sabato 25 settembre 2010

L'Italia appesa a un rogito notarile?

Sembra che l'Italia sia appesa a un rogito notarile. La questione della casa di Montecarlo, infatti, si arricchisce ogni giorno di un nuovo colpo di scena. Uno potrebbe anche pensare: ma a me che mi frega? Il che, ovviamente, non farebbe una piega. Ma i protagonisti di questo affare non sono due sconosciuti pinco pallino, sono il capo del governo e la terza carica dello stato.

Allora, riassumendo brutalmente: i giornali vicini a Berlusconi, Libero e il Giornale (quest'ultimo di proprietà del fratello del premier), da circa due mesi vanno avanti a edicole unificate coi dossier sulla casa di Montecarlo, il famoso appartamento donato da una nobildonna ad AN e finito, dopo un giro di società offshore sparse in alcuni paradisi fiscali, nella disponibilità del fratello della compagna di Fini.

L'ultimo atto di questa campagna è il famoso documento di cui si parla da giorni. Questo documento, prodotto dal governo di Santa Lucia, piccolo stato indipendente delle Antille, dimostrerebbe inequivocabilmente che la casa di Montecarlo è effettivamente di proprietà di Giancarlo Tulliani. I finiani, e non solo loro per la verità, dicono fin da subito che si tratta di una patacca, ma a confermarne la veridicità arriva ieri Lorenzo Rudolph Francis, ministro della Giustizia del piccolo stato caraibico.

Per Fini, quindi, sembra mettersi male, in quanto l'autenticità del documento sarebbe la prova che ha mentito quando il mese scorso ha dato la sua spiegazione della vicenda (i famosi otto punti). Adesso l'ultimo colpo di scena: si fa vivo un avvocato ed ex senatore leghista che afferma che la casa non è di Tulliani, ma di un suo facoltoso cliente. Ecco, siamo fermi a questo punto. E siamo In attesa che Fini, oggi, faccia il suo discorso chiarificatore.

Tutta la vicenda, naturalmente, non è interessante per il fatto della casa in sé. Ma perché quando tutto sarà finito si saprà con certezza se Fini ha raccontato balle o se è sempre stato in buona fede. La tenuta della sua poltrona in fondo dipende da questo.

3 commenti:

  1. puoi chiarirmi un punto:

    da un punto di vista legale sussiste la possibilità di un qualche genere di violazione o reato?

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  2. Su tutta la vicenda della casa di Montecarlo è in corso un'inchiesta da parte della procura di Roma. Sarà quest'ultima, alla fine, a esprimersi.

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  3. ah ok. Si tratta quindi di quella denuncia sollevata da Storace riguardante il testamento..
    mi sono letto qualcosa tempo fa ma non ho capito ancora dove sarebbe la truffa.

    tu alludi a questo vero:

    "Secondo gli esponenti de La Destra provenienti dalle file di Alleanza Nazionale, si legge in una nota, ”alla luce di quanto riportato dagli organi d’informazione, l’appartamento ereditato non sarebbe stato ceduto secondo i canoni di trasparenza e di equità che pure la vicenda avrebbe suggerito. Inoltre – proseguono – il partito Alleanza Nazionale non avrebbe fatto gli interessi degli iscritti e neppure avrebbe garantito la reale finalità per cui il bene venne donato dalla signora Anna Maria Colleoni. Spetta ora alla Procura della Repubblica – concludono Buonasorte e Di Andrea – stabilire se e chi abbia eventualmente posto in essere condotte penalmente rilevanti”.

    30 luglio 2010 | 18:17

    http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/casa-fini-montecarlo-la-destra-roberto-buonasorte-marco-di-andrea-491290/

    in bocca al lupo ai magistrati allora!!

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