domenica 28 giugno 2009

Fine della vacanza, si torna online

Messo così, il titolo, sembra quasi che mi dispiaccia tornare a scrivere nel mio blog. In realtà non mi dispiace affatto; anzi, cominciavo già ad avvertire i primi sintomi di astinenza da pc... :-)

Sulla vacanza vera e propria non è che ci sia molto da dire. Il tempo non sempre è stato dei migliori, purtroppo, ma non ci ha comunque impedito di fare delle tonificanti camminate tra i boschi percorrendo i sentieri delle Dolomiti. Appena avrò un attimo di tempo metterò online qualche foto. La vera novità rispetto agli anni passati, semmai, è stata l'aver fatto la prima vacanza da separati. No, non fraintendete, non separati nel senso che probabilmente avete inteso voi, ma nel senso che quest'anno Francesca, mia figlia più piccola, ha preferito, invece di venire con noi in Trentino, trascorrere la stessa settimana a S.Agata Feltria, al campeggio organizzato dalla scuola.

Naturalmente, anche se me ne stavo in totale relax, ho seguito, leggendo i giornali, gli avvenimenti della settimana. Niente di particolarmente rilevante, mi pare. Tra le cose che mi hanno colpito c'è il ruolo, direi sorprendente, che sta avendo Twitter, i social network e internet in generale nell'aggirare la censura imposta dal regime iraniano. Laddove i giornalisti vengono cacciati e la tv oscurata, c'è internet a garantire in qualche modo la libera circolazione delle notizie e delle informazioni, comprese quelle bloccate dal governo. Una lezione straordinaria per quei paesi (e quei governanti) che ancora pensano di ricorrere alla censura per bloccare il libero flusso delle informazioni.

Qua da noi, ho notato, tiene naturalmente banco il nostro premier e le sue fantastiche esternazioni con le quali ci allieta le giornate. Me ne sono segnate un paio.

«Sono fatto così e non cambio. D'altronde ho la mia età. Se mi vogliono sono così. E gli italiani mi vogliono, ho il 61%. Mi vogliono perché sentono che sono buono, generoso, sincero, leale» (fonte)

Questa perla, partorita venerdì durante l'ultima comparsata in Abruzzo, si commenta da sola. Da notare che il famoso 75%, strombazzato appena alcune settimane fa (e che tale non era neanche allora), si è ridotto a un più ragionevole, anche se tutto da verificare, 61.

La seconda esternazione degna di nota, che vi vado a riproporre qui sotto (il neretto è mio), l'ho letta ieri mattina su Repubblica cartacea, acquistata all'edicola di Pozza di Fassa subito prima di mettermi in macchina per il rientro a casa. Questa uscita è interessante (si fa per dire) perché questa volta, obiettivo degli strali del premier, sono le varie organizzazioni di statistiche e studi economici internazionali e nazionali, rei, secondo lui, di diffondere, tanto per cambiare, sfiducia e pessimismo (chissà se a Draghi fischiavano le orecchie...).

"bisogna far sì che prima di tutto il governo, e in secondo luogo tutte le organizzazioni internazionali contribuiscano a rilanciare la fiducia.
[...]
Un giorno sì e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà per fino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Un disastro: dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perchè di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo" (fonte)

Naturalmente, come al solito, abbiamo capito male noi e tutti i quotidiani che han riportato le sue parole (qui video e audio di Repubblica), tanto è vero che nella serata di ieri è arrivata la precisazione del premier in persona, il quale, esattamente come tutte le altre volte, ha specificato di non aver mai detto le parole "chiudere la bocca". Quest'uomo è una barzelletta, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Ricordate il recente rapporto sulla corruzione percepita, stilato dall'ong Trasparency International, che vedeva l'Italia al 55° posto su 180 paesi presi in esame? Bene, a confermare quei dati è arrivata l'altro ieri la relazione annuale della Corte dei Conti, che ha stimato in qualcosa come 50/60 miliardi di euro annui (sì, avete letto bene) la "tassa occulta" a carico degli italiani riconducibile a questo motivo. Dice il procuratore generale della Corte dei Conti:

«Il fenomeno della corruzione all'interno della P.A. é talmente rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi come quelli attuali da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese anche oltre le stime effettuate dal servizio Anticorruzione e Trasparenza del ministero della Funzione pubblica, nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro all'anno costituenti una vera e propria tassa immorale ed occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini».

Se a questo si aggiunge un'evasione fiscale che se fosse recuperata consentirebbe di incamerare, sempre secondo la Corte dei Conti, 100 miliardi di euro l'anno, si capisce bene come siamo messi. Quando poi si leggono notizie come questa, difficile pensare che i vari allarmi che con una certa frequenza vengono lanciati siano campati per aria.

E' morto Michael Jackson. La notizia mi lascia sostanzialmente indifferente, anche se forse non era difficile prevedere che non sarebbe campato ancora a lungo. D'altra parte uno che vende 700 milioni di dischi e se ne va con 500 milioni di dollari di debiti, qualcosa che non va deve averlo per forza. Adesso è iniziato il penoso tira e molla: omicidio? Cocktail letale di farmaci? C'è lo zampino del suo medico personale? Bah...

Dicono fosse un bravo ballerino: non mi esprimo, non sono in grado di giudicare. Neppure musicalmente mi ha mai entusiasmato, in quanto la sua musica non rappresentava certo uno dei miei generi preferiti. Unica eccezione è quel Thriller del 1982, da molti definito uno dei migliori album della storia della musica, che lo consacrò definitivamente una star a livello mondiale. Non so se sia effettivamente uno dei migliori album del mondo; in caso lo sia, comunque, gran parte del merito va sicuramente alle collaborazioni che ha potuto vantare Jackson per la sua realizzazione, che vanno dai Toto, a Paul McCartney ed Eddie Van Halen. Questa qui sotto è Beat It, tratta appunto da quel disco. In questo pezzo la chitarra ritmica è suonata da Steve Lukather, mentre l'assolo è di Van Halen. Non so se senza l'apporto di questi musicisti la riuscita sarebbe stata la medesima.

Buona domenica.

6 commenti:

  1. Oh, bentornato(i).

    Quando sei "operativo" non riesco a star dietro a tutti i tuoi post, le poche volte che ti assenti mi mancano i tuoi commenti.

    Vedi di recuperare, neh!

    Saluti. BigFab.

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  2. >Vedi di recuperare, neh!

    Non ti preoccupare, sono già all'opera. :-)

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  3. sai Andrea ho sentito le parole illuminanti del nostro caro Berlusca e ho voluto seguire il suo verbo alla lettera.
    Lui ha detto che bisogna essere ottimisti, bisogna avere tanto ottimismo per superare la crisi. Allora io me ne sono andato in un negozio di orologi e ho chiesto il prezzo di un bell'Omega d'oro, bello automatico, scintillante. Ho sorriso molto e ho esternato tutto il mio ottimismo, quindi ho chiesto il prezzo.
    4000 euro. ho tirato fuori una banconota da 20 euro, il negoziante mi ha guardato male e gli ho detto semplicemente che da devoto seguace di berlusconi volevo provare a vincere la crisi del mio portafoglio.
    Ovviamente non mi è riuscito molto. visto che le 20 euro mi sono rimaste in tasca, l'omega è rimasto in vetrina e io me la sono presa - come dicono a Roma - in saccoccia!!

    ah che bello l'ottimismo il profumo della vita!!

    ah

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  4. Sta a vedere che forse aveva ragione Tonino Guerra... :-)

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  5. Tralasciando tutta la critica politico-gossip (politico tua... gossip oramai 'obbligata' dagli eventi hi hi) che comunque condivido e apprezzo...

    Approvo pienamente l'analisi 'fuori dalle righe' della faccenda JAKO...
    La miticizzazione commossa e accorata generale ha teso a perdere forse un pò di obbiettività su veri meriti e valori del personaggio...

    Pur apprezzando (non mi è mai piaciuto eccessivamente... anzi...) per essere stato una delle (forzatissime per'altro, nei miei 'teen' infoltivo le schiere dei cosiddetti metallari... quindi...) colonne sonore della mia adolescenza, non ci ho mai visto quel gran mito...


    Saluti
    Michele - Latina

    P.S. Buone Vacanze fatte!!!!

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  6. >non ci ho mai visto quel gran mito...

    Mah, vedi, bisognerebbe sempre distinguere. Jackson non è certo l'unico artista che si è "bruciato" con le sue mani perché non è stato in grado di reggere l'urto della popolarità e del denaro, nel suo caso arrivati entrambi molto precocemente.

    E' molto facile dare giudizi sulla persona, ma in genere sono pochi quelli che prima di giudicare provano a mettersi nei suoi panni, cercando magari di ipotizzare cosa sarebbe successo a loro stessi nella medesima situazione.

    Per quanto riguarda il discorso musicale, come ho scritto nel mio post a me la sua musica, eccetto appunto l'album Thriller e poche altre canzoni, non mi ha mai entusiasmato. Non gliene faccio ovviamente una colpa a lui, ci mancherebbe, ma non è neppure colpa mia se quando lui era all'apice io preferivo gli AC/DC o gli Iron Maiden... ;)

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