venerdì 19 giugno 2009

Ma la crisi non era in via di superamento?

Mentre l'informazione continua, volente o nolente, a rimanere ostaggio delle vicende gossippare del nostro arzillo presidente del consiglio, può capitare che passino in secondo piano altre notizie, che magari saranno sicuramente meno interessanti dal punto di vista morboso-mediatico, ma che fanno a pugni coi recenti annunci che vogliono la crisi economica in via di rallentamento, se non addirittura già quasi risolta.

Ora, si sa, raccontare balle non è una prerogativa esclusiva di un partito o di una formazione politica in particolare, ma è un atteggiamento sostanzialmente bipartisan. I dati sull'occupazione, pubblicati oggi dal Sole24Ore, dicono ad esempio che nei primi 3 mesi di quest'anno 204.000 persone in Italia hanno perso il lavoro, principalmente tra quelle socialmente più "deboli", ossia precari e piccoli imprenditori. Ed è interessante (si fa per dire) notare come questo calo di occupazione si stia verificando principalmente nelle ricche regioni del nord.

Il tasso di disoccupazione è salito al 7,9% dal 7,1% del primo trimestre 2008. Nel Nord il tasso di disoccupazione passa dal 4 al 5,1%, al Centro si porta al 7,6% dal 6,1 di un anno prima, mentre nel Mezzogiorno il rapporto tra persone in cerca di occupazione e occupati è pari al 13,2%, uno 0,2% in più rispetto al primo trimestre 2008. A far scendere il numero degli occupati è la perdita del lavoro da parte dei precari e dei piccoli imprenditori.

Da notare, che appena ieri la signora Marcegaglia ha rivolto per la terza volta in pochi giorni un accorato appello al governo perché esca dall'ignavia e metta finalmente in campo qualcosa di concreto, se non si vuole correre il rischio di essere ancora qui, tra 5 anni, a piangerci addosso.

Noemi, villa Certosa e Bari-gate permettendo, ovviamente.

2 commenti:

BigFab ha detto...

No, la crisi non sta' evolvendo positivamente, quello che è rallentato è stato il peggioramento della crisi..
Da settembre in avanti le aziende che riapriranno (alcune non lo potranno più fare) faranno i conti con: cassa integrazione agli sgoccioli se non finita, mercato ancora stagnante, crediti che continuano a non essere riscossi, debiti aumentati, banche che continuano a chiudere i rubinetti. Nel frattempo si è lavorato poco o nulla, quindi mancano fatturato ed introiti. Sì sì, continuiamo a parlare di Noemi, dei festini, dei punti G, bravi tutti, da Silvio alla sinistra per finire ai giornalisti: mi sembrano tanto i ballerini nella sala danze del Titanic.

Andrea Sacchini ha detto...

>mi sembrano tanto i ballerini nella sala danze del Titanic

A mio avviso dovrebbe esserci più equilibrio. Voglio dire, è giusto, e per certi versi doveroso, parlare delle vicende anche private del premier, visto oltretutto che non è da escludere che possano avere ripercussioni sulla vita sociale di tutti, ma la stessa visibilità, se non maggiore, dovrebbe essere data anche alle altre.

Voglio dire, 200mila e passa posti di lavoro persi nel primo trimestre di quest'anno, a mio avviso avrebbero dovuto avere almeno lo stesso spazio delle vicende personali del premier.

Ecco, secondo me manca questo equilibrio.

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