lunedì 18 dicembre 2023

Ferragni

Non entro nel merito delle responsabilità o meno di Chiara Ferragni nella vicenda del famoso pandoro, anche se trovo quantomeno strano che due società facenti riferimento a lei per quanto riguarda gestione dei marchi e diritti mettano in campo qualsiasi iniziativa senza che lei ne sia al corrente.

Lei afferma essersi trattato di un errore di comunicazione (?). Vabbe', prendiamo atto col beneficio del dubbio, anche se va sicuramente apprezzato il fatto di essersi pubblicamente scusata e di aver preso l'impegno di fare tesoro per il futuro di questo pasticcio. Viene da dire: vabbe', grazie, ti hanno beccato con le mani nella marmellata, il minimo sindacale della decenza è che ti scusi. Vero, ma mica è scontato scusarsi. Facciamo l'elenco di tutti quelli, in qualsiasi campo, che beccati con le mani nella marmellata oltre a non scusarsi hanno fatto spallucce?

Ma il problema secondo me sta a monte, e risiede nel fatto di aver mischiato beneficenza e business, due cose che vanno tenute separate. Vuoi fare beneficenza? Benissimo, ma la fai in silenzio senza dire niente a nessuno e senza mischiarla agli affari, e nel frattempo prosegui nella tua attività di imprenditrice. Il grande Totò andava di nascosto a mettere soldi sotto le porte delle famiglie povere del suo quartiere, e lo faceva in silenzio, senza dire niente a nessuno. Tanto è vero che questa cosa si è saputa solo dopo la sua morte.

La Ferragni, e il discorso vale per tutti, avrebbe dovuto fare la stessa cosa. Vuoi donare somme consistenti in opere di carità e beneficenza? Benissimo, ma fallo in silenzio. E mentre da un lato fai opere meritorie, dall'altro continui a vendere le tue ciabatte griffate a 150 euro al paio.

E non è neppure vero che, come si dice, la Ferragni faccia un sacco di soldi senza sapere fare niente. Ok, magari non sarà capace di piantare un chiodo al muro per appenderci un quadro; non sarà capace di cambiare la gomma alla macchina se fora; non ha inventato e piazzato sul mercato un prodotto innovativo utile all'umanità. Tutto vero. Ma sa fare in maniera magnifica ciò che può renderti ricco sfondato nella società di oggi: vendere la tua immagine. Questo lo sa fare benissimo e nessuno glielo può contestare. 

E non è che gliene si può fare una colpa. Se moltitudini di persone sono disposte a spendere 150 euro per un paio di ciabatte o una borsa o un pandoro solo perché sopra c'è il suo autografo, il problema non è la Ferragni. Non serve un genio per capirlo.

3 commenti:

  1. Sei stato esaustivo direi, e quanto dici mi trova concorde.
    A quelli che, beccati con le mani nella marmellata, non si scusano e fanno spallucce aggiungerei quanti, offesi nell' """onore""", sbraitano pure -più o meno scomposti- esattamente come se fossero le povere parti lese, Sgarbi e Santanché i primi che mi vengono in mente. Ma del resto che il mondo va al contario di come dovrebbe non sono i primi a dimostrarcelo.

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  2. ..e a proposito di immagine.. presentarsi per le scuse addobbata come un alberello spoglio di autunno feroce fa capire quanto, comunque, ci sia bisogno di mandare messaggi trasversali, sempre. Ma sopratttutto quanto gente poi si faccia infinocchiare, sempre e comunque. Amen.

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  3. Per una influencer un "errore di comunicazione" è non saper fare manco quello...

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