sabato 30 dicembre 2023

Né politici né statisti


Il 30 dicembre 2012 se ne andava la grande scienziata Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina per le sue ricerche neuroscientifiche applicate allo studio del cervello umano. 

Oggi, nell'anniversario della sua morte, si scopre che nella legge di bilancio appena licenziata dal governo vengono tagliati tutti i fondi pubblici che ogni anno venivano destinati all'European Brain Research Institute, voluto e fondato dalla stessa scienziata allo scopo di studiare e fare ricerca per sviluppare nuove cure per malattie neurodegenerative e neurologiche di grande rilevanza sociale, malattie ancora oggi incurabili. 

Al di là del provvedimento in sé, credo vada colto il messaggio che tale provvedimento veicola, messaggio a mio avviso chiarissimo: a questo governo della ricerca scientifica non frega nulla. Chi segue un po' le faccende politiche sa che questo atteggiamento è perfettamente in linea con l'impianto ideologico e programmatico di Meloni e soci, che sostanzialmente è quello di guardare all'immediato, non al futuro.

Perché la ricerca scientifica, nel nostro paese, è generalmente non considerata? Perché gli effetti e i risultati si vedono generalmente su tempi lunghi, tempi che vanno ben al di là di legislature che durano un anno o due al massimo. Siccome la politica guarda al consenso immediato e non al futuro, ecco che allora si taglia la ricerca e si fa il decreto anti-rave, che non serve a niente se non a fare scena e titillare gli istinti di pancia del momento di un certo tipo di elettorato. 

È empiricamente dimostrato che le nazioni più progredite e avanzate sono quelle in cui i finanziamenti per la ricerca e l'innovazione sono più cospicui, che sono poi le nazioni e i paesi in cui la politica ha visioni lungimiranti sul lungo periodo, non sull'immediato. Chi ha letto qualcosa di antropologia applicata ai gruppi umani, sa benissimo che le civiltà muoiono principalmente proprio per scarsa lungimiranza. 

Alcide De Gasperi diceva che un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni. Noi non abbiamo né gli uni né gli altri.

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