lunedì 11 maggio 2009

Il mezzo più sicuro non è la bicicletta

Non so se siete o meno amanti della bicicletta, se vi piace sfuggire al caotico traffico cittadino utilizzando questo ecologico mezzo a emissioni zero. Se lo siete, cercate di fare attenzione. Uno studio pubblicato dall'Asaps, l'associazione amici della Polizia Stradale, ha infatti dimostrato che si tratta di una passione tutt'altro che esente da pericoli.

Spulciando i numeri di questo studio, infatti, risulta che ogni anno, in incidenti stradali in cui è coinvolta una biciletta, sparisce l'equivalente degli atleti di due giri d'Italia.

Nel 2007 (ultimi dati Istat disponibili), si sono verificati in Italia 15.713 incidenti con coinvolti dei velocipedi, nei quali hanno perso la vita ben 352 ciclisti (249 conducenti e 3 trasportati), mentre 14.535 sono rimasti feriti. Fra le vittime 289 sono maschi (82%) e 63 le femmine (18%).
Si segnala un incremento dell’11% della mortalità rispetto al 2005 e un aumento del 16,5% dei feriti.
Il rischio di mortalità, calcolando come valore medio 1, per i velocipedi è 2,18, il più alto in assoluto, più del doppio rispetto al valore base. Si pensi che per le autovetture il tasso di mortalità è pari a 0,78, per i camion è 0,67, per i pullman 0,48, per i ciclomotori 1,06. Più alto quello per i motociclisti, pari a 1,96.
La percentuale dei ciclisti fra le vittime della strada è passata dal 5,3% del 2004 al 6,9% nel 2007. Quella dei feriti è passata dal 3,7 al 4,5%. (fonte)

Beh, certo, per fare un'analisi completa del fenomeno bisognerebbe sapere, tra le altre cose, in quanti dei suddetti sinistri la colpa è della bicicletta piuttosto che dell'automobile, e magari fare un raffronto con altri paesi europei, cosa che lo studio invece non riporta.

Comunque sia, dispiace vedere che il mezzo più ecologico e più tranquillo che c'è in circolazione sia anche, almeno nel nostro paese, il più pericoloso.

4 commenti:

  1. dove vivo io i ciclisti sono soliti procedere nella linea di mezzeria oppure contro mano o ancora zigzagando e con il telefono all'orecchio fermandosi magari in curva in mezzo strada.

    ti assicuro che il codice della strada è un qualcosa di assolutamente sconosciuto!

    i pedoni però sono pure peggio.
    due giorni fa ho mandato a quel paese tre ragazze che camminavano in curva a destra una accanto all'altra occupando tutta la corsia.
    a termini di legge sarebbe una violazione dell'art.190 del codice della strada e comporta 85 euro di multa, visto che tra le altre cose queste cretine stavano camminando fuori dal centro abitato!
    in ogni caso andare in auto è veramente rischioso, bisogna pregare che qualche ciclista o qualche pedone non decidano di venirti sotto le ruote.

    RispondiElimina
  2. >dove vivo io i ciclisti sono soliti procedere nella linea di mezzeria oppure contro mano

    Non è un problema solo tuo. Chiunque circoli in macchina sa bene che spesso e volentieri, specie quando sono in gruppo, i ciclisti assumono a volte atteggiamenti al limite dell'arroganza.

    A loro parziale difesa va comunque detto che, pur essendo l'Italia il secondo paese dopo la Germania per numero di biciclette, l'estensione delle piste ciclabili non è un granché.

    RispondiElimina
  3. questo non vuol dire che possano violare norme del codice stradale. Anche a me piace andare in bici ma non creo intralcio alla circolazione, circolo a destra il più possibile vicino al margine della carreggiata.

    RispondiElimina

Il post sentenza

La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Cominci...