sabato 13 novembre 2021

Partendo dall'ingegnerizzazione del virus

Il sars-cov-2 è stato ingegnerizzato (manipolato, in termini più semplici)? Il sars-cov-2 è stato creato artificialmente in laboratorio? Il sars-cov-2 può essere "fuggito" incidentalmente da un laboratorio? La risposta alle prime due domande è, alla luce di ogni evidenza scientifica, no; la risposta alla terza domanda è può darsi, ma non ci sono prove di questo. Al momento l'ipotesi più probabile circa l'origine del contagio è che il sars-cov-2, un virus che circola nei pipistrelli da circa una settantina d'anni, abbia fatto il salto di specie nel famoso/famigerato wet market di Wuahn. 

Ho ascoltato, affascinato, la lezione di Telmo Pievani che pubblico qui di seguito. Le speculazioni sull'origine del virus che da un anno e mezzo tiene in scacco noi Sapiens sono solo il punto di partenza dell'intervento del noto biologo e filosofo, intervento che poi si sviluppa e abbraccia tantissimi aspetti legati alla pandemia e agli effetti sociali, filosofici e morali coi quali il virus ci ha costretti a fare i conti. Ci sono, nell'insieme, due punti fermi: il primo è che la responsabilità della sua diffusione è nostra, il secondo è che non stiamo facendo assolutamente niente per fare sì che ciò che è successo non si ripeta, nonostante là fuori ci siano almeno 250.000 virus con caratteristiche simili al sars-cov-2 che aspettano solo l'occasione propizia per dare vita a una nuova pandemia. 

Mi sono appuntato schematicamente, qui di seguito, alcuni dei concetti più interessanti espressi dallo scienziato, contrassegnandoli col minuto in cui è possibile ascoltarli col relativo approfondimento. 

  • Perché il sars-cov-2 non può essere stato manipolato in laboratorio (min. 2:50)
  • Come sono nati i vaccini a mRna, che da adesso in poi saranno lo "standard" con cui verrano elaborati e creati tutti quelli futuri, e perché si è riusciti in soli nove mesi a realizzare quelli che stiamo utilizzando oggi per combattere il coronavirus (min. 4:30)
  • Si sapeva da almeno dieci anni che sarebbe arrivato un virus con queste caratteristiche che avrebbe fatto il salto di specie. Perché non è stato fatto niente per evitare che accadesse? (min. 16:40)
  • Perché è una bufala che i virus arrivino coi migranti, e qui mi viene in mente una passata campagna mediatica fortissima del solito noto che, come è sua deprecabile usanza, ha sapientemente utilizzato questa bufala per mero tornaconto elettorale (min. 23:15)
  • Due parole sui novax e sul loro concetto di libertà (min. 30.15)
  • Perché la fiducia nella scienza, a livelli altissimi allo scoppio della pandemia, è drasticamente calata oggi e in che misura questo calo è stato favorito dalle contraddittorie dichiarazioni pubbliche di virologi e scienziati (min. 39:10)
  • Il ruolo delle fake news in tutta la vicenda coronavirus, la loro diffusione e perché, secondo Pievani, forse non è una buona idea adoperarsi per sbufalarle col metodo del debunking (min. 52:50)


Come ho già scritto altre volte, ascoltare persone competenti, autorevoli, intelligenti, di buon senso, che sanno di cosa stanno parlando in mezzo al mare magnum di bufale, stupidaggini, sentito dire che girano in ogni dove, è una esperienza gratificante, coinvolgente e affascinante. Internet dà questa possibilità, non usiamola solo per scrivere stupidaggini su qualche social, usiamola anche per accrescere la nostra cultura e imparare.

12 commenti:

Marco L. ha detto...

Grazie di averlo condiviso. Per adesso ho visionato solo alcuni punti di mio maggiore interesse, in particolare l'ultimo. In passato ho scritto degli aspetti psicologici che stanno dietro al complottismo, e l'ho trovato un punto di vista molto interessante.

Luigi ha detto...

Uno degli interventi più interessanti che abbia mai sentito su questi argomenti. Grazie.

Andrea Sacchini ha detto...

In effetti, il punto relativo al complottismo è molto interessante. Mi ha sorpreso l'assunto che fare opera di debunking tenda ad aumentare la polarizzazione delle posizioni, non ci avevo mai pensato.

Andrea Sacchini ha detto...

Prego. Su YouTube ci sono molte conferenze di Telmo Pievani su questo argomento e anche su altri.

siu ha detto...

Sempre lodato sia san Telmo Pievani, insieme naturalmente a sant'Umberto Galimberti! ;-)))

Gas75 ha detto...

Video lunghetto, da vedere con calma.
Intanto divulgo il tuo post (non è manco il primo) sui miei canali. 😉

Andrea Sacchini ha detto...

Oggi si possono lodare, effettivamente. Fossero vissuti appena un paio di secoli fa, avrebbero probabilmente fatto compagnia a Giordano Bruno.

Andrea Sacchini ha detto...

Dura un'oretta. Sì, in effetti nell'era della velocizzazione del tempo, imposta da internet e dai nuovi media, può essere lunghetto. Ma merita.
Ciao Gas! ;)

Caterina ha detto...

Video interessantissimo. Grazie di averlo condiviso, ho approfondito ancora meglio questo argomento.

Andrea Sacchini ha detto...

Di nulla. Mi fa piacere che ti sia piaciuto. In effetti è molto istruttivo.

Gas75 ha detto...

Che aggiungere dopo la visione? Un intervento a largo spettro sulla questione, descritta senza allarmismi ma con pacatezza e parole per il popolo che comunque dimostrano una precisa presa di posizione e non un navigare a vista come stanno facendo alcuni governi in base a come tira il vento... Sono rincuorato dal fatto che una mente competente come la sua sostenga come me che bisogna stroncare mercati di animali selvatici, deforestazione, allevamenti intensivi... Qualcuno scrisse qualcosa che suona tipo "se due persone giungono indipendentemente tra loro alla medesima conclusione, quella conclusione corrisponde molto probabilmente al vero".

Andrea Sacchini ha detto...

Sono rincuorato dal fatto che una mente competente come la sua sostenga come me che bisogna stroncare mercati di animali selvatici, deforestazione, allevamenti intensivi...

Questa cosa la sottolinea in ogni sua conferenza e la rimarca continuamente. D'altra parte, credo siano ormai pochi quelli che si rifiutano di vedere il nesso tra la pandemia e la devastazione territoriale a cui stiamo sottoponendo il pianeta.

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