vita e la contestuale storia d'Italia.

È un libro poetico, nostalgico, in cui lo scrittore, che io ho sempre adorato, si racconta senza troppi filtri. Una lettura imprescindibile per chi lo ama.

lunedì 2 settembre 2024

L'avanzata e la propaganda

Se si esce dalla propaganda mediatica nostrana e si spulcia qualche testata estera si scopre che la trionfale avanzata ucraina nel Kursk non è mai stata così trionfale come ce l'hanno raccontata finora e praticamente si è già fermata. 

Per quanto riguarda il Donbass, invece, sta per cadere Pokrovsk, una città di vitale importanza strategica per l'Ucraina la cui caduta potrebbe significare il crollo dell'intera linea del fronte.

Ecco, a me piacerebbe che la stampa nostrana non trattasse da cretino chi legge e raccontasse i fatti esattamente per quello che sono.


Qui una analisi di Matteo Saudino che ha spulciato varie testate estere, sia americane che inglesi.

domenica 1 settembre 2024

Cambiamenti di narrazione sui cambiamenti climatici

Qualche giorno fa il Tg1 di mamma Rai ha mandato in onda un servizio sui disastri provocati in Campania dalle alluvioni di questi giorni. Dopo il servizio è stato intervistato un fisico del CNR, Antonello Pasini, che ha collegato i disastri provocati dal maltempo ai cambiamenti climatici (per i dettagli vi rimando a questo esauriente post di Gwendalyne).

Rispetto alla intervista originale, però, è stata tagliata, guarda un po', proprio la parte in cui lo scienziato collega i disastri del maltempo ai cambiamenti climatici. Antonello Pasini si è accorto del taglio e ha denunciato la cosa dai suoi canali social.

Questo episodio di manipolazione della realtà per avallare una narrazione il più possibile in linea con le posizioni del governo su alcuni temi, che nel caso dei cambiamenti climatici sono sostanzialmente di negazione/minimizzazione, mi ha riportato alla mente ciò che scrive Corradio Augias, che in Rai ha lavorato per sessant'anni, nel suo ultimo libro, La vita si impara, che casualmente sto leggendo in questi giorni.

"Dopo la vittoria elettorale del settembre 2022 che ha visto la destra, compresa quella filofascista, arrivare al governo si è verificato proprio su questo terreno un fatto nuovo. Come ho già detto, ho frequentato la Rai per sessant'anni, ho assistito all'ingresso di tutte le varie ondate, dai socialisti nel 1963 ai berlusconiani, ai grillini. Tutti chiedevano posti e qualche briciola di potere. Gli ultimi arrivati invece non chiedono solo posti, il loro obiettivo, oltre ai posti e a qualche stipendio, è cambiare la narrazione culturale, esporre i loro valori, se non fosse sproporzionato direi che intendono proclamare la loro visione e del mondo."

Mi pare che ci stiano riuscendo discretamente bene.

giovedì 29 agosto 2024

Martina Oppelli

Ho ascoltato per caso al telegiornale alcuni passaggi di una intervista a Martina Oppelli, l'architetta 49enne triestina affetta da anni da sclerosi multipla. Mi è rimasta impressa una frase che ha pronunciato con tono accorato: "Siamo soffi di vento, lasciatemi andare."

E invece no, non se ne può andare perché c'è una legge che glielo impedisce. Perché viviamo in un paese barbaro e incivile in cui non siamo liberi di poter decidere qual è il livello di sofferenza che possiamo sopportare. Lo decidono altri per noi. Altri che ovviamente godono di ottima salute e non hanno la più pallida idea di cosa significhi essere obbligati a stare immobili in una carrozzina o in un letto a soffrire 24 ore su 24, 7 giorni su 7, un anno dopo l'altro.

E quindi i medici, oltre ai tubi e alle sonde che ti trapassano il corpo piagato, ti prescrivono ulteriori farmaci che, forse, leniranno un po' il dolore ma che ti faranno perdere definitivamente la lucidità, in modo che così, quando sarai definitivamente uno zombie, non avrai più la possibilità di capire cosa ti sta succedendo e potrai continuare a soffrire fino alla fine.

Mi vergogno di vivere in un paese così.

Il papa e i travasi di bile della destra

 


Le parole dette ieri dal papa sui migranti hanno provocato, com'era prevedibile, travasi di bile nelle file della destra. In effetti Bergoglio non ci è andato giù leggero. Ecco alcuni stralci di ciò che ha detto: [...] "Il Signore è con i migranti, non con quelli che li respingono" [...] "c’è chi opera sistematicamente e con ogni mezzo per respingere i migranti. E questo, quando è fatto con coscienza e responsabilità, è un peccato grave" [...] "il mare nostrum, luogo di comunicazione fra popoli e civiltà, è diventato un cimitero. E la tragedia è che molti, la maggior parte di questi morti, potevano essere salvati."

Di dare voce al travaso di bile generalizzato della destra si è incaricato stamattina Maurizio Belpietro con un vibrante editoriale riassunto dal titolo di prima pagina. Peccato che il suddetto titolo contenga un errore piuttosto marchiano. A mandare all'inferno chi respinge i migranti non è infatti il papa, ma il suo diretto superiore. Se infatti si prende in mano il vangelo - strano che Belpietro non lo conosca - e si va al capitolo 25 di Matteo, si legge: 

"Quando il Figlio dell'uomo verra' nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siedera' sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separera' gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porra' le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dira' a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredita' il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perche' io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dira' loro: In verita' vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli piu' piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dira' a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perche' ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli rispondera': In verita' vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli piu' piccoli, non l'avete fatto a me."

Quindi, a maledire e a mandare all'inferno chi non accoglie i migranti ("ero forestiero e non mi avete ospitato") è stato, ovviamente per chi ci crede, Gesù stesso, Bergoglio è arrivato un pelino dopo.

Queste cose le so io che sono ateo, a maggiore ragione le dovrebbero sapere anche i vari Salvini, che nei comizi sventolava rosari, vangeli, crocifissi mentre nel frattempo bloccava al largo le navi coi disperati sopra; Meloni, che si definiva mamma e cristiana e nel frattempo faceva i decreti per ostacolare le navi delle ong che nel Mediterraneo salvano i migranti. 

Più divertenti ancora sono i tanti che sbraitano perché quello dei migranti è un tema politico e il papa non dovrebbe occuparsene. Stiamo parlando di disperati che scappano dalle loro terre a causa di fame, guerre, malattie, cercando salvezza in altre parti del mondo, se non ne deve parlare il papa, chi ne deve parlare?

mercoledì 28 agosto 2024

Proiettili nella testa dei bambini

 

"Bambini tra i due e tre anni colpiti da proiettili singoli alla testa o al collo, una media di quattro al giorno". 

Cioè, stiamo parlando di esecuzioni sistematiche di bambini piccoli commesse dell'esercito di Israele. La testimonianza, riportata stamattina dal Corriere della Sera, è di Federica Iezzi, una chirurga che opera a Gaza.

Nel frattempo l'ONU ha dichiarato di essere costretta a sospendere l'invio e la consegna di cibo e aiuti umanitari perché in tutta Gaza non esistono più zone sicure. 

"LE RAGIONI DIETRO la decisione sono essenzialmente due, entrambe legate agli ordini di evacuazione che significano che una determinata area è considerata dall’esercito israeliano passibile di bombardamenti senza ulteriori avvertimenti: la prima è la posizione dei principali centri di immagazzinamento e di distribuzione degli aiuti umanitari, tutti dentro quelle caselle colorate con cui Tel Aviv da mesi seziona Gaza e che, ordine dopo ordine, non sono considerabili «sicure»; la seconda è il numero senza precedenti di operatori umanitari ammazzati in un’offensiva militare, 289 in quasi undici mesi, la maggior parte dei quali – 207 – appartenenti all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Unrwa."

Il numero di vittime palestinesi accertato è a oggi di 40.435 persone, metà delle quali bambini, che oltre che di bombe muoiono di fame perché Istaele ostacola in tutti i modi l'invio degli aiuti umanitari: cibo, medicinali e altro, in spregio a ogni convenzione internazionale.

E nessuno fiata, non c'è un solo leader occidentale che apra bocca, che accenni una reazione. Il genocidio dei palestinesi si consuma sotto gli occhi del mondo e il suo artefice, Natanyahu, viene ricevuto con tutti gli onori al Congresso americano e si intrattiene in amichevoli incontri con i leader occidentali. 

Gli storici del futuro che studieranno il nostro periodo storico si chiederanno come è stato possibile che in pieno terzo millennio si sia consumato un genocidio senza che nessuno dicesse niente. Esattamente come ancora oggi molti si chiedono come è stato possibile che Hitler abbia fatto ciò che ha fatto nell'indifferenza generale.

martedì 27 agosto 2024

Renziani


I renziani sono fantastici. Sanno che se stanno da soli non prendono neppure i voti dei parenti e allora pretendono di venire presi a bordo da quelli su cui hanno sputato fino a ieri, cioè Pd e Cinquestelle. 

Naturalmente confidando sulla memoria storica degli italiani che, notoriamente, si ferma al menu della cena di ieri sera.

Il ragno violino

La vicenda dell'uomo morto a causa (sembra, non è ancora stato accertato) del morso di un ragno violino è uno dei più palesi esempi di come l'allarme creato non abbia alcuna attinenza con la realtà dei fatti.

Su tantissimi siti e social (in TV non lo so, non ce l'ho) è tutto un proliferare di esperti che spiegano chi è 'sto benedetto ragno violino, perché si chiama così, da dove viene, cosa fa, le contromisure da mettere in atto qualora si sospetti di essere stati morsi ecc. 

Insomma, con titoloni allarmistici degni di miglior causa abbiamo creato un timore generalizzato verso questo animale senza alcuna giustificazione. Come scrivono quelli del Post, infatti (ma potete trovare queste informazioni ovunque), nelle cronache storiche del nostro paese non è ancora stato accertato un solo caso di decesso attribuibile senza ombra di dubbio a questo aracnide.

Scrive il Post: "Il 17 agosto un uomo di 23 anni è morto nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari dopo una serie di complicanze mediche che sono state ricondotte al morso di un ragno violino, avvenuto circa un mese fa in una zona di campagna della provincia di Lecce. È la seconda notizia del genere di quest’estate: il 13 luglio a Palermo era morto un 52enne che una settimana prima era stato morso da un ragno della stessa specie. Tuttavia per entrambi i casi per ora mancano conferme scientifiche definitive che riconducano le morti esclusivamente ai morsi dei ragni."

Cioè, è stato creato dal nulla un mostro inesistente solo per poter monetizzare i clic generati da moltitudini di persone spaventate senza alcuna reale ragione per essere spaventate. 

Bello, no?

giovedì 22 agosto 2024

Tajani e lo ius scholae

Antonio Tajani è uno dei pochi politici di destra che spesso (facciamo ogni tanto, va') dicono cose sensate, contrapponendosi ai più estremisti esponenti della Lega o di Fratelli d'Italia. Si era già fatto notare in questo senso per i suoi distinguo su quella porcata chiamata autonomia differenziata e in questi giorni si sta scontrando con Salvini e alcuni esponenti del partito della Meloni sull'annosa vicenda dello ius scholae, ossia il progetto di legge che in linea generale consente di concedere la cittadinanza a chi abbia completato un ciclo di studi.

Premesso che io sarei favorevole, un po' utopisticamente, a uno ius soli automatico e senza condizioni, mi accontenterei anche dello ius scholae, visto che viviamo in un paese in cui quando si parla di civiltà e diritti occorre sempre accontentarsi di quel poco che passa il convento.
 
Ma ciò che dice Tajani è condivisibile perché per una volta fa un ragionamento che va oltre l'ideologia e guarda la realtà di una società che cambia, mentre invece i vari Salvini e soci puntano alla solita pancia della parte più retriva e ignorante del loro elettorato. E quando Tajani dice che non si è italiani perché si ha la pelle bianca ma si è italiani perché si "sente" di essere italiani dice una cosa vera e di buon senso che non si sentirà mai da un Salvini.
 
Tra l'altro io condivido i sospetti di chi, come ad esempio Vitalba Azzollini, dice che rifiutarsi di agevolare la concessione della cittadinanza, come fanno Salvini e soci, abbia il preciso scopo di non fare integrare le persone, o comunque di rendere più difficile tale integrazione, in modo da continuare ad avere la possibilità di lamentarsi della loro mancata integrazione.
 
 

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