"Non credete ai mulini a vento", ha detto Tremonti riferendosi alla possibilità di creare energia partendo dal vento e facendo l'equazione eolico = corruzione (il riferimento è probabilmente alle inchieste in Sardegna in cui sono coinvolti Verdini, Carboni, ecc...). Sarebbe bello che qualcuno spiegasse a Tremonti che se ci sono stati casi di corruzione, la colpa non è da imputare a questa forma di energia, ma ai soggetti che ci gravitano attorno.
Insomma, se "il business dell'eolico è uno degli affari di corruzione più grande", la colpa non è delle pale che girano, ma di chi le fa girare. Capisco che il ministro abbia tutto l'interesse a reclamizzare il nucleare, come effettivamente ha fatto, ma se vuole essere convincente al riguardo, deve anche spiegare come si intendono risolvere alcuni dei punti più controversi, tipo: la sicurezza degli impianti, la loro localizzazione sul territorio, il rapporto costi/benefici, lo smaltimento e lo stoccaggio delle scorie. Questo, naturalmente, solo per citarne alcuni.
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è curioso anche il fatto che uno degli "esperti" nel settore viene considerato il dottor Veronesi che è un oncologo e non un fisico nucleare o uno specialista in materia.
RispondiEliminaAvevo sentito tempo fa un'intervista alla radio a Veronesi il quale, con abilità simile a quella di molti politici, è riuscito a sorvolare astutamente su tutte le domande relative alle scorieposte dai giornalisti relative al rapporto costi/benefici, ecc ecc.
In altre parole ha analizzato i presunti benefici tralasciando di fornire risposte sulle incognite che questa tecnologia comporta.
Vado a memoria ma un fisico italiano - non mi ricordo il nome - disse qualcosa a proposito della non eccelsa sicurezza delle centrali atomiche attuali prendendo come esempio un gran numero di piccoli incidenti avvenuti in Slovenia e Francia (circa 40 in un anno).
Ho profonda stima del professor Veronesi per tutto quello che ha fatto contro il cancro. Quando parla di nucleare ne ho un po' meno.
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