Oggi pomeriggio il sottosegretario alla protezione civile Bertolaso ha annunciato, dopo attente verifiche fatte un po' in tutta Italia, avviate dal precedente governo Berlusconi dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia, che circa 500 ospedali italiani che si trovano in zone a rischio sismico hanno buone probabilità di venire giù in caso di terremoto di una certa entità.
Tali strutture si troverebbero localizzate principalmente lungo la dorsale appenninica e nel meridione. Il pensiero, naturalmente, va subito a quanto successo a L'Aquila, dove il sisma dell'aprile scorso ha reso inagibile per il 90% il locale ospedale.
Bertolaso ha poi proseguito dicendo che per rimettere in sicurezza tutti questi edifici occorrerebbe una cifra pari a 10 finanziarie. Se si considera che solo il valore della finaziaria 2009 si aggira attorno ai tredici miliardi di euro, si fa presto a fare il conto di quanto costerebbe tutta l'operazione.
Ricapitolando, quindi, Bertolaso ci sta dicendo che in Italia ci sono 500 ospedali che in caso di terremoto possono crollare e a questa situazione non c'è rimedio.
Molto rassicurante.
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Vero, ma così poi possono dire "noi ve l'avevamo detto" in caso di catastrofe!!! ;)
RispondiEliminaCiao!
>Vero, ma così poi possono dire "noi ve l'avevamo detto"
RispondiEliminaGià, un ottimo escamotage.
:-)