venerdì 22 giugno 2007
Finalmente stacco la spina
8 giorni lontano da casa, lavoro, impegni, programmi. Niente di niente: solo relax, passeggiate e riposo.
Purtroppo nell'albergo dove alloggeremo non c'è la possibilità di connettersi a internet e quindi non potrò aggiornare il blog (in ogni caso Chiara difficilmente me l'avrebbe permesso ^^), ragion per cui metterò i commenti in moderazione per evitare che qualche cretino vagante ne combini qualcuna delle sue. Questo, naturalmente, non significa che non potete commentare, ma vedrete pubblicati subito solo quelli che inserirete fino a stasera. Gli altri quando tornerò a casa e li avrò sbloccati.
Ah, dimenticavo, l'albergo è questo. Se per caso siete di passaggio in zona, fermatevi, magari ci scappano due chiacchiere.
Buona estate a tutti.
giovedì 21 giugno 2007
Domande
- quanti ce ne sono così?
- possibile che nessuno sapesse niente?
- questi sono i risultati di 4 anni di guerra in Iraq?
- se i soldati americani non l'avessero scoperto, quei bambini sarebbero morti tutti di stenti?
- se Bush fosse rimasto a casa sua, tutto questo ci sarebbe (non è una domanda vincolata a particolari analisi politiche, è semplicemente una domanda a cui non so rispondere)?
- non è che per caso "si stava meglio quando si stava peggio" (come sopra)?
Internet Explorer e Repubblica
"Ma solo chi naviga in Internet con una vecchia versione del browser Explorer è vulnerabile al virus. Per contrastarlo si deve aggiornare la versione di Explorer andando sul sito www.microsoft.com."
Beh, che dire, senza questo articolo-zerbino non avremmo saputo che fare. Ovviamente quelli di Repubblica sanno benissimo che una larga parte degli internauti non sa che farsene di IE; addirittura molti non sanno che farsene di Windows in generale.
Ma quando zio Bill chiama...
mercoledì 20 giugno 2007
Google ordina, zio Bill esegue
La notizia è apparsa ieri su TheRegister, e la decisione, frutto tra le altre delle pressioni esercitate da Google e da altri motori di ricerca, sembra più orientata ad evitare ulteriori grane giudiziarie con l'antitrust americana ed europea (dovrebbe già averne a sufficienza), che per reale intenzione di venire incontro alle richieste di trasparenza e apertura avanzate dalla concorrenza.
In pratica, secondo i termini dell'accordo, Windows Vista dovrebbe integrare un meccanismo che permetta agli utenti di scegliere un programma di ricerca di proprio gradimento, un pò come avviene già per i browser e i media player (ogni utente può abilitare di default quello che più gli piace). La notizia, al di là dell'aspetto puramente tecnico, ha una certa rilevanza e segna incontrovertibilmente, come dicevo prima, un cambiamento di trend e di strategia da parte di Microsoft non indifferente.
Windows, finora, è stato il sistema operativo che ha dettato le regole. Non era lui ad adattarsi all'evoluzione dell'informatica, ma l'evoluzione dell'informatica si è sempre adattata a lui in virtù del monopolio che detiene nel campo dei sistemi operativi per pc. I produttori hardware rilasciano i driver per windows, le software house scrivono programmi fatti per girare su Windows, o che comunque sono ottimizzati in tal senso. Ecco perché il fatto che Microsoft sia sia dovuta "piegare" ai voleri del più grande motore di ricerca del mondo è una notizia di un certo spessore: perché conferma un trend che è già iniziato da tempo.
Al tempo stesso, però, questa vicenda pone degli interrogativi piuttosto inquietanti, tipo: quanto è potente Google? Dove vuole arrivare?
Sappiamo già che il colosso di Mountain View non è semplicemente un motore di ricerca, almeno non più rispetto agli esordi. Rappresenta ormai l'onnipresenza in rete, con programmi e servizi che abbracciano ogni ramo di attività della rete. Google gestisce GMail, Blogger (questo su cui sto scrivendo), Mappe. Ha addirittura una funzione che tiene traccia di tutte le ricerche effettuate da un singolo utente. Con Google non c'è quasi più nemmeno bisogno di nessuna suite da ufficio, perché ce l'ha integrata.
Insomma, Google fa tutto ed è dappertutto, nel bene e nel male. Per adesso forse più nel bene: andando avanto non so.
Cimoli? Bazzecole...
Beh, anche in America non scherzano. Pur coi dovuti distinguo, Terry Semel, presidente e co-fondatore di Yahoo, si è dimesso dalla sua carica dopo 6 anni, e nel solo 2006 ha guadagnato più di 70 milioni di dollari.
Cimoli? E chi è?
(via mante)
martedì 19 giugno 2007
Aruba.it sotto attacco
Al momento, stando a quanto scrive Marco Giuliani di Pcalsicuro, la situazione dovrebbe essere sotto controllo, in quanto il server centrale del provider italiano è stato messo offline. L'attacco, tuttavia, ha coinvolto nel momento della sua massima gravità circa 10.000 siti hostati su Aruba.
Una tale quantità di siti infetti non è cosa da prendere alla leggera. Visitando infatti uno di questi con un pc Windows (Linux e Mac sono immuni all'infezione) non opportunamente "irrobustito", può significare grossi guai: come lo scaricamento automatico nel pc dell'utente di codice dannoso in grado - potenzialmente - di combinare qualsiasi tipo di guaio (tra cui - cosa non da poco - il furto di dati personali).
Fortunatamente, al momento, quasi tutte le società produttrici di antivirus hanno rilasciato le definizioni aggiornate per il riconoscimento del trojan contenuto nelle pagine infette. Quindi: antivirus aggiornato, sistema operativo aggiornato e non si dovrebbero correre rischi.
Oroscopando
"Il sole avanza nella terza decade dei Gemelli, Mercurio nel Cancro, Venere e Saturno nel segno del Leone. Marte raggiunge la terza decade dell'Ariete, mentre Giove (retrogrado) staziona in Sagittario".
Direi che se aggiungiamo "trentatré trentini entrarono in Trento tutti e trentatrè trotterellando", la storia può dirsi a lieto fine.
Ah, dimenticavo, se la fila di idiozie che avete letto sopra la volete sentire per telefono, costa 1,80 euro al minuto da telefono fisso fino a un massimo di 15 euro chiamando un numero a sovrapprezzo (89.23 ecc...).
Non sarà il caso di cominciare a mandare a cagare qualcuno?
Aggiornamento 20/06/2007: il mio amico maury mi ha inviato l'immagine (che vedete qui sotto) dell'annuncio pubblicitario di Adsense relativo all'articolo (a cui non avevo fatto caso). A questo punto non ci sono più dubbi: è una congiura! :-)
lunedì 18 giugno 2007
Un esercito di maiali vola verso oriente
Sia ben chiaro, a me sta benissimo che un sito con palesi contenuti (immagini comprese) di questo tipo venga oscurato: solo che è inutile. Il caso di Epolis, poi, è ancora più controverso, in quanto il sito in questione non è palesemente pedofilo, né contiene al suo interno immagini o contenuti che possano automaticamente far pensare alla pedofilia intesa nel senso "classico".
Le mie figlie fino a qualche anno fa giocavano con una specie di coperta di plastica verde alimentata a batteria, dalla quale, dai vari buchi presenti sulla superficie, usciva - mi pare - una specie di fungo di plastica che andava colpito con un piccolo martelletto per farlo rientrare nel proprio buco. Una volta chiuso un buco lui rispuntava da un altro e così via. Era questione di velocità e riflessi. La questione del tentativo di oscuramento del sito di cui parlavo prima mi pare per analogia come quel gioco. In internet esistono circa 4.000.000 di pagine web che in modo più o meno esplicito e a vari livelli fanno riferimento a contenuti pedo-pornografici. Ha senso quindi oscurare un sito solo?
Ma non è di questo in particolare che volevo parlare (se non altro perché non avrei niente di nuovo da aggiungere al fiume di parole scritte al riguardo su ogni sito in questi giorni), quanto, come dicevo prima, al fatto che episodi come questi rischiano di sviare l'attenzione dal vero nocciolo del problema: e cioè che la pedofilia è un problema che non riguarda solo internet. Anzi. Dati alla mano, infatti, è ormai assodato che la maggior parte delle atrocità di questo tipo avviene fuori da internet, nel mondo reale, spesso addirittura in ambito familiare.
Quindi, va bene cercare di contrastare il più possibile il fenomeno anche in rete, ma facendolo in modo serio e con cognizione di causa assieme ad un minimo di conoscenza delle dinamiche della rete, non oscurando un sito per due giorni finché non viene ospitato su un altro server diventando nuovamente visibile. Infatti, mentre leggiamo su La Stampa che il ministro Gentiloni - in vena di caccia alle streghe su internet - si felicita con la Polizia Postale per l'oscuramento del sito (sito che sarà nuovamente visibile dall'Italia due giorni dopo e che comunque è parzialmente sempre rimasto conservato nella cache di Google), i pedofili, quelli veri, continuano tranquillamente nella loro aberrante attività, online e fuori.
A tal proposito, sempre La Stampa pubblica oggi un articolo sull'argomento dal quale veniamo a sapere che l'equivalente di una città italiana di 80.000 abitanti, ogni anno prende il suo bell'aereo e si reca in America Latina o nel sudest asiatico a comprare per pochi euro bambini per i propri capricci sessuali. Ovviamente senza nessun bisogno di internet: è sufficiente l'aereo. Tra questi la "crema" della nostra società: padri di famiglia con figli (ovviamente non al seguito), imprenditori, medici, architetti, insegnanti, ecc.
L'articolo de La Stampa fa riferimento a una conferenza, che si è tenuta a Milano giovedì scorso, in cui Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita, ha fatto un pò il (triste) resoconto di uno studio svolto dall'associazione sul tema dello sfruttamento sessuale infantile nel mondo: "Vite Invisibili". I dettagli non li sto a riportare, se volete li trovate nella pagina che ho linkato.
Rimane il fatto difficilmente contestabile che purtroppo la pedofilia, pur servendosi ampiamente della rete per "organizzarsi" (siti, chat line, ecc...) è un fenomeno che affonda le sue radici nella vita reale: ed è lì, maggiormente, che va combattuto. Cominciando ad esempio a stare alle costole di questi 80.000 signori, mandando la polizia in quelle imprese che con la scusa del turismo offrono in realtà veri e propri tour sessuali.
Oscurare un sito (per quanto, ripeto, giusto sia), di fronte a queste situazioni ha la stessa valenza che chiudere un foro in uno scolapasta.
Il pensatore
"Il pensatore" è il titolo del quadro che vedete qui sopra. Ieri sera, approfittando di uno dei miei rari momenti di creatività figurativa, ho tirato fuori tavolozza e tela e mi sono messo a dipingere: questo qui sopra è il risultato.
Ok, fine dello scherzo. Il "quadro" l'ho sì dipinto io, ma tramite un sito internet, e non certo con tavolozza e colori. Il sito si chiama http://www.mrpicassohead.com, e una volta entrati nell'home page è sufficiente cliccare su "play" per cominciare a disegnare in stile Picasso.
Comporre il disegno è molto facile: nella colonna a sinistra ci sono i vari elementi che compongono il viso: occhi, naso, labbra, eccetera, che una volta selezionati vanno trascinati col mouse all'interno dell'area di disegno, e nel menù orizzontale in basso ci sono le varie opzioni che consentono ogni tipo di modifica degli elementi: rotazione, ingrandimento, tipo di colore, rotazione speculare, ecc. Semplice, no?
Buon divertimento.
domenica 17 giugno 2007
Ferré e la Wikipedia
Apro la Wikipedia per leggere qualche notizia del famoso stilista e scopro che qualcuno l'ha già modificata inserendo la notizia della sua dipartita da questo mondo. Secondo il Corriere il medico ha accertato la morte alle 21 di stasera, e alle 22 (ora in cui ho consultato l'enciclopedia online) la notizia era già stata inserita.
Alla faccia della velocità.
Il computer è mio e lo gestisco io
Ho scritto spesso, prima sul mio sito e poi su questo blog, articoli sulla questione della libertà di utilizzo del software e dell'anomalia dell'imposizione (quasi) forzata di un sistema operativo (indovinate di chi?) all'atto dell'acquisto di un pc nuovo.
E' online da qualche tempo una petizione (qui) - che ha già superato le 6.000 firme - per sensibilizzare il governo italiano ad approvare una legge che ponga fine a questa per certi versi grottesca situazione.
Allo stato attuale se io voglio acquistare un pc nuovo e non ci voglio Windows Vista, o me lo faccio assemblare pezzo per pezzo e poi ci installo il sistema operativo che mi pare, oppure acquisto un pre-assemblato di una qualsiasi marca rifiutando alla prima accensione il software preinstallato e chiedendone poi il relativo rimborso (una di quelle imprese che non vi dico). Possiamo definire - alla luce di quanto detto - il tutto come una specie di "tassa Microsoft"? Io direi di sì.
Le cose non dovrebbero stare così: io dovrei avere la possibilità di scegliere prima il computer che mi pare e dopo il sistema operativo da farci girare su. Chi poi vorrà acquistare il suo Xp o Vista, potrà tranquillamente farlo, ma chi non lo vuole non dovrà sudare le proverbiali sette camicie per vedere riconosciuto il suo legittimo diritto a non trovarselo tra i piedi.
Ecco lo scopo di questa petizione. Un'iniziativa lanciata dal battagliero Renzo Davoli, già noto alle cronache internettiane per il suo "manifesto", che speriamo serva a catalizzare un pò l'attenzione su questo problema.
Posso contare sul vostro sostegno all'iniziativa?
sabato 16 giugno 2007
La pubblicità aiuta i bambini obesi (ad ingrassare ancora di più)
In questo quadro si inserisce una recentissima ricerca, condotta dalla sociologa Marina D'Amato e commissionata da Coop, che ha evidenziato come un "aiuto" (a ingrassare ancora di più) a questi bambini, venga dalla pubblicità.
Spulciando un pò i dati di questo studio, infatti, risulta che i bimbi italiani sono più bombardati da messaggi pubblicitari di merendine di tutti i loro coetanei europei. Un bambino che guarda 3 ore di tv in fascia protetta (dalle 16 alle 19) si sorbisce lo spot di una merendina, o comunque di una schifezza, ogni 5 minuti. In un anno sono qualcosa come 33.000 spot.
La maggioranza di questi proviene naturalmente dalle reti private rispetto a quelle pubbliche (971 spot Mediaset contro 285 Rai, secondo Republica), e la caratteristica che accomuna tutta questa marea di spot è che l'acquisto del prodotto viene "legittimato" in qualche modo - come si può facilmente notare guardando uno qualsiasi di questi spot - dall'autorevolezza della mamma, che incentiva l'acquisto di questi prodotti, o tramite l'abbinamento a modelli che fanno facilmente presa sui bambini (figurine, cartoni animati, ecc...).
Anche negli altri paesi europei esiste questo tipo di pubblicità, ma viene proposta in maniera meno "subdola" e meno accondiscendente.
In Francia, ad esempio, una legge impone che durante gli spot di merendine per bambini ci sia una scritta in sovraimpressione che sconsiglia il consumo eccessivo di cibi contenti grassi e zuccheri in quantità, e nel contempo consiglia una qualche attività fisica. In altri paesi europei è addirittura vietato reclamizzare prodotti alimentari nei palinsesti dedicati ai bambini. In altri ancora è addirittura vietata la pubblicità di qualsiasi genere.
Da noi non esiste niente di tutto questo. La pubblicità è libera di fare tutti i danni che vuole, senza che nessuna legge imponga limiti o vincoli a questi messaggi.
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Questa volta Prisco Mazzi è reale
Bene. Per gli autori di questa simpatica iniziativa, il Capitano Prisco Mazzi (altro elemento che poteva far dubitare della veridicità dell'e-mail in quanto la Polizia di Stato è stata smilitarizzata con la riforma del 1981 e quindi non esistono "capitani"), è diventato reale e ha assunto le sembianze della Polizia Postale di Bologna (quella vera), che è riuscita a identificare e denunciare gli autori di questa bella pensata.
Si tratta di tre italiani, uno dei quali residente in Inghilterra e già denunciato per diffusione di virus informatici, che nelle 48 ore trascorse dal 15 al 17 maggio scorsi sono riusciti a ragranellare con questa truffa quasi 22.000 euro (un pò meno di guadagno io in un anno di lavoro, a titolo di paragone).
Questa notizia, assieme a quella dell'arresto negli Stati Uniti di Robert Soloway, considerato il re degli spammer, e di altri due phisher statunitensi - condannati in totale a 11 anni di carcere -, fanno pensare e sperare che il fenomeno delle truffe online non sia poi così sottovalutato o impossibile da combattere come si potrebbe pensare, ma sia nelle attenzioni delle forze di Polizia di parecchi paesi.
Chiunque, comunque, può nel suo piccolo contribuire a combattere questo odioso fenomeno: evitando ad esempio di acquistare prodotti dagli spammer. Qualcuno si è mai chiesto se l'insistenza con cui siamo bombardati dallo spam sarebbe tale se i criminali non ne avessero un ritorno economico? Ce l'hanno eccome, invece. E l'unico rimedio veramente efficace per combattere questa piaga è smettere una volta per tutte di acquistare da loro, evitando così di alimentare i loro illeciti traffici.
Anche tenere il pc in ordine, evitando così di diventare inconsapevoli alleati di questi criminali, può contribuire efficacemente a combattere questo fenomeno (mai sentito parlare di botnet e di quello che possono provocare?).
Insomma, se vogliamo combattere efficacemente l'odioso fenomeno dello spam e delle truffe via e-mail, i primi che devono darsi da fare siamo noi.
venerdì 15 giugno 2007
Aerei blu
Non ho voglia di scrivere un articolo anche sugli aerei, vi lascio il link all'articolo dell'Espresso.
Manda le foto al Corriere
Interessante iniziativa del Corriere, che chiede a chi si trova al parco dove si teneva l'Heineken Jammin' Festival durante il disastro, di inviare le foto al suo sito internet (evidentemente a corto di immagini).
Già me li vedo questi poveri disgraziati, tutti col loro palmare o telefonino gprs rigorosamente connesso a internet (e ovviamente al sito del Corriere), nel pieno di una tromba d'aria con acqua a catinelle e chicchi di grandine grossi come pesche, darsi da fare per inviare via e-mail qualche foto.
giovedì 14 giugno 2007
Grande soddisfazione... del cavolo
Bella. Detta così sembra quasi che i due vogliano darci da intendere che i paesi in cui annualmente si svolge il summit vengano scelti in base a qualche forma di meritocrazia, mentre invece la scelta si basa su un ordine rigidissimo già programmato, che prevede il ritorno nella stessa nazione ogni 8 anni (fonte).
Resta a questo punto da vedere se il gatto e la volpe (Prodi e D'Alema) ci sono o ci fanno.
eMule al riparo da occhi indiscreti? PeerGuardian
Ho pubblicato sul mio sito internet un breve howto su PeerGuardian, un software che permette di usare eMule senza il rischio che il nostro indirizzo ip venga identificato dalle major dell'industria discografica.
Ovviamente, come ho anche specificato nell'articolo, si tratta di una spiegazione a scopo didattico e divulgativo, senza l'intenzione di incentivare in nessun modo la pirateria online. Ricordo anzi, a tal proposito, che scaricare e/o condividere file protetti da diritto d'autore è un reato perseguibile penalmente.
Se vi può interessare lo trovate qui.
Il pianto della Melandri
Sempre dallo stesso articolo del Corriere:
"Grande la delusione dell'Italia, che credeva molto nell'organizzazione della manifestazione sia per il rilancio del movimento calcistico sia per la ristrutturazione degli impianti".
Già, la ristrutturazione degli impianti. Un'espressione questa che è sinonimo di una cosa sola: denaro pubblico sprecato. Chissà, se la Melandri sapesse che in certe zone d'Italia si stanno abbattendo ancora oggi le opere inutilizzate costruite in occasione di Italia '90 (si, avete capito bene, Italia '90), forse non sarebbe così dispiaciuta che gli Europei 2012 se li siano aggiudicati Polonia e Ucraina.
mercoledì 13 giugno 2007
Nuova offensiva di spam e phishing: spuntano Banca di Roma, Bank of America e Amazon.com
Sul fronte phishing cambia la forma, ma il metodo truffaldino è sempre quello: tentare di carpire dati sensibili e riservati degli utenti facendo uso della tecnica collaudata dell'ingegneria sociale. Da qualche giorno, oltre alle già note Banca Intesa e Poste.it, hanno fatto capolino alcune nuove varianti di questo tipo di truffa: Banca di Roma, Bank of America e addirittura Amazon.com, il noto portale venditutto. Ecco i rispettivi testi:
Banca di Roma:
Caro cliente di Banca di Roma, il servizio tecnico di Banca di Roma sta eseguendo un aggiornamento programmato del software al fine di migliorare la qualità dei servizi bancari. Le chiediamo di avviare la procedura di conferma dei dati del cliente. A questo scopo la preghiamo di cliccare sul link https://www.bancaroma.it/site/index-asp Ci scusiamo per ogni eventuale disturbo e la ringraziamo per la collaborazione.
Bank of America:
Dear Bank of America customer, we recently reviewed your account, and suspect that your Bank of America account may have been accessed by an unauthorized third party. Protecting the security of your account is our primary concern. Therefore, as a preventative measure, we have temporarily limited access to sensitive account features. Please login into your account to reset your passcode and resolve the problem . Log in : https://www.bankofamerica.com Tank you for your patience as we work together to protect your account. Sincerely, Bank of America Customer Service
Amazon.com:
Dear Customer, We recently noticed one or more attempts to log in to your account from a foreign IP address. If you accessed your account while travelling, the unusual login attempts may have been initiated by you. However, if you did not initiate the logins, please visit Amazon.com Inc. as soon as possible to verify your identity. This is a security measure that will ensure that you are the only person who can access your Amazon account. Thank you for your patience as we work together to protect your account. To get started, please click the link below and login to your account: https://www.amazon.com/gp/yourstore/
Regards, Amazon.com Inc. Security Center
Ecco, queste sono le ultime truffe attualmente in circolazione. A questo va aggiunto che ultimamente gli spammer non si limitano a tentare "passivamente" di ingannare gli utenti, ma addirittura li utilizzano (ovviamente a loro insaputa) per tentare di attaccare i siti antispam. Il giornalista informatico Paolo Attivissimo, riferisce in questo suo articolo di un recente attacco perpetrato dagli spammer per tentare di oscurare i server che ospitano siti antispam. E tutto questo con la complicità dei computer Windows degli utenti infetti.
Ecco perché navigare in rete senza le dovute protezioni può essere dannoso per sé e in questo caso per gli altri utenti.
Stare in rete non è una tranquilla passeggiata immune da rischi. Non significa semplicemente connettersi col modem e cominciare a navigare, ma vuol dire prendere tutta una serie di precauzioni tecniche (ovviamente abbinate al buon senso) per evitare di diventare ignari e inconsapevoli alleati di questi criminali.
Una follia tutta italiana
A mio modestissimo parere l'unica follia veramente tutta italiana è la commistione tra partiti e affari. Un binomio ormai divenuto imprescindibile: la politica si serve del potere economico e finanziario, e quest'ultimo si serve della politica. E' un andare a braccetto: uno ha bisogno dell'altro. Sempre. Questa è la vera anomalia, non la pubblicazione delle chiacchierate tra esponenti dei DS e vertici Unipol.
Per quanto riguarda la questione della violazione della privacy, ritengo che il diritto e l'interesse di noi cittadini a essere informati su cosa combinano i nostri cari governanti sia superiore al loro diritto alla privacy. Naturalmente a nessuno frega niente che Sircana vada o no coi trans, nessuno pretende di conoscere cosa fa un politico nella sua vita privata, ma in quella pubblica sì.
A mio modesto parere chi occupa posti di potere non può appellarsi alla privacy. Noi li abbiamo mandati lì, noi li paghiamo (e bene), e noi pretendiamo di sapere che cavolo combinano.
martedì 12 giugno 2007
Bambini che lavorate, oggi è la vostra festa
In pratica oggi vengono ricordati, o meglio, viene fatto presente alla sonnacchiosa opinione pubblica, che qualche centinaio di milione di bambini di età compresa tra i 5 e 14 anni, non va a scuola, non gioca, non va coi genitori al McDonald, non ha diritto a essere curata, non ha diritto ad avere amici, non ha diritto ad avere un futuro. Deve solo lavorare: nei campi, nelle miniere, nei laboratori tessili, nelle immense discariche a cielo aperto di materiale elettronico di Cina e Nigeria, i posti in cui finiscono i rifiuti elettronici del civile occidente perché costa meno che smaltirseli a casa propria (foto).
I bambini: forza lavoro a basso costo facilmente sfruttabile. Carne fresca da impiegare per 12/14 ore al giorno nelle fornaci di mattoni dell'India, nei laboratori tessili dove si producono tappeti o nella raccolta delle foglioline di té (lavori questi che richiedono "piccole mani agili" e quindi particolarmente "indicati" per loro), bambini dediti all'accattonaggio ai semafori delle nostre città.
Lo sfruttamento del lavoro minorile è causa ogni anno della morte di più di 20.000 di essi per incidenti, inalazione di esalazioni venefiche, esposizioni a metalli pesanti per smontare i nostri televisori e computer che buttiamo via.
Per quel poco che può contare, oggi ci ricordiamo di loro.
Qualcuno sa cos'è?
E' da un paio di giorni che ogni volta che cerco di modificare il codice html della barra laterale del blog (ho bisogno di fare delle modifiche alla sezione "link"), non posso salvare le modifiche, e ogni volta blogger mi restituisce il messaggio di errore che vedete.
Ho visto nel servizio assistenza di blogger che qualcun'altro l'ha già segnalato. Se per caso qualcuno che utilizza questa piattaforma ha avuto lo stesso problema, e magari è riuscito a risolverlo, è il benvenuto.
Ah, dimenticavo, per il resto il blog funziona benissimo: post, commenti e tutto il resto, non riesco solo ad apportare le modifiche alla barra laterale. E la cosa un pò mi scoccia, sinceramente.
Aggiornamento 13/06/2007: problema risolto. Si trattava, come giustamente suggeritomi dal mio amico Rocco (che ringrazio), di un problema relativo al cambiamento del codice di Adsense. Blogger era già a conoscenza del problema, come evidenziato in questa pagina del servizio assistenza:
"Thanks for all the reports - you're keeping us on our toes! This bX-
r1buvw error is a relative to the bX-o0zoa0 error and is caused by
outdated AdSense code. The good news is that until we fix this issue,
there's a workaround you can use. All you have to do is add the
following line of code into each ad code snippet in your template,
directly after the google_ad_client label:
google_ad_host="pub-1556223355139109";
After saving your template changes, your template should be as good as
new. Thanks for your understanding".
In pratica è stato sufficiente, in attesa che blogger rilasci la correzione al problema, aggiungere la stringa di codice che vedete sopra subito dopo ogni riga di google_ad_client e salvare il tutto.
lunedì 11 giugno 2007
Segnalazioni
"La dignità, dove l’avete persa?
Non è certo il testo di una canzone, anche se lo ricorda, neanche il pensiero isolato.
E’ lo sfogo di uno studente di Scienze Politiche, un ragazzo di soli vent’anni, un Cittadino italiano stanco di vedere il suo paese andare in rovina per l’avidità, l’incompetenza e, lasciatemelo dire, l’inaffidabilità dei nostri politici.
Ormai è chiaro che la maggioranza della popolazione italiana (secondo ultime stime all’incirca il 65%) non si fida più del parlamento e di chi si trova al suo interno… perché?
Avidità: inizio a parlare facendo finta di dimenticare i fatti dell’inchiesta di “mani pulite”.
Ogni giorno siamo davanti a notizie sempre più sconcertanti: che la politica sia un compromesso sottile e raffinato fra mezze verità e mezze bugie questo è assodato; che per essere in politica ci voglia una spinta, anche questo è scontato; il fatto che spesso baleni nella mente delle persone che molti politici siano più o meno corrotti è innegabile. Ciò che mi rende furioso e che mi sconcerta è la “limpidità” con cui tutto ciò avviene. Sempre più spesso molti politici di spicco, anzi a volte gli stessi segretari di partito, vengono colti “con le mani nella marmellata”… e questo sarebbe meno deprecabile nel caso fosse seguito da immediate dimissioni e doverose e scontate scuse agli elettori e al Popolo. Il problema è che avviene il contrario!
Negano l’evidenza dei fatti, ostentando una sicurezza fastidiosa, sicuri di un’immunità che li culla e li protegge da VERI processi. Dopo qualche giorno di scandalo, i media (indipendenti, !?) trovano altri argomenti e nuove storie che sono votate a far dimenticare tutto… quando invece si dovrebbe indagare sempre più a fondo.
I programmi così detti di “approfondimento” sono volti a rivoltare a discrezione di chi vi partecipa le verità. Ma a questo punto la discussione volge verso i media, che non è argomento di queste righe.
Incompetenza: non mi prendete per pazzo, basta guardare i servizi che “Le Iene” hanno portato alla nostra attenzione… ma era necessario che si muovessero le telecamere di Italia 1?!
Siamo davanti a una classe politica per larga parte raccomandata oppure legata al potere da interessi/privilegi economici. Per questo non c’è da stupirsi se negli altri stati la classe politica si rinnova e a ogni votazione riguardante il governo troviamo volti nuovi, mentre in Italia siamo sempre davanti alle solite “maschere”… Del resto qualcuno vuole spiegarmi perché in Parlamento entrano o sono entrate pornostar, pseudo-attrici, ex vallette, travestiti, etc….? Perché molti hanno visione ludica della politica e dello Stato, che nessuno può cambiare, visto che sempre gli stessi nomi si occupano dei “reclutamenti”…
Inaffidabilità: qualcuno si è mai chiesto perché ogni legislazione ci sono personaggi e a volte interi partiti che decidono di punto in bianco di staccarsi dalla propria coalizione per poi andare nell’altra, urlando contro quelli che fino a un mese prima erano “i fedeli alleati”?!
Facile; ognuno bada sempre e solo alla visibilità e ai propri interessi. I politici di oggi sono legati molto più alla loro poltrona piuttosto che allo Stato. Ciò che ci affligge è questo! Politici che non cercano soluzione ai mali dello Stato, ma ai mali dei loro portafogli…
Del resto basta riportare una delle ultime “notizione” sul Parlamento per capire la situazione a dir poco preoccupante della politica in Italia.
8 Giugno 2007: facendo zapping in tv mi capita di fermarmi su quella sottospecie (per non dire farsa, o forse per non dire peggio) di telegiornale chiamato Studio Aperto. So che mi avete capito: quello che dedica 5 minuti alla cronaca, 10 al gossip, e il restante alle previsioni del tempo. Sento che si parla del Parlamento e ascolto: Buttiglione scrive una lettera nella quale si fa “portavoce di molti” nel chiedere un miglioramento delle condizioni “di vita” dei parlamentari sul “lavoro”. Giustissimo cari lettori: non bastano l’immunità, le auto blu, le scorte, la moltitudine di portaborse, i locali lussuosi, le “indennità” altissime e tutti gli altri benefici di cui godono… i parlamentari vogliono IL GELATO.
Ma certo! Era questo che non funzionava nel nostro bellissimo Paese: MANCA IL GELATO IN PARLAMENTO.
Perché rimanere in aula a “votare e proporre” leggi che non li riguardano?! Visto che tanto la politica di oggi è solamente un gioco, che serve solamente ad arricchirsi, tanto vale andare a mangiarsi un gelato no?! E perché i nostri poveri parlamentari dovrebbero affaticarsi e sfidare il tremendo sole estivo per avere la loro rinfrescante pausa?! Ma certo, spendiamo altri soldi pubblici per dare loro il sacrosanto diritto di avere il gelato.
9 Giugno 2007: stavo guardando come ogni mattina La7, quando il senatore …. Afferma: “Roma è blindata, era veramente impossibile arrivare qui, così ho deciso di CHIAMARE UN’ AMBULANZA FINGENDO UN MALORE”… poi spiega di aver preso in giro i medici, inconsapevoli che l’indirizzo dato dal senatore non era quello del suo cardiologo, ma quello degli studi di La7… Instancabile mattatore della mattinata il senatore, non pago, commenta: “Sono stati anche lenti, ci hanno messo 30 minuti: se fossi stato veramente male non so come sarebbe andata a finire! E’ UNA VERGOGNA!”… Su una cosa ha ragione: E’ UNA VERGOGNA OSTENTARE TANTA SICUREZZA E SFACCIATAGGINE… Questi sono episodi per i quali i politici dovrebbero dare le dimissioni."
Ho ricevuto questo articolo via e-mail da Gianluca. Gianluca è un mio caro amico e vicino di casa. Per un paio d'anni abbiamo suonato insieme nei Ravens, e suo è il merito di aver vestito di parole molte delle musiche che ho scritto. Pubblico quindi volentieri questo suo articolo.
Approfitto inoltre di questo post, visto che si parla di amici, per segnalare la nascita di un nuovo blog, quello di BigFab. BigFab è uno dei miei più affezionati lettori, nonché commentatori, e ha deciso di buttarsi in questa nuova avventura pubblicando proprio oggi il suo primo post. Un "in bocca al lupo" mi sembra d'obbligo.
Lunga vita e prosperità a tutti.
Per una volta sto con Bagnasco
Il questore di Genova dice che probabilmente si tratta dell'opera di un mitomane. Non lo so. Comunque sia, nell'una o nell'altra ipotesi, chi fa queste cose ha torto comunque. Sempre. Chi non è d'accordo con qualcun'altro su quello che dice e che pensa può civilmente dire perché senza ricorrere alla busta con le pallottole.
Queste cose, retaggio di una certa cultura mafiosa e omertosa, ancora purtroppo presente in certe parti del nostro paese, andrebbero messe nel luogo a loro più adatto: il dimenticatoio.
I furbetti del quartierino
Aggiornamento 19,22: leggo adesso sul Corriere che Gustavo Selva si è dimesso. Chissà, forse si è reso conto di non aver dato un gran esempio di civiltà e buon senso.
domenica 10 giugno 2007
L'appello per Madeleine
Come ha anche già scritto Paolo Attivissimo nel suo blog, l'appello è reale, ma - come è successo anche a me - si può prestare a veicolare alcune imprecisioni. Nel messaggio che è arrivato a me, ad esempio, mancavano alcuni riferimenti importanti per avere notizie più dettagliate sulla vicenda, e precisamente i siti di riferimento ufficiali, che sono:
e
Se decidete di diffondere l'appello, quindi, niente di male, purché siano inseriti chiaramente questi riferimenti (findmadeleine.com ha anche un manifesto pdf in italiano).
Quanto scalda il processore? Controlla con CPUCool
Se ci volete dare un'occhiata le trovate qui.
Il Vaticano snobba Bill Gates
Sulle infrastrutture informatiche del Vaticano, attualmente composte da 130 server che implementano la nuova versione del protocollo Tcp/Ip (Ipv6), girano infatti sistemi operativi Unix e Linux, e anche per la gestione della sicurezza (firewall e anti-spam) si fa ricorso a programmi open source.
Insomma, pare proprio che le licenze Microsoft vadano un pò strette pure a Ratzinger.
sabato 9 giugno 2007
Riflessioni (semiserie) sul tempo e sull'età
Si sente spesso dire (a volte lo faccio anch'io) "il tempo vola", "la vita è un battito d'ali", "divertitevi perché dura poco" e cose del genere. Ricordo un verso di una bellissima canzone di De Gregori (mi pare sia Buffalo Bill) che fa: "...vent'anni sembran pochi, poi, quando ti volti a guardarli, non li trovi più...".
Francesca ha finito la quarta elementare, mentre Michela la quinta (il prossimo anno farà la prima media). Sembra letteralmente ieri che le tenevamo in braccio col biberon del latte, che correvo giù a Rimini alle 11 e mezza di sera sotto la pioggia a cercare una farmacia notturna perché eravamo rimasti senza latte in polvere. E adesso, dopo un niente, me le ritrovo che stanno per iniziare le medie. E anche io, adesso che mi avvicino speditamente alla fatidica soglia degli "anta", ci faccio più caso: la vita vola: la fanciullezza, l'adolescenza, la scuola, il militare. E poi il lavoro, il matrimonio, i figli. Tutte cose che sembra debbano portare via tanto tempo, ma che invece, a guardarci bene, passano in un lampo.
Ricordo d'aver letto qualche anno fa un saggio di Piero Angela (ebbene sì, ho letto anche Angela) - "La straordinaria storia della vita" - in cui, per cercare di dare un pò la dimensione del flusso del tempo, il noto divulgatore scientifico ha ideato l'espediente narrativo di racchiudere i 4 miliardi di anni di evoluzione in un solo ipotetico anno. E così, ad esempio, abbiamo che prendendo il primo gennaio come data di inizio della vita sulla Terra, vediamo che la vita esce dall'acqua solo ai primi di novembre, i dinosauri compaiono a dicembre inoltrato, l'era dei mammiferi appare l'ultima settimana, l'homo sapiens sapiens negli ultimi minuti e addirittura la scrittura negli ultimi secondi.
Cioè, siamo un niente (Hermann Hesse diceva: "Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità") e stiamo qua ad arrovellarci, a prendere decisioni sul futuro, a pensare a cosa faremo tra dieci o vent'anni. In un anno ci siamo da qualche secondo e in questo sputo di tempo siamo oltretutto riusciti a rovinare un pianeta: quello che non è riuscito all'evoluzione in un anno (sempre quello dell'espediente narrativo) è riuscito a noi in due secondi. E, probabilmente, se il trend rimarrà quello, tra un paio di secondi ci caveremo dalle balle (ovviamente dopo aver fatto il danno).
Con questo discorso, ovviamente, non è che voglio dire che dobbiamo stare tutto il giorno senza far niente perché tanto siamo di passaggio, ci mancherebbe. Anzi, visto che il tempo a disposizione è così poco (e che, come si saranno accorti in parecchi, non basta mai), a maggior ragione sarebbe utile impiegarlo nel modo migliore, senza sprecarlo. E mi fa un certo effetto vedere molta gente, anche molti giovani, che non sanno come fare notte, non sanno cosa fare, si annoiano, si trascinano fiaccamente cercando un antidoto alla noia: buttando giù i sassi dal cavalcavia sull'autostrada, ubriacandosi in discoteca, facendo le gare automobilistiche notturne in città, guardando "Amici" della De Filippi. E pensare che ci sarebbero tante di quelle cose interessanti da fare...
E vabbè, sono quasi le sette, è ora che vada a prepararmi. Due ore in cui l'argomento principale di conversazione saranno - se va bene - il calcio e la già citata De Filippi mi aspettano.
Auguratemi in bocca al lupo.
venerdì 8 giugno 2007
Ma interessa così tanto?
Ma interessano così tanto le vicende di una che col suo Mercedes da 150.000 $ si stampa contro un albero perché è ubriaca? O sono i nostri quotidiani, ormai incanalati nella via senza ritorno del gossip e del trash a tutti i costi, a non avere cose più importanti da dire?
Bene, allora faccio mio e vostro questo articolo di Luca Conti sulla tragedia (volutamente) dimenticata del Darfur (che alcuni dei nostri ignorantoni al governo non sanno neanche cos'è), visto che non ne parla più nessuno.
E affanculo Paris Hilton.
Il gelato
Questa richiesta, che a prima vista potrebbe sembrare uno scherzo, in realtà non lo è. E' una accorato appello formulato da Buttiglione insieme ad altri parlamentari, per avere i gelati in Senato.
Io non commento, se volete fatelo voi (senza esagerare: capisco che davanti a queste cose sia difficile, ma non voglio bannare nessuno), mi limito solo a segnalare due frasi contenute nella richiesta:
- "Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato"
- "Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone"
Questa - signori miei - è la gente che abbiamo mandato in Parlamento.
giovedì 7 giugno 2007
Fermi tutti, arriva lui
- chiusura dell'aeroporto di Fiumicino durante le fasi di atterraggio e decollo dell'Air Force One e Air Force Two (ma non ce n'era uno solo?)
- al largo di Ostia starà in allerta per tutta la durata della visita il cacciatorpediniere "Luigi Durand de la Penne"
- chiusura anticipata delle scuole capitoline (ultimo giorno venerdì anziché sabato)
- off limit di via Veneto (sede dell'ambasciata americana) per tutti, compresi i mezzi pubblici
- controllo e identificazione di tutti gli abitanti (e i negozianti) di Trastevere
- sospensione del mercato di San Cosimato, per permettere la visita del presidente americano alla comunità di S. Egidio e alla basilica di Santa Maria in Trastevere
- cecchini armati fino ai denti sui palazzi che si affacciano sul tracciato del corteo presidenziale
- chiusura, sabato mattina, di 4 fermate della linea A della metropolitana
- drastica riduzione del numero dei cassonetti dell'immondizia per timore che si trasformino in potenziali nascondigli di ordigni
- schieramento di 1500 uomini tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza per garantire l'ordine pubblico. A questi saranno affiancati 700 vigili urbani
Adsl, arrivano gli "zainetti"
Mux è un apparecchio installato da Telecom agli inizi degli anni '90 per portare l'accesso al telefono in quelle zone caratterizzate da un certa crescita demografica nelle quali però la società telefonica non aveva ritenuto conveniente (storia nota ancora oggi) creare una centrale apposita. Il vantaggio principale di questo apparecchio era quello di poter instradare più di una linea in uscita dal mux su un'unica proveniente dalla centrale.
Lo svantaggio principale di questo apparecchio era però quello di essere fortemente penalizzante per quanto riguarda l'accesso all'adsl, problema che era poco sentito all'epoca a differenza di oggi.
Ecco quindi che per risolvere il problema, Telecom ha messo in circolazione il Minicab, l'apparecchio che vedete nell'immagine in alto (fonte immagine: www.repubblica.it), amichevolmente chiamato "zainetto". Questo consente a 48 utenti (il limite massimo per ogni apparecchio) di collegarsi a internet tramite adsl pur con qualche limitazione in fatto di velocità.
Questa operazione si inserisce nel piano che Telecom sta portando avanti (davvero?) per tentare di contrastare il cosidetto digital divide, quell'assurda (per un paese civile) discriminante che separa chi ha accesso a determinate tecnologie (in questo caso un collegamento internet di tipo veloce) e chi no.
Qui, nella mia zona, non penso sia un problema di mux (le centrali telefoniche non mancano, e anche se fosse, la mia zona non risulta comunque interessata, almeno per ora), quanto di poca convenienza a investire in questo progetto, anche se sembra che ultimamente qualcosa si stia muovendo in questo senso. Secondo Repubblica il progetto "zainetti" sarà ulteriormente ampliato e sviluppato nel corso dell'estate, e pare che preveda la copertura di altre zone oltre a quelle già elencate.
Resto in attesa.
mercoledì 6 giugno 2007
Chi se ne frega del clima?
All'inizio ci poteva essere il sospetto, o quantomeno il sentore, che molti degli appelli e degli allarmi riguardo le catastrofi climatiche che ci aspettano potessero essere in parte esagerati, oppure frutto di malafede. Ma adesso non più. E' vero che anche in ere precedenti, quando la civiltà degli idrocarburi ancora non c'era, si sono verificati aumenti di anidride carbonica nell'atmosfera dai quali la natura ha saputo difendersi, ma oggi sono troppi i rapporti pubblicati da studiosi e organismi scientifici che dicono che se andiamo avanti così, fra qualche decennio ci sarà poco da stare allegri.
In questi giorni si sta tenendo a Heiligendamm, in Germania, il G8, il vertice dei paesi più industrializzati. Uno dei temi che la Merkel, la padrona di casa, aveva messo al centro di questo summit, riguardava proprio la volontà di cercare un'intesa coi capi di stato degli altri paesi che permettesse di mettere nero su bianco alcune iniziative concrete per cercare di limitare l'aumento del riscaldamento globale.
I buoni propositi di Angela, però, si sono presto rivelati una pia illusione. Jim Connaughton, responsabile per il clima dell'amministrazione Bush, ha infatti affermato che nel documento finale non verrà inserito nessun tipo di accordo comune in questo senso. In pratica, se non fosse chiaro, questa è l'ennesima dimostrazione che della salute del nostro pianeta non gliene frega niente a nessuno. Tutti impegnati a parlare di scudi spaziali e riacutizzazione di vecchi attriti tra Stati Uniti e Russia (oggi due facce della stessa medaglia). Qualche milionata di euro all'Africa (tbc aids e malaria) per avere un pò la coscienza in pace, e via, tutti a pranzo.
D'altra parte la storia insegna che da questi vertici e summit non è mai venuto niente di buono per quanto riguarda la salvaguardia del nostro pianeta. E poi, scusate, Bush è o no un petroliere? Come si può pretendere che avalli dei provvedimenti di questo tipo? La dimostrazione l'abbiamo avuta già nel 1997, anno della sottoscrizione del Protocollo di kyoto. In quell'occasione Clinton, allora presidente USA alla fine del suo mandato, firmò il trattato, firma che venne poi ritirata dallo stesso Bush non appena subentrato a Clinton.
Adesso aspettiamo che questi qui, appena hanno finito di giocare ai soldatini sulle nostre teste, ci dicano cosa hanno intenzione di fare.
L'ultima Intesa
L'ultima che mi è arrivata da Banca Intesa (quella truffaldina, non quella reale) ve la riporto perché è fantastica:
Caro membro di Banca Intesa, Per i motivi di sicurezza abbiamo sospeso il vostro conto di operazioni bancarie in linea a Banca Intesa. Dovete confermare che non siete una vittima del furto di identit? per ristabilire il vostro conto. Dovete scattare il collegamento qui sotto e riempire la forma alla seguente pagina per realizzare il processo di verifica.
http://www.bancaintesa.it/verifica_profilo/index.htm
Li ringraziamo per la vostra attenzione rapida a questa materia. Capisca prego che questa ? una misura di sicurezza progettata per contribuire a proteggere voi ed il vostro conto. Chiediamo scusa per eventuali inconvenienti. Francamente, Reparto Di Rassegna Di Conti Di Banca Intesa Non risponda prego a questo E-mail. La posta trasmessa a questo indirizzo non pu? essere risposta a. c Intesa Sanpaolo 2007 | Partita IVA 10810700152 |
Cosa dite, non meritava un post?
martedì 5 giugno 2007
Post cattivi
Oggi è andata così. E adesso sono qui a sfogarmi davanti al monitor e a maledire 'sto cazzo di mestiere (mmh, due parolacce in due paragrafi: la vedo brutta) che mi trascino dietro ormai da 20 anni e che mi porta via parecchie ore della notte. Quando sento gente che lavora in ufficio - e che inizia a lavorare alle 8 di mattina - lamentarsi, li prenderei tutti a calci nel sedere. Ma poi penso che in fondo sono un cretino: sto qua a lamentarmi per queste stronzate quando sento in lontananza le campane della chiesa che suonano a morto. E allora quello, poveraccio, cosa deve dire?
E vabbé. Accendo il pc, dò un'occhiata a quello che è successo oggi nel mondo e mi viene voglia di spegnere.
Leggo che a Mike Bongiorno gli è stata data la tanto agognata laurea honoris causa in scienza della comunicazione. Finalmente! Ma vi ricordate quanto ha rotto le palle ultimamente con questa storia? Su ogni santo canale e su ogni giornale a elemosinare un pezzo di carta che nel suo caso ha lo stesso valore della carta da cesso. Sembrava quei bambini capricciosi e viziati che frignano nei centri commerciali. Una laurea in scienza della comunicazione a uno che i congiuntivi non sa neanche dove stanno di casa e che è diventato famoso per le sue papere (per la stragrande maggioranza non dovute a lapsus ma a abissale ignoranza) e i prosciutti che ha venduto. E allora la voglio anch'io! Anzi no, se la tengano. La diano a chi se la merita, piuttosto (Fiorello).
Il Corriere invece ci delizia raccontandoci la mega trombata liberatoria che si sono fatti Corona e la Moric, la prima dopo il carcere. Con lui che dice di essere diventato il leader dei detenuti, definendosi pure un "tamarro" (dal Garzanti: tamarro: "zoticone", "cafone". Contento lui...).
Bush arriva in Italia, dove incontrerà tra gli altri l'"amico Silvio". Massì, che lo incontri pure, e poi se lo porti via sul suo elicottero, magari insieme a Putin e alle porcate in cui c'è il suo zampino da quando manda avanti la Russia (vedi Litvinienko e la Politkovskaja). Poi se la prende con la Cina, rea di violare sistematicamente i diritti umani. Buona questa: il presidente di una paese che ha una delle polizie più crudeli del mondo, che non esita (quando non è inquadrata da qualche telecamera) a pestare a sangue la gente senza motivo. Il presidente di un paese in cui ci sono ancora processi sommari, la pena di morte e Guantanamo va a lamentarsi con la Cina perché non rispetta i diritti umani. Boh...
Voglio scrivere anche un post speciale, anzi un post su Roberto Speciale, il generale della finanza cacciato senza motivo dal governo, che ha rifiutato l'incarico "riparatore" alla corte dei conti per non svendere la sua dignità "per un piatto di lenticchie". Non so come questa storia andrà a finire, né chi fra Visco e l'alto ufficiale della finanza racconti balle, ma una cosa è certa: il comportamento tenuto dal generale è stato a mio parere ineccepibile, costante fino alla fine. Uno dei rari casi in cui l'orgoglio personale, l'onore, lo spirito di servizio e il rispetto per la carica e la missione prevalgono su tutto, anche su un comodo e lusinghiero posto alla corte dei conti. Un comportamento che dovrebbe essere di esempio a quella mandria scalcinata di caproni senza onore che siedono in parlamento, e che spero serva a far venire alla luce nella sua interezza una delle tante porcate di cui si macchiano i suddetti caproni spesso alle nostre spalle.
Ecco perché mi viene voglia di spegnere il pc: per non leggere tutte queste cose. Poi però capito sul blog di Romina che casualmente scrive un post in cui riporta un bellissimo articolo di Massimo Fini. Un articolo condivisibile dalla prima parola all'ultima.
E allora forse vale la pena tenere acceso ancora un pò il pc.
lunedì 4 giugno 2007
Prove tecniche di Creative Commons
Creative Commons è una organizzazione no-profit che permette ai detentori dei diritti di copyright di trasmettere alcuni di questi diritti al pubblico e di conservarne altri, mutando la stantìa e obsoleta formula All Right Reserved in Some Right Reserved.
PI intervista tre musicisti indipendenti che hanno scelto di distribuire la loro musica tramite piattaforme alternative libere. Tutti e tre gli intervistati hanno ammesso di essere rimasti stupiti dalla velocità con cui le loro opere hanno cominciato a diffondersi tramite il passa parola in rete, cosa questa che ha favorito contatti, incontri e proposte anche da parte di grosse compagnie di distribuzione che si sono offerte di mettere in commercio le opere.
Questa testimonianza è una prova evidente di quello che, lentamente ma inesorabilmente, sta avvenendo in rete nell'ambito della diffusione della cultura. Una cultura che sta cambiando sembianza e struttura, che viaggia sempre meno sotto forma di documento cartaceo, libro, cd per trasformarsi in sequenze di bit pronte a passare da un pc a un altro, da un utente a un altro, da un capo all'altro del mondo.
I successi di realtà come Jamendo sono lì a dirci che il cd da 18 euro nei negozi è morto, buono ormai solo per essere appeso allo specchietto per tentare (inutilmente) di neutralizzare l'autovelox. Le sedi delle major discografiche, che decretano a tavolino quale sarà il tormentone dell'estate, si trasformeranno in circoli ricreativi in cui gli anziani si ritroveranno per andare a giocare a bocce. Il criterio con cui la musica e la cultura in genere si diffonderanno sarà la meritocrazia e non più la sponsorizzazione, come è avvenuto finora.
Tra qualche anno rideremo del decreto Urbani, della Siae, del DRM, delle major discografiche e cinematografiche e di tutta l'armata Brancaleone che rappresenta tutt'ora il maggiore ostacolo alla diffusione della cultura.
23 giorni
domenica 3 giugno 2007
Davide e Golia
La ragazza, nel minuto di tempo concessole per parlare, ha fatto in tempo a dire pochissime cose, ma profondamente vere. Le cose che qualsiasi persona scontenta di quello che sta accadendo in Italia direbbe al premier, o a chi per lui, se lo incontrasse per strada. Riporto alcune frasi del suo intervento prese dall'articolo del Corriere (il video è qui):
"È una vergogna che la città di Vicenza - ha detto la portavoce dei «No-base» - non venga difesa dal proprio governo. Non ci è stato concesso neppure di esprimere il nostro parere con un referendum. Ci stanno trattando in maniera ignobile. Mi sono sentita tradita - ha detto poi la donna rivolgendosi a Prodi - Presidente, l'ho votata sulla base del programma che parlava di riduzione degli impegni militari e di democrazia partecipativa."
Il senso del discorso è chiaro. La ragazza lamenta - a mio parere giustamente - il fatto che sia stato avallato dal governo il progetto di allargamento della base militare americana senza, non dico avere il benestare, ma almeno il parere di chi in quella zona ci vive.
Purtroppo sta diventando prassi piuttosto comune (e pericolosa) quella di prendere decisioni importanti che coinvolgono ampie fasce di popolazione senza interpellare i diretti interessati. E' un pò quello che sta accadendo in Val di Susa con la Tav. Ricordate quando sempre Prodi, a febbraio dell'anno scorso, diceva - riferendosi alle manifestazioni dei comitati
che si battevano contro l'alta velocità - "E' inutile, la Tav si farà!", in barba alle proteste di qualche centinaio di migliaia di persone. Stessa frase che diceva Lunardi quand'era Ministro delle infrastruttre del governo Berlusconi.
Purtroppo i nostri politici non sono abituati a parlare con la gente. Parlano tra di loro, si consultano nei loro stanzoni luccicanti e sfarzosi completamente ignari di quello che succede di sotto in strada. Ma la strada non dimentica, specialmente quando è ora di andare a votare.
Acoustic Kitty
Uno dei metodi più utilizzati da entrambi i blocchi per tentare di carpire informazioni sensibili riguardo all'attività militare e non solo del nemico, era lo spionaggio. Sostanzialmente la Guerra Fredda fu infatti combattuta a colpi di infiltrati, agenti segreti, CIA, KGB, spionaggio, contro spionaggio, ecc. Per questo scopo, però, non vennero utilizzati solo i normali agenti segreti con sembianze umane, ma anche i gatti. Proprio così. Il Telegraph racconta, in questo articolo pubblicato nel 2001, che negli anni '60 la CIA predispose alcuni di questi animali affinché fossero in grado di carpire i segreti del Cremlino.
L'operazione prese il nome di "Acoustic Kitty". Alcuni gatti vennero aperti e modificati chirurgicamente per permettere il posizionamento al loro interno delle batterie e dei vari micro componenti (la coda fu utilizzata come antenna) che li avrebbero trasformati in vere e proprie stazioni di ascolto ambulanti. L'idea (a mio parere cretina) era quella di far circolare questi animali in prossimità del Cremlino per poter captare informazioni utili.
La trovata non ebbe molto successo. Victor Marchetti, un ex ufficiale della CIA coinvolto nel progetto, racconta infatti - sempre nell'articolo del Telegraph - che i gatti così modificati erano orribili e mostruosi (ma va?) e che il primo di questi fu investito e ucciso in "missione" da un taxi, mandando a monte il progetto costato allora circa 10 milioni di $. A parte questo episodio venuto alla luce, gran parte della documentazione relativa all'operazione è ancora censurata e custodita negli archivi segreti ella CIA, la quale, per questioni di "imbarazzo" è piuttosto restìa a rendere pubblico il documento nella sua interezza.
Le considerazioni che si potrebbero fare in proposito sono molte. Non so voi, ma io, personalmente, i vari marchingegni elettronici invece di metterli nei gatti li avrei messi negli agenti segreti, e magari uno proprio dentro al padre di questa genialata.
Le papere di Tgcom
E' accaduto ieri al tg online di Mediaset: TgCom. Questo uno dei titoli che comparivano appunto nell'home page (oggi è stato corretto):
La notizia si riferisce al fallito attentato al JFK di New York col quale si volevano fare esplodere le riserve di Kerosene stoccate nell'aereoporto. Peccato che per distrazione l'attentato sia diventato "attento".
Qui, invece, il giornalista è inciampato su un'inversione tra le lettere 'f' e 'g'. Infatti le mogli (e i mariti) che fanno queste cose si chiamano fedifraghi e non fedigrafi.
Alla fine, TgCom si compiace dei quasi 4 milioni di utenti che nel mese di maggio hanno visitato il sito (con conseguenze terribili sul livello medio di conoscenza della lingua italiana di tali utenti). :-)
sabato 2 giugno 2007
Adesso Poste.it regala anche i soldi
- rispondendo a un questionario composto da 5 domande (per ognuna delle quali si ricevono 10 euro)
- risultando fortunati vincitori di 1000 euro messi in palio da Poste.it (per ottenere i quali è necessario ovviamente cliccare sul link contenuto nell'e-mail)
Dopo esserci sentiti "gratificati" per aver risposto correttamente a tutte le domande, dobbiamo naturalmente inserire gli estremi del nostro conto online, altrimenti come fanno a (non) accreditarci i 50 euro promessi e a svuotarci il conto?
Il messaggio che abbiamo vinto 1000 euro, invece, recita così (errori compresi):
Caro Cliente di Poste.it, avete vinto 1000 euro dal poste italiano. Per ricevere i fondi dovete verificare le vostre informazioni di cliente qui
Cliccando sul link corrispondente e inseriti i dati, l'epilogo alla fine è il medesimo. Insomma, cambia lo spartito ma la musica è sempre quella.
Rifarei tutto
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