Risolte (parzialmente) le diatribe nate in seguito alle sue richieste di compenso, il manager è oggi tornato alla carica, minacciando le dimissioni se non otterrà quello che ha chiesto per poter svolgere nel migliore dei modi la sua funzione. Scrive Repubblica:
A un mese dall'insediamento ufficiale, l'amministratore delegato della società dell'Esposizione universale di Milano, Lucio Stanca, minaccia le dimissioni. E la macchina operativa di Expo 2015, rimasta paralizzata un anno per scontri sulle poltrone, torna a bloccarsi. A causare l'impasse, questa volta, è la sede scelta per la spa: oltre 2.300 metri quadrati con vista sul Duomo, a Palazzo Reale. Uffici prestigiosi, ma per cui si dovrebbe pagare un affitto da un milione e 150mila euro all'anno al Comune.
Una cifra che ha provocato, com'era prevedibile, qualche malumore tra i responsabili della gestione finanziaria del progetto Expo. Ma qualcos'altro bolle in pentola.
E un'altra bufera è in vista: Stanca vuole presentare una clausola al proprio contratto per garantirsi comunque il premio di produzione - 150mila euro oltre ai 300mila fissi - se gli obiettivi non saranno raggiunti non per causa propria. Anche su questo punto Carioni [rappresentante del ministero del tesoro, nda] è critico: "E' come se l'ad della Ferrari dicesse di meritare la vittoria anche se la scuderia non vince".
E questo è solo l'inizio; da qui al 2015 ci sono ancora 6 anni.
da qui al 2015 ci sono ancora 6 anni...per rubare ancora di più!! :D
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