sabato 13 novembre 2021

Tamponi e code

Sono andato in farmacia e ho atteso pazientemente per più di mezzora il mio turno. Non perché ci fosse la fila al banco, ma a causa della ressa dei tanti non vaccinati che, per potere ottenere il green pass, si sottopongono al rito del tampone (sapete com'è, il sabato sera si avvicina e bisogna farsi trovare preparati). Mi piace pensare che non siano gli stessi che, a inizio pandemia, strillavano e protestavano perché secondo loro il tampone rino-faringeo provoca gravi danni al cervello.

14 commenti:

Sari ha detto...

Non mi affido al pensiero binario che tanto fa comodo alla comunicazione pubblica su questo tema. Non tutti coloro che non si sono vaccinati sono no-vax... ci sono realtà di salute tremende di cui nessuno parla ma so che vorrebbero vaccinarsi e tornare a una, per quanto limitata, vita sociale. I malati sono tanti ma fa comodo collocarli in quella categoria di persone spregevoli (paragonati a terroristi) e tanto egoiste da pensare solo a sè stessi.
Non dico di te ma certe campagne di odio portano grande sfortuna.
Ciao Andrea.

Guchi chan ha detto...

Sari: conosco una persona che non si può vaccinare per motivi di salute e non perchè è contraria, fosse per lei si vaccinerebbe eccome. Penso che nessuno qui se la prenda con chi non si vaccina per questo motivo, quelli che irritano sono coloro che, potendolo fare, non si vaccinano non si sa per quale assurdo motivo, fregandosene del fatto che vaccinandosi contribuirebbero a fare raggiungere quella percentuale per cui anche le persone che non si possono vaccinare per motivi di salute potrebbero uscire di casa serenamente. I media semplificano la situazione dividendo le persone tra pro e contro i vaccini, certamente sarebbe più sensato invece ribadire che vaccinarsi, per chi può farlo, non è solo un modo per proteggere se stessi, ma anche un dovere civico verso chi realmente non lo può fare.

Andrea Sacchini ha detto...

In effetti, Sari, il mio post vuole prendere di mira non tanto chi non si vaccina per impossibilità di farlo (non l'ho specificato ma lo davo per scontato), ma chi non vuole farlo quando ne avrebbe la possibilità. A questi mi riferivo. So benissimo, come del resto ho scritto in altri post, che i novax sono composti di più "anime". Gli indecisi riguardo al vaccino, leggevo qualche giorno fa, sono in Italia circa sette milioni. Di questi sette, cinque non lo fanno per qualche sorta di timore, due non lo fanno per mere questioni ideologiche. Con questi ultimi è inutile mettersi a discutere, si perde tempo inutilmente. Con gli altri, invece, si può provare a ragionare. Faccio per dire che so benissimo che i novax non sono tutti da criminalizzare e non vanno messi tutti sullo stesso piano.

Andrea Sacchini ha detto...

Anche io conosco un paio di persone che non si possono vaccinare per problemi di salute (uno è immunodepresso, ad esempio). Ma, ti assicuro, ne conosco molti di più, e in particolare nella cerchia giovanile delle amicizie delle mie figlie, che di vaccinarsi non gliene è mai fregato nulla fino al momento in cui, con l'arrivo del freddo, fuori dei locali non si poteva più stare e per entrare dentro bisognava cominciare a mostrare il green pass. È a questi che mi riferisco nel mio post.

Federica ha detto...

So di diverse farmacie che prevedono file distinte tra chi si fa il tampone e chi invece deve accedere alla farmacia per i farmaci: mi pare un modo più intelligente di gestire le cose.

Su chi non vuole vaccinarsi non dico nulla perché non uscirebbero cose gentili dalla mia "tastiera"

Andrea Sacchini ha detto...

In realtà anche la farmacia qui vicino a casa è organizzata così; il problema è che, su tre farmaciste presenti, due sono impegnati coi tamponi e la restante fa quello che può.

Gas75 ha detto...

Trovo assurda la scelta di non vaccinarsi e pretendere di condurre una vita "normale".
Lungi da me essere da modello di riferimento, ma una scelta va fatta consapevolmente delle conseguenze, lavorative e di svago che ne conseguono.

Andrea Sacchini ha detto...

Quello che i novax non hanno ancora capito (intendo quelli che possono vaccinarsi ma non lo fanno) è che la tanto invocata libertà di non vaccinarsi è un concetto che non ha alcun fondamento epistemologico. Quando tu, a causa del tuo comportamento, puoi infettare un'altra persona, puoi cioè diventare a tutti gli effetti un'arma biologica, il concetto di libertà non ha più senso, non esiste più, e subentra quello di responsabilità sociale. È un concetto così difficile da interiorizzare? Forse no, dal momento che l'85% della popolazione italiana è vaccinata; ma rimane comunque uno zoccolo duro di persone che non riesce a farlo proprio.

Sara ha detto...

Mi pare che i no vax vadano a coppia, lui e lei. Si reggono a vicenda. Conteranno sul fatto che il governo molli la presa sul green pass, intanto fanno la fila e spendono soldi.

Andrea Sacchini ha detto...

Mi sa che se aspettano un allentamento del green pass, dovranno avere molta pazienza, visto l'andazzo generale.

Enri1968 ha detto...

Direi che la tua farmacia è mal organizzata.
:-)

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, può essere. Fortunatamente ci vado molto raramente.

Enri1968 ha detto...

E fai bene! Continua così.... è un augurio!

Andrea Sacchini ha detto...

Grazie. Contraccambio.

"Se nelle scuole si insegni"

"Se nelle scuole si insegni". Ma a parte gli svarioni grammaticali, questo post è di difficile interpretazione anche d...