venerdì 15 maggio 2009

L'industria discografica italiana ringrazia Sarkozy (e avvisa Berlusconi)

Quello che si temeva, e che anche io avevo paventato in un mio articolo precedente, si è avverato. Tramite una lettera aperta, illustri rappresentanti dell'industria discografica e dell'intrattenimento italiana hanno infatti ringraziato il presidente francese per l'approvazione della cosiddetta HADOPI, la legge francese in difesa del diritto d'autore appena approvata.

Una lettera che per conoscenza è stata inviata al nostro Berlusconi e ad alcuni rappresentanti di governo, con il chiaro auspicio che pure essi si muovano in tal senso.

Ecco l'inizio:

Alla c.a. del Presidente
Nicolas Sarkozy
Palais de l'Élysée

e per conoscenza

Alla c.a. del Presidente Silvio Berlusconi
Presidenza del Consiglio dei Ministri

Alla c.a. del Ministro Sandro Bondi
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Alla c.a. del Ministro Christine Albanel
Ministero della Cultura

Oggetto: Loi Création et Internet

Illustre Presidente Sarkozy,

Le scriviamo in rappresentanza delle principali realtà associative del mondo musicale, artistico, librario, audiovisivo in merito alla recente approvazione della Legge “Création at Internet”, con la quale primo in Europa, il Suo Paese cerca di dare una riposta al dilagante fenomeno della pirateria digitale.
Esprimiamo il plauso delle organizzazioni italiane che rappresentano le industria dei contenuti perché siamo convinti che tale intervento risponda pienamente all’obiettivo di contrastare in radice l’assunto che tutto in rete deve essere solo gratis e liberamente accessibile. (testo completo qui)

Non c'è molto da aggiungere rispetto a ciò che è già stato detto fino allo sfinimento: internet e la tecnologia vanno in una direzione e il vecchio mondo in un altro.

Mi limito solo a segnalare un aspetto inquietante di questa legge, aspetto che a me era sfuggito ma che non è sfuggito a Paolo Attivissimo, il quale scrive:

Alla prima violazione sospettata, l'utente riceverà una mail di avviso. Alla seconda violazione sospettata, riceverà una lettera. Alla terza scatterà la disconnessione dalla Rete per un periodo da tre mesi a un anno. L'utente disconnesso non potrà aprire altri abbonamenti a Internet e dovrà continuare a pagare i canoni di quello che gli è stato chiuso.

La parola chiave, come avrete notato, è sospettato. Non occorre una prova giuridicamente valida per avviare il procedimento: un'autorità pubblica indipendente creata ad hoc, la Haute Autorité pour la Diffusion des Œuvres et la Protection des Droits sur Internet (in acronimo approssimativo, HADOPI, appunto), agisce su semplice segnalazione del titolare del diritto d'autore. La mail iniziale non informa neanche l'utente di quale opera avrebbe fruito senza permesso: indica semplicemente data e ora della violazione. Non è prevista una via di ricorso fino alla terza violazione, e a quel punto l'onere di dimostrarsi innocente sta all'accusato.

Come detto, i firmatari della lettera di congratulazioni auspicano, come si può leggere in calce alla stessa, che la governance italiana si sbrighi a mettere in atto iniziative legislative analoghe a quella francese.

A mio parere, visto l'andazzo, non dovremo aspettare molto.

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