giovedì 14 maggio 2009

La "monnezza" non è scomparsa, è a Ferrandelle

Col passare del tempo molti nodi vengono al pettine. E spesso e volentieri vengono al pettine grazie alla rete, visto che non penso che siano molti i telegiornali che danno risalto a notizie, tipo questa, che potrebbero anche essere considerate "scomode". Il tema, come avrete sicuramente intuito dal titolo, riguarda ancora la "monnezza" in Campania, quella che il governo, a suo tempo, diceva di aver tolto definitivamente dalle strade.

Buona parte di questa, anche se non tutta, è effettivamente sparita, ma non è andata in qualche inceneritore o portata all'estero o in altre zone d'Italia: è rimasta in Campania. Se ne sono accorti quelli di Legambiente, che in uno dei loro sopralluoghi sono riusciti a documentare che in questo sito, a Ferrandelle, recintato e accuratamente sorvegliato, l'immondizia viene accatastata in "montagne" completamente a cielo aperto.

Scrive Repubblica:

Ieri notte una squadra di attivisti di Legambiente, guidati dal direttore dell’associazione ambientalista, Raffaele Del Giudice, sono arrivati sul posto per fare “un sopralluogo”. “Ci sono montagne di rifiuti ammassate senza alcun controllo sui possibili danni sanitari e ambientali – spiega Del Giudice – mentre continua ad arrivare quotidianamente la monnezza da ogni parte della Campania”. L’area dove sono depositati i rifiuti fu sequestrata al boss Francesco Schiavone, Sandokan, ed affidata al Consorzio Agrorinasce per farne una fattoria di prodotti tipici. Ma, nonostante l’avvio dei primi lavori per dare vita all’iniziativa, il terreno fu requisito in piena emergenza rifiuti.
[...]
Qui arrivano rifiuti “tal quale”, cioè senza essere selezionati a monte. E dunque non potranno mai essere bruciati nell’inceneritore di Acerra. Inceneritore che, peraltro, ora è in pieno collaudo e per vederlo operativo se ne parlerà almeno tra sei mesi.” Nell’area tutt’intorno vi sono caseifici, allevamenti di bufale, campi coltivati a foraggio, pescheti, ortaggi, fragole, irrigati con le falde acquifere inquinate. Poco più in là, vi sono almeno altre sei discariche. Qualcuna dismessa, ma non morta definitivamente. “Forse il vero miracolo di Berlusconi – aggiunge Tonziello – è quello di aver messo a tacere tutto e tutti. Qui, lasciatemi usare il paradosso, è tutto fuorilegge per legge.

Ufficialmente è tutto a norma di legge, tutto regolare, ma sarebbe interessante sapere, come si chiede anche l'autore dell'articolo, cosa succederebbe se a trattare i rifiuti in questo modo fosse un normale cittadino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

eheh

lo sapevo. gli slogan di berlusconi con me non attaccano.

già che ci sono guarda qui

http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20090514&ediz=03_RIETI&npag=39&file=C_1368.xml&type=STANDARD

non c'entra nulla ma giusto per farti capire l'impunità che regna in Italia.

Andrea Sacchini ha detto...

>giusto per farti capire l'impunità che regna in Italia

Beh, mi pare ci sia poco da stupirsi, visto che l'illegalità è diffusa ai più alti vertici proprio tra chi dovrebbe combatterla.

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