Ufficializzati i nomi dei 72 parlamentari italiani che andranno in Europa a rappresentarci (qui i nomi forniti dal Ministero dell'Interno e qui associati al numero di preferenze), si può adesso fare un giretto per scoprire qualche curiosità. Queste, in sintesi, le più "succose" che ho trovato.
Berlusconi, con 2.706.791 preferenze è il parlamentare italiano più votato. Ma indovinate chi c'è al secondo posto, sempre in ordine di preferenze ricevute? Luigi de Magistris, l'ex magistrato candidato come indipendente nell'IdV, il quale ha ricevuto ben 415.646 preferenze. Il commento di Berlusconi, riferito all'exploit del partito di Di Pietro, non si è ovviamente fatto attendere: «una vergogna»[...]«Resta per me un mistero come si faccia a votare un simile filibustiere». Ecco, più o meno la stessa domanda che da più di un anno mi pongo io, e assieme a me alcuni milioni di italiani, riguardo ai voti che ha preso lui.
Continuando a scorrere l'elenco degli eletti, ecco, tra quelli che ce l'hanno fatta, comparire il nome di colui che è sempre pronto a saltare sul treno delle convenienze, quello che appena vede una poltrona libera non resiste, se la deve acchiappare: Clemente Mastella, fresco fresco di rinvio a giudizio da parte della procura di Napoli per alcuni episodi di concussione, appalti illeciti e altre simpatiche cosette. Un posto perfetto, il Parlamento Europeo, per starsene un po' di anni tranquillo al riparo dalle grinfie dei magistrati. Ovviamente Mastella è stato eletto nelle file del Pdl.
Scorrendo ancora l'elenco dei traghettati all'Europarlamento a nostre spese, ecco comparire un altro baldo giovane di belle speranze che ha ottime chance di fare bene là e di tenere alto il nome dell'Italia in Europa: Ciriaco De Mita, un residuato bellico che ha visto i natali nel '28 e che dopo 81 primavere ha pensato bene di farsi gli anni che gli restano comodamente parcheggiato in un seggio a Strasburgo. La cosa di cui non mi capacito è che questo signore, famoso più per le vicende controverse dei fondi del terremoto in Irpinia che per quello che ha combinato in politica, è stato votato da più di 56.000 persone (56.442 per la precisione). Se si pensa che Mastella di voti ne ha presi 111.710, voglio vedere chi ha ancora il coraggio di dire che la gente non è affezionata alla politica.
Per fortuna, accanto a queste tristi note, ci sono anche storie bellissime che, seppur isolate, aprono qualche squarcio di luce nel grigiore della brontopolitica fatta escusivamente da mestieranti e parcheggiati. E mi riferisco ovviamente a Debora Serracchiani, classe 1970, eletta nelle file del Pd con 144.558 voti, che ha condotto la sua campagna elettorale quasi esclusivamente via web e che nella sua circoscrizione in Friuli ha superato addirittura papi. Chissà se questo fatto - finora non sembra - ha fatto suonare qualche campanello nella testa di qualche vecchio dirigente del Pd.
Chiudo questa breve rassegna con un paio di episodi che, letti sotto una particolare prospettiva, potrebbero anche dimostrare che Dio esiste. Emanuele Filiberto di Savoia non andrà a Strasburgo; sarà bravo a ballare, quello che volete, ma i voti che gli avrebbero assicurato un seggio sicuro in Europa non sono arrivati. Ce ne faremo una ragione.
Altro trombato eccellente, che in verità di eccellente ha ben poco, è Nino Strano. Vi ricordate? E' quel "simpatico" signore di AN che il giorno della caduta del governo Prodi, in preda a un evidente raptus di bon ton parlamentare, si lasciò andare al turpiloquio e si ingozzò di mortadella in Parlamento. Le sublimi immagini fecero all'epoca il giro del mondo contribuendo a tenere alta l'immagine dell'Italia all'estero. Nino Strano è stato già trombato alle politiche del 2008, risultando il primo dei non eletti, e adesso, per consolarsi, aveva pensato di buttarsi in Europa candidandosi col Pdl. Beh, gli è andata male: trombato anche lì.
Strano? Direi di no.
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"Chiudo questa breve rassegna con un paio di episodi che, letti sotto una particolare prospettiva, potrebbero anche dimostrare che Dio esiste. Emanuele Filiberto di Savoia non andrà a Strasburgo; sarà bravo a ballare, quello che volete, ma i voti che gli avrebbero assicurato un seggio sicuro in Europa non sono arrivati. Ce ne faremo una ragione".
RispondiEliminaOttimo, eccellente. :D
Non c'è nulla da aggiungere.
Sono contenta anche per la bocciatura di Nino Strano. Ciò mi pensare che, ogni tanto, in questo mondo vi sia qualche fugace lampo di giustizia. Meno male, perché mi stavo proprio deprimendo.
Ciao.
"Ciò mi fa pensare", mi scuso per l'errore.
RispondiElimina> giovane di belle speranze
RispondiEliminaA parte il fatto che avrei voluto fare un post su Mastella e De Mita con le stesse parole utilizzate da te (telepatia o ovvietà?), avevo rimosso quello Strano, di nome e di fatto, dalla mia memoria. Meno male che non andrà a fare danni a Strasburgo, mi sembra che siamo già abbastanza sputtanati a livello europeo (o mondiale? Boh!).
A proposito, si sa' già se, oltre a De Magistris e Sonia Alfano, anche Vulpio sarà eurodeputato?
Saluti.
e mentre questi figuri di cui parli si apprestano a posare i sacri lombi a Strasburgo, oggi si discute la legge sulle intercettazioni (lodo intercettazioni) che servirà a coadiuvare la criminalità in Italia.
RispondiEliminaLe intercettazioni potranno essere utilizzate solo in caso di evidente colpevolezza.
ma che senso hanno le intercettazioni una volta che si è appurato che la persona intercettata è colpevole?
vi sono poi tanti altri particolari di questa legge che non starò qui ad elencare altrimenti mi viene il mal di fegato.
chissà se in futuro questo governo ci delizierà con una legge per l'immunità ai mafiosi?
Un po' di risposte varie.
RispondiElimina>Ciò mi pensare che, ogni tanto, in questo mondo vi sia qualche fugace lampo di giustizia
Sì, concordo, non possono sempre andare tutte storte. :-)
>A proposito, si sa' già se, oltre a De Magistris e Sonia Alfano, anche Vulpio sarà eurodeputato?
Sonia ce l'ha fatta, Vulpio purtroppo no.
>oggi si discute la legge sulle intercettazioni (lodo intercettazioni) che servirà a coadiuvare la criminalità in Italia
Lo so, non me ne parlare, sono inc.....o nero per questa storia. Una porcata di dimensioni immani sta passando in questo momento alla Camera, ovviamente ricorrendo alla furbata del voto di fiducia per evitare discussioni e sorprese, e il tutto nell'indifferenza generale (Berlusconi intanto sta ricevendo quel pescecane di Gheddafi a Ciampino).
Tra l'altro, nel testo è stato reintrodotto il cercere per i giornalisti, che consentirà a lorsignori di prendere due piccioni con una fava: impedire di scoprire le loro porcate e, nel contempo, impedire che vengano pubblicate qualora, casualmente, venissero alla luce.
Ovviamente lascio a voi il compito, se avete voglia, di fare un giro in rete per vedere quali sono i paesi che mettono in galera i giornalisti.
Se ho tempo, e se mi passa l'inc......a, stasera ci scriverò due righe.
disturbatore@
RispondiEliminaUna legge per l'immnunità ai mafiosi non è da escludere a priori.
Abbiate fede! In tutti i sensi. :D
Gravissimo il fatto che la legge sulle intercettazioni passi con la fiducia, senza confronto parlamentare.
E visto che siamo in tema di porcherie dell'esecutivo, segnalo che "El Pais" non ha intenzione di cedere. In seguito alle minacce di denuncia, ha pubblicato un articolo, intitolato "La intimidad", in cui spiega quando i cittadini, in base alle norme costituzionali, hanno il diritto di conoscere lo stile di vita dei propri rappresentanti, che non possono sempre trincerarsi dietro il diritto alla privacy.
Giustamente "El Pais" rileva che, nel caso di papi e della sua corte dei divertimenti, i cittadini hanno il pieno diritto di sapere perché i suoi divertimenti privati sono parzialmente finanziati con il denaro pubblico (questione dei voli di Stato).
"Así, haber promovido la aprobación de leyes ad hoc para que en vuelos oficiales y, por tanto, con medios públicos, puedan viajar invitados particulares para actividades lúdicas".
Poi il quotidiano si diffonde giustamente sull'ipocrisia e l'incoerenza di papi, rilevando come ciò sia argomento di carattere pubblico, non barattabile con il diritto alla privacy.
"los representantes han de explicarse cuando son incoherentes e hipócritas...".
"El Pais" parla poi addirittura di "oscenità istituzionale" nel caso di Eluana Englaro e spiega il perché nei dettagli, citando addirittura il conflitto che papi ebbe, a riguardo, con Napolitano.
L'articolo, davvero bellissimo, è stato scritto da Marc Carrillo, docente universitario di Diritto Costituzionale all'università di Pompeu Fabra.
http://www.elpais.com/articulo/opinion/intimidad/primer/ministro/elppgl/20090610elpepiopi_10/Tes
Quello che mi preme far notare è che un quotidiano straniero sta cercando d'insegnarci gli elementari diritti all'informazione che dovremmo avere, visto che siamo un Paese democratico (sulla carta e basta).
RispondiEliminaSe si pensa a quanto scrive "El Pais" e poi alla norma italiana sul carcere per i giornalisti, vengono i brividi.