Così, giusto per fare un po' il quadro della situazione: i poliziotti protestano in stile Grand Guignol alla Biennale di Venezia per i tagli del governo al comparto sicurezza. Da nord a sud, anche se non ne parla nessun tiggì, protestano e fanno lo sciopero della fame davanti ai provveditorati i precari della scuola. Per la sola Emilia Romagna, ad esempio, si calcola che l'anno scolastico alle porte inizierà con mille insegnanti in meno (a cui vanno aggiunte 700 unità di personale tecnico-amministrativo), a fronte di un aumento degli studenti calcolato in circa 10.000 unità.
Quest'anno, in Italia, le persone in cerca di lavoro sono salite a 2.273.000, e il trend non pare invertire tendenza. Le immatricolazioni di auto nuove nel nostro paese sono retrocesse ai livelli del 1993. E' rincuorante constatare che di fronte a tutto questo, per tutta l'estate, e probabilmente sarà così per buona parte dell'inverno, si è parlato e si parlerà quasi escusivamente del processo breve e di come salvare le chiappe al premier.
p.s.
Ah, dimenticavo: tra i precari della scuola che protestano probabilmente non troverete quelli di religione.
giovedì 2 settembre 2010
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