mercoledì 13 maggio 2009

La confessione (postuma) di Mentana

Da quando Enrico Mentana (foto) se n'è andato (o è stato buttato fuori, fate voi) da Mediaset, non ha perso occasione, sia in tv che sui giornali, per cavarsi molti sassolini dalle scarpe, anche se viene naturale chiedersi perché non l'abbia fatto prima. L'ultimo di questi sassolini è un libro, in uscita in questi giorni per Rizzoli, in cui racconta in modo dettagliato le fasi che l'hanno condotto a chiudere il suo rapporto con l'azienda del presidente del consiglio.

Il Corriere della Sera ha riportato ieri una sua intervista nella quale il giornalista parla a ruota libera, descrivendo l'azienda Mediaset per quello che secondo lui è ("Un gruppo che è un comitato elettorale"), senza tanti giri di parole. In particolare il Corriere pubblica alcuni stralci di una lettera che lo stesso Mentana ha spedito a Fedele Confalonieri all'indomani della vittoria elettorale di Berlusconi ad aprile del 2008.

«La nostra cena si è conclusa da poche ore. Le dico francamente che è stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C'era tutta la prima linea dell'informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Sembrava una cena di Thanksgiving... Un giorno del ringraziamento elettorale. Tutti attorno a me avevano votato allo stesso modo, e ognuno sapeva che anche gli altri lo avevano fatto. Era scontato, così come il fatto di complimentarsi a vicenda per il contributo dato a questo buon fine... Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi».

Da questa "confessione" di Mentana si evince in maniera piuttosto chiara in che modo è nato il gruppo che ci governa. Nessuno ci farà naturalmente caso, sono altre le cose importanti, ma tutti quelli che si mettono ancora oggi a ridere quando si parla di conflitto di interessi, determinato dal fatto che chi concorre a governare un paese è proprietario di tv e giornali, avrà probabilmente di che riflettere.

6 commenti:

  1. > conflitto di interessi, determinato dal fatto che chi concorre a governare un paese è proprietario di tv e giornaliGiusto. Ma, scusa, così, solo per chiedere, l'opposizione a questa parte politica (che non posso chiamare sinistra, sarebbe una parola grossa), nei due governi in cui ha vinto le elezioni alternati a quelli di Berlusconi, cosa ha fatto per risolvere il conflitto d'interessi? D'Alema, Prodi...
    Chiaro che Berlusconi non si taglia gli attributi da solo, se non ci pensano "gli altri" quando lo possono fare, è inutile parlarne, perché, tanto, i ns. signori politici NON CI ASCOLTANO, fanno quello che gli pare e si stracciano le vesti solo in campagna elettorale. Scusa, non ce l'ho con te, ma è da 15 anni che sentiamo sempre e solo parlare e mai fare; quello che è riuscito a fare Prodi & co. è stato solo ed esclusivamente alzare le aliquote ed allargare la base dell'imponibile fiscale. Poi, sotto elezioni, parlano di moralità, di conflitto d'interesse, ecc. ecc. Basta!
    Saluti. BigFab.

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  2. Tu col tuo blog, io col mio modo di parlare con i miei operai, Rai 3 con tanti programmi 'contro' e chi più ne ha più ne metta, facciamo di tutto per cercare di dare la scintilla per queste riflessioni. Ma oramai gli italiani (non tutti per carità) sono un popolo di pecore belanti reality-dipendenti, che attendono solo il loro cane pastore più carismatico per correrci dietro.
    Potrai dirmi di essere eccessivamente disincantato, ma ho ricevuto un'educazione (si diceva negli anni 70) 'di sinistra' in cui si da tanta importanza al ragionamento, alla riflessione e all'ideologia. Purtroppo intorno a me non vedo nulla più che 'pigrizia' intellettuale', crollo di valori interpersonali.... si sono disincantato.... ma come non esserlo...
    La faccenda Mentana, altro non è che lo specchio di questa sensazione, una persona che non si è vergognato di ascoltare la propria coscienza e dire di no ad un sistema che è evidentemente 'anomalo', di un'anomalia che (e questo veramente è preoccupante!!!!) costituisce normalità. A queste condizioni, la nostra cultura, non ha futuro....

    Scusa le divagazioni....

    Sempre con ammirazione

    Michele
    Latina

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  3. x big fab

    Il problema non è di cosa fanno loro, cosa fanno gli altri.. voi le tasse, noi gli immigrati...

    STRONZATE!!!! (Scusa Andrea!!!)

    Il problema siamo noi come popolo!!!

    Nel mio post ho parlato di pecore, nel senso figurato di massa variegata che si sposta di qua e di la dove 'il cane pastore carismatico' chiama.... E' quì il problema, non esiste un'ideologia (o meglio più ideologie) di massa che siano in grado di spezzare il gregge in più tronconi, ognuno dei quali spingendo in una sua direzione (coerenza ideologica) genera una risultante comune che manda avanti tutto lo stato in una direzione comune (coerenza nazionale).
    Forse ho cercato un paragone un pò forzato, ma il modo di fare delle precedenti (e attuale più di tutti) amministrazione, fatto di disfare e gettare palate di merda (Ari- scusa Andrea!!!) sull'avversario, approfittando del facile proselitismo su un popolo troppo infuenzabile (per tutti i motivi di cui sopra), non ci porta da nessuna parte se non verso un fondo nero e buio sempre più profondo!!!!
    Il Vero Merito (maiuscolo voluto - sarcasmo evidente) del Sig. Berlusconi è solo aver approfittato biecamente, personalmente e molto disonestamente di questa situazione...
    Le tasse, l'ici, l'immigrazione, la sicurezza, sono le caremelle dolci date al 'popolino' per nascondere l'amarezza del veleno che lo sta uccidendo....

    Ri- Saluti

    Michele
    Latina

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  4. @ Pazzatoio

    No, scusa, non ho capito, quali sono le stronzate? L'aver detto che i governi di sinistra non hanno risolto il conflitto d'interesse di Berlusconi? E chi lo deve risolvere, Berlusconi stesso, che con il conflitto ci sguazza?
    Questi sono dati di fatto, evidenziati dalla storia dei precedenti governi Prodi & c.

    Il conflitto viene sbandierato SOLO in campagna elettorale (l'ho già detto prima), la sinistra al governo NON L'HA MAI RISOLTO (anche questo l'ho già detto).

    Io NON ho avuto un'educazione di sinistra, ma liberale, non ho avuto lavaggi di cervello, ma mi è stato insegnato a ragionare sugli avvenimenti valutandoli da più punti di vista, anche quelli che non condivido, per cogliere per quanto mi sia possibile, più aspetti possibili dei fatti che accadono.

    Per me le ideologie sono come i reality, autentici lavaggi del cervello; quello che conta sono i valori come l'onestà civile ed intellettuale, il senso civico d'appartenenza ad una società democratica, il confronto (anche aspro, ma sempre rispettoso dell'interlocutore), il valutare un fatto e/o un'azione NON in base all'ideologia d'appartenenza, ma al buon senso, cioè alla valutazione razionale della validità di quanto fatto/proposto.

    Per quanto riguarda Mentana, per anni ha ripetuto che lui, pur essendo in un'azienda di Berlusconi e pur avendo una diversa convinzione politica, non ha mai avuto nessuna imposizione; adesso che non lavora più per Mediaset, scrive libri su Mediaset. Per carità, si può sempre cambiare idea, non lo discuto, mi è leggermente "sospetta" la consecutio temporum degli avvenimenti. Saluti.

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  5. @ big...
    E allora non hai capito...

    Le st.. non sono i concetti di per se stessi, è il loro inconcludente rimpallo tra una fazione e l'altra omettendo una volta un argomento, una volta l'altro a seconda della convenienza di chi detiene la maggioranza di turno.

    Apprezzo pienamente i tuoi concetti di 'liberalità' in quanto hai frainteso (cosa normale visto che il significato di ideologia di per se stesso ha subito nella storia una sua 'degenerazione') il senso che do (e forse anche come mia colpa l'ho dato per scontato) al concetto è di linea guida per valori che (altro colpevole sottendimento... si vede) DEVONO essere condivisi da tutte le parti (nel senso di 'fazioni concorrenti)... ovvero io li vorrei ottenere in un modo... tu in un altro... ma gli obbiettivi (RI)DEVONO essere gli stessi o, almeno, molto assimilabili tra loro.
    Nel mio modo di vedere tu hai letto ideologia, ma hai inteso 'integralismo', e lungi (ASSOLUTAMENTE) da me (nonostante l'educazione ricevuta nonchè tante prese di posizione dei miei familiari al rigurado decisamente opinabili e spesso pregiudizievoli [anche se non lo ammetteranno mai...]) esprimere tale idea.

    Come vedi non siamo lontani, è tutta questione di chiarirsi i concetti e se le intenzioni sono ragionevoli ed oneste c'è sempre una linea comune...

    Ma prova adesso ad immaginare di applicare concetti, idee, convincimenti, già difficili tra due persone ragionevoli e soprattutto DISINTERESSATE ad un sistema di governo che tutto è meno che imparziale e disinteressato; ad una popolazione che è più facile ad essere trascinata per propaganda e simpatie estemporanee , piuttosto che per idee e convinzioni (non ideologiche nel senso di integraliste... :) )e ti accorgerai che la risultante è la realtà della nostra Italia.

    Sarei ben felice se tutte le persone con cui ho a che fare e/o anche solo con cui interloquire ragionassero come te...

    Un salutone
    Michele
    Latina

    (P.S. Apprezzo moltissimo questi scambi di idee come esperienza e crescita intellettuale, ma sarebbe meglio [se ritieni necessario] continuare in privato per non intasare lo spazio di Andrea. Se lo ritieni opportuno io sono:
    pazzatoio@yahoo.it )

    P.S. 2 Grazie Andrea e scusa....

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  6. >ma sarebbe meglio [se ritieni necessario] continuare in privato per non intasare lo spazio di Andrea

    Per me non c'è assolutamente nessun tipo di problema. Lo spazio per i commenti che trovate qui, è concepito proprio per dibattere e discutere liberamente. Questo, ovviamente, finché la discussione si mantiene entro i limiti della civiltà e dell'educazione.

    Per quanto riguarda la questione del conflitto di interessi, non ho particolari cose da aggiungere rispetto a quanto ho scritto nel mio articolo. Mi pare che sia palese oltre ogni ragionevole dubbio, così come mi pare che la confessione, seppur tardiva, di Mentana chiuda la bocca a tutti quelli che hanno sempre affermato che possedere i media non conta niente.

    Per quanto riguarda la questione destra/sinistra, sostanzialmente concordo con quanto ha affermato BigFab. Se la situazione, oggi, è quella che abbiamo, non è solo merito del centrodestra, ma è in buona parte colpa della sinistra stessa, e questo è innegabile. Non si può piangere e lamentarsi dopo, bisogna agire e fare quando si ha la possibilità, e questo la sinistra non l'ha fatto. E adesso ne paga le conseguenze.

    Neppure io, nonostante molti me lo rinfaccino continuamente, sono di sinistra, tanto è vero - e chi mi legge da tempo lo sa - che alle ultime elezioni non mi sono presentato ai seggi, proprio perché non sapevo dove mettere le mani. E questo perché, oggi, l'esperienza ci dice che destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia, e non vedo grossi cambiamenti all'orizzonte.

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