venerdì 26 novembre 2021

Chi si spaventa


Non so se avete notato, ma tutti i titoli degli articoli che, con la consueta dose di immancabile allarmismo, parlano della pericolosità della nuova variante africana del SARs-CoV-2, si premurano di rimarcare gli effetti deleteri della suddetta variante sull'economia. Le borse giù, crollo dei listini, "la variante spaventa i mercati", scrive addirittura Repubblica. (Poi chissà, en passant si potrebbe spaventare anche la gente, ma è secondario, dato che la vita delle persone è decisamente insignificante rispetto alle strutture economiche che la governano.)

Noi umani abbiano da sempre la capacità - è una delle peculiarità della nostra specie - non solo di inventare e immaginare cose che non esistono, come il mercato, ma addirittura di umanizzarle, fino a conferire ad esse caratteristiche tipicamente umane, come quella di provare sentimenti. In fondo che cos'è quella cosa che regola le nostre vite chiamata mercato? Sono due assi cartesiani con su indicate la domanda e l'offerta; l'incrocio di esse determina il prezzo. Questo è in soldoni il mercato, e la nuova variante del covid è riuscita a spaventarlo.

9 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

I mercati sono sensibili, avvertono la minima tensione e anche il cambio di stagione. Per questo quelli coperti sono più affidabili. Così come anche quelli dove puoi entrare col super green pass, che si chiamano, appunto, super mercati.

Andrea Sacchini ha detto...

Chissà che uno dei prossimi titoli di Repubblica non sia: "La variante spaventa i supermercati" :-)

OLga ha detto...

Il nercato della borsa è molto sensibile a tutti gli eventi...

Andrea Sacchini ha detto...

E anche viceversa.

Gas75 ha detto...

In vita mia ho letto titoli che usati, simili, nei temi scolastici mi producevano puntualmente errori da "penna blu"... Posso capire l'uso di frasi e parole a effetto per fare marketing (Rotoloni Regina che non finiscono mai), ma l'informazione dovrebbe essere realistica e, magari, anche obiettiva.

Andrea Sacchini ha detto...

L'informazione, oggi, non è un ente di beneficenza, deve fare quadrare i conti, e un modo per farli quadrare passa dai titoloni acchiappa-clic. Difficile che possa essere obiettiva.

Marco L. ha detto...

Io questa tendenza dell'antropomorfizzare ce l'ho a volte a lezione con gli elementi chimici... Ma mi sembra meno deleteria, e lo faccio nel tentativo di rendere più gradevole e comprensibile la lezione a quei disperati dei miei studenti...

UnUomo.InCammino ha detto...

I movimenti collettivi sono animati spesso da psicosi e pulsioni gregarie che traggono sostegno dalla logica dei numeri: così fan tutti!
Compro perché comprano, vendo perché vendono.
L'etologia della nostra specie ha queste caratteristica gli effetti della quale sono ampliati dalla tecnica.
Anche voi siete nel gioco: non è escluso che non scriveste nulla nei giorni di creazione di "ricchezza" dal nulla, una delle credenze diffuse (la "ricchezza" non può essere creata dal nulla in un pianeta a risorse finite).
Sono molto comuni realtà aventi questa caratterizzazione dipolare. Tra queste le due fazioni sìvax e novax che qui trova voi e i vostri lettori in maggioranza tra i primi.

Andrea Sacchini ha detto...

No, non credo sia deleteria. Credo che qualsiasi sistema utile ad agevolare la comprensione e a stimolare l'interesse da parte degli studenti sia cosa positiva.

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