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Il Telegraph, il quotidiano più agguerrito su questo fronte, non manca di pubblicare, da giorni, per filo e per segno, le allegre spese dei parlamentari. Si scopre così che nella "lista spese" figura un po' di tutto: la manutenzione della piscina privata, le decorazioni degli alberi di Natale, acquisti di cesti e piante da vaso, acquisti di librerie, di fumetti, dell'home-theatre, il tutto, ovviamente, corredato di nomi e cognomi.
Sono due o tre le cose maggiormente sorprendenti in tutta questa vicenda, almeno agli occhi di noi italiani che siamo abituati in un certo modo. La prima è che non c'è stato nessuno, almeno finora, che si è messo a strillare contro la violazione della privacy, nessuno ha chiesto pubblicamente la solidarietà della Casta, né, tantomeno ha fatto riferimento a presunti complotti o cretinate simili. La maggior parte dei politici coinvolti nella vicenda, o sono stati cacciati o se ne sono andati spontaneamente. E il tutto è partito dalle rivelazioni di un giornale (evidentemente là il giornalismo d'inchiesta è ancora tale).
Ma la cosa più importante, questo lo penso io in attesa di venire smentito dai fatti, è che molto difficilmente qualcuno di questi verrà ricandidato.
E' normale tutto ciò in un Paese civile.
RispondiEliminaNessun Paese è esente da ingiustizia e corruzione e nessun politico è casto malgrado ciò l'iter normale prevede
- denuncia dell'abuso del politico in questione
- ampio sputtanamento nei media
- dimissioni o allontanamento del politico in questione.
in Italia invece vige un sistema antidemocratico che prevede
- denuncia dell'abuso del politico in questione
- vittimismo e ricerca di un capro espiatorio
- santificazione dell'inquisito mediante martellante campagna dei media
- promozione del politico ad incarichi di grande responsabilità.
seguono a distanza di qualche anno, erezione di statue o monumenti ed eventuale canditatura alla Presidenza del Consiglio.
non so se hai presente anche il monumento di Aulla alle vittime di Tangentopoli.
poi qualcuno si stupisce se i giornali europei considerano l'Italia la repubblica delle banane.
nb.
RispondiEliminarepubblica con la r minuscola è d'obbligo
:-)
consiglio di leggere questo articolo scritto dal giudice del tribunale di Catania, Felice Lima
RispondiEliminahttp://toghe.blogspot.com/2008/01/gli-italiani-e-le-regole.html
analisi mirabolante di cosa sia l'Italia oggi e perché.
Adal, sei un fiume in piena! :-)
RispondiElimina>non so se hai presente anche il monumento di Aulla alle vittime di Tangentopoli
Sì che ce l'ho, l'avevo letto un po' di tempo fa e inizialmente avevo anche pensato di farci un post, ma ho lasciato perdere.
Poi ho letto della proposta di Alemanno, a cui hanno fatto seguito iniziative in altre città, di cominciare a intitolare vie a Craxi e ho avuto un attacco di orticaria.
http://yleniacitino.wordpress.com/2009/06/18/online-le-spese-dei-parlamentari-inglesi-ma-censurate/
RispondiEliminacome vedi solo nei blog circolano certe notizie... la stampa nazionale sembra non essersi accorta di nulla...