giovedì 4 giugno 2009

70 euro per due film porno, e il ministro si dimette (in Inghilterra)

Ognuno è libero di pensarla come vuole. Ma ci sono fatti da cui, indipendentemente dalle proprie convinzioni personali, non si può prescindere. E' per questo che voglio rimarcare quanto sta accadendo in Inghilterra, nonostante l'abbia già fatto giorni addietro.

L'inghilterra è il paese dove ha preso il via il processo Mills. Non so se anche là, come accade da noi, parte della magistratura sia in mano a grumi eversivi rossi (o azzurri? o verdi?); fatto sta che il famoso processo, in cui il nostro premier è stato indicato da un collegio di giudici come il corruttore del noto avvocato, ha preso avvio proprio dal fatto che in Inghilterra, evidentemente, la deontologia professionale, l'etica, chiamatela come volete, è ancora un valore importante. In pratica, Mills, dopo aver ricevuto i 600.000 $ per i suoi silenzi in processi in cui era imputato il premier, ha poi spiattellato tutto al suo commercialista. In Italia, una cosa del genere avrebbe probabilmente avuto come epilogo i due che si danno un "cinque" festeggiando. Là, invece, il commercialista, capito il tutto, si è precipitato al fisco inglese denunciando il misfatto. Da lì la partenza del processo.

Tornando a oggi, e al titolo del post, sta facendo il giro della stampa europea il fatto che il ministro dell'interno inglese, Jacqui Smith, ha concordato con Gordon Brown le dimissioni dopo che la stampa, la terribile stampa britannica, ha svelato che il ministro ha messo a carico dei contribuenti il costo del noleggio online di due film porno guardati dal marito.

Le dimissioni del ministro dell'Interno seguono di poco quelle dello speaker della Camera dei Comuni, la terza carica inglese dopo la regina e il primo ministro. E a questi due vanno aggiunti tutti i ministri che in questo periodo si stanno dimettendo per lo scandalo appunto dei rimborsi gonfiati e scaricati sui contribuenti inglesi. Da notare, poi, è notizia di queste ore, che pure lo stesso Brown pare non se la stia passando molto bene, tanto è vero che il Guardian, uno degli organi di stampa inglesi più attivi nel denunciare lo scandalo dei rimborsi truffaldini, ha chiesto senza tanti preamboli al primo ministro di togliersi di mezzo, mentre, lo stesso quotidiano, si è già attivato per una raccolta di firme per sfiduciarlo.

Vi immaginate cosa comporterebbe una cosa simile da noi? Eppure là nessuno ha fiatato. Non c'è stato nessuno - o almeno io non ne ho avuto notizia - che si sia alzato e abbia gridato ai complotti della stampa per rovesciare il governo e altre cretinate simili. Là i ministri che sbagliano chiedono scusa, restituiscono il maltolto e se ne vanno a casa.

Ma gli esempi virtuosi riguardanti l'etica e la moralità nella politica non si fermano alla situazione inglese. Non so quanti di voi se lo ricordino, ma a giugno dell'anno scorso, nel pieno della campagna elettorale USA, si è dimesso Jim Johnson, esponente di punta dello staff di Barack Obama, solo per essere stato sospettato (non c'erano neppure prove certe) di aver acceso un mutuo agevolato approfittando della sua posizione. Andando ancora più indietro nel tempo, nel 2006, in Svezia, si sono dimessi nel giro di tre giorni due ministri del governo conservatore al potere perché scoperti a pagare in nero la tata e a evadere il pagamento del canone tv.

Ma anche il medio oriente ha i suoi esempi virtuosi. Come dimenticare ad esempio le dimissioni del primo ministro israeliano Olmert, al centro di un'inchiesta giudiziaria per presunte tangenti e finanziamento illecito? Provate a googlare un po' e ditemi se trovate qualche dichiarazione dello stesso presidente dimissionario in cui lancia a reti e giornali unificati strali contro i giudici che perseguono finalità politiche. Roba da morir dal ridere.

Certo, quelli che ho portato sono solo esempi che in fin dei conti non hanno la pretesa di dimostrare alcunché. Ma io penso che siano più che sufficienti per farsi un'idea di come viene intesa la politica in molte parti del mondo; e non solo dai cittadini, ma dagli stessi esponenti di governo.

5 commenti:

  1. mi sembra eccessivo per una cosa simile. in Italia non sarebbe mai successo. In Italia infatti ci si permette di calunniare Previdi e Dell'Utri e farla franca. e persino di scrivere male di Berlusconi e non finire in galera.

    adesso io ti chiedo un paio di cose e sono seria.

    1. ti impongo domenica di andare a votare per il Pdl. Non è che deve essere una tua scelta, devi sentirti forzato ad andare a votare per il pdl per il bene del Paese.

    2. ti chiedo di farmi moderatore del tuo blog per poter quindi eliminare gli articoli che vanno contro Berlusconi (come questo qui) e scriverne di nuovi che lo elogino.

    per te sarà una cosa strana ma ti assicuro che fra qualche anno - quando sarà riscritto l'art. 21 della Costituzione e gran parte della Costituzione, sarà una cosa normale.
    Inoltre vorrei che scrivessi un blog in cui ti scusi ufficialmente con Dell'Utri, Mangano, Berlusconi e Previti per le menzogne scritte contro.
    Ho già fatto questa richiesta in un sito di magistrati ma mi hanno bannata, quindi la faccio qui.

    ricorda che se non lo fai oltraggerai la memoria di Falcone e Borsellino

    ciao

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  2. Ciao Gloria,

    hai mai pensato di andare a Zelig??

    il tuo personaggio sarebbe tra i più divertenti!

    Pangea

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  3. Ottimo articolo, Andrea. :)
    Penso che i blogger dovrebbero insistere sulla questione della moralità nella gestione della cosa pubblica, senza vergognarsi di parlare appunto di "moralità".

    Non si tratta, infatti, di sterili principi, perché l'immoralità dei politici ha ricadute concrete, anche economiche, sulla vita dei cittadini.

    Ciao.

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  4. se votate per il pdl e se sostenete dell'utri sosterrete in ispito anche falcone e borsellino

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  5. >mi sembra eccessivo per una cosa simile. in Italia non sarebbe mai successo

    E infatti - mi pare - non è mai successo. In Italia, a differenza che altrove (vedi esempi nel mio post), quando un politico ha sentore di avere qualche procura alle calcagna, in genere in Parlamento ci si fionda e ci si accampa.

    >ti impongo domenica di andare a votare per il Pdl. Non è che deve essere una tua scelta, devi sentirti forzato ad andare a votare per il pdl per il bene del Paese

    Difficile, quasi impossibile, che qualcuno riesca a impormi qualcosa; specialmente, poi, riguardo questioni politiche. "Per il bene del paese", come dici tu, sarebbe necessario che non solo quelli che sono al governo adesso se ne andassero a casa, ma un buon 90% di tutta la classe politica nel suo insieme. Se l'attuale legislatura dovesse durare i canonici 5 anni, come probabilmente sarà, ci vorranno decenni, dopo, per rimettere a posto i danni che avranno combinato.

    >ti chiedo di farmi moderatore del tuo blog per poter quindi eliminare gli articoli che vanno contro Berlusconi (come questo qui) e scriverne di nuovi che lo elogino

    Questo blog ha un amministratore unico, che sono io. Per ora non me ne servono altri. Ti posso però dare un consiglio: fai un giretto qui, attivati un blog tutto tuo e mettici dentro quello che ti pare. Ci puoi scrivere le tue idee su Dell'Utri, su Mangano, su Berlusconi. Ci puoi scrivere che per te Provenzano presidente del consiglio andrebbe benissimo, che sei favorevole all'abolizione dell'art. 21 della Costituzione, quello che vuoi. Ti consiglio, però, di disabilitare i commenti o di metterli in moderazione, il perché lo capisci da sola.

    >Inoltre vorrei che scrivessi un blog in cui ti scusi ufficialmente con Dell'Utri, Mangano, Berlusconi e Previti per le menzogne scritte contro

    Come no? E cosa credi, che non ci abbia pensato? Anzi, ti dirò di più: ce l'ho già nelle bozze, lo devo solo rifinire. Continua a leggermi, lo pubblicherò a breve.

    >ricorda che se non lo fai oltraggerai la memoria di Falcone e Borsellino

    Ma certo. Aspetta (e spera), se ce la faccio lo pubblico in settimana.

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