martedì 19 dicembre 2023

Rincorrere il treno

Certo che non dev'essere facile per i componenti del Dicastero per la dottrina della fede cercare di fare quadrare il cerchio. Anzi, dev'essere proprio un'impresa titanica. Da una parte c'è infatti una società che corre, che evolve, che cambia a grandi ritmi; dall'altra c'è una chiesa che cerca di starle dietro come può, che rincorre, che arranca e che si muove a velocità decisamente più ridotta. Ma che comunque si muove. 

Oggi, su spinta innovatrice di Bergoglio, i preti possono benedire due persone omosessuali, laddove, appena qualche anno fa, Ratzinger definiva le nozze gay come le avanguardie dell'anticristo. Ma i passi in avanti sono obbligati, pena perdere definitivamente il treno della storia, dal momento che, come si evidenzia da ogni rilevazione, le chiese sono sempre più vuote e i giovani vanno altrove.

Ma il compito di adeguarsi è ingrato anche per la difficoltà di riuscire a conciliare un popolo cattolico composto da un'anima più progressista e una più ortodossa. E allora si prova a mediare con cose come la benedizione delle coppie gay, guardandosi bene però dall'avallare velleità di ufficialità (esistono punti fermi che non possono essere snaturati oltre una certa misura). 

Diciamo che si possono apprezzare l'impegno e i progressi, ma il treno continua a correre imperterrito.

2 commenti:

  1. La religione dovrebbe essere coerenza e non ricorsa dei rinnovamenti culturali, ma già vedere che ogni successore di Pietro personalizza la Chiesa a proprio gusto mi aliena dall'ambiente...
    Se la Chiesa rincorre e cerca di adeguarsi, perché non disconosce alcuni passi biblici imbarazzanti?

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  2. Io aspetto il momento in cui, nella Chiesa, le suore contino qualcosa più dell'ostensorio. Ma credo sia ragionevolmente troppo presto.. ;)

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